A Trento via Prepositura è vicina alla Basilica di Santa Maria Maggiore, quella del Concilio della controriforma: lì è nata, nel 1920, col nome di Silvia Lubich, quella che sarebbe diventata l'amatissima Chiara, fondatrice del movimento dei Focolari diffuso in tutto il mondo. La giovane Chiara non abitava più lì quando, nel settembre 1943, caddero le bombe alleate che miravano alla ferrovia e massacrarono trecento persone inermi. Ma proprio quelle bombe, quell'assurdo scenario di morte spinsero la giovane maestra trentina a diventare una rivoluzionaria dell'amore. Tre mesi dopo quel bombardamento, il 7 dicembre 1943, Chiara sarebbe salita al seminario dei fratini Cappuccini, alla Cervara, per consacrarsi a Dio. Nel ritorno a casa avrebbe comprato in piazza Fiera tre garofani rossi, rari a trovarsi in un inverno di guerra.Un giornalista di razza, Franco de Battaglia, ricostruisce la mappa geografica e l'itinerario esistenziale e spirituale di una delle figure più importanti del mondo cattolico del Novecento, e del primo nucleo del suo straordinario movimento.
Difficile da credere, ma è possibile fuggire "into the wild" senza uscire dalla vecchia Europa. Basta far rotta verso l'Islanda, una terra lontana solo poche ore di volo dal caos delle nostre città, ma ancora selvaggia, un luogo estremo e spopolato dove la natura è madre e matrigna, creatrice e distruttrice. Quando si pensa all'Islanda la mente disegna immagini di bianche distese di ghiaccio e di vulcani che vomitano lava; la memoria scava tra i racconti ascoltati e rievoca cascate imponenti; gli occhi ritornano a proiettare sequenze di documentari dove migliaia di uccelli si lanciano da scogliere perpendicolari. E quando ci si arriva si scopre che è davvero così! Il perimetro dell'isola offre un susseguirsi di panorami incantevoli e indimenticabili: i maestosi ghiacciai, le innumerevoli cascate, le spiagge nere che si alternano a fiordi punteggiati da minuscoli villaggi, i campi di lava a perdita d'occhio dove si cammina tra rocce nere da cui fuoriesce vapore incessantemente, le lande selvagge e l'irregolarità dei remoti fiordi occidentali con le colonie di uccelli marini più numerose del mondo, l'atmosfera informale di Reykjavik. L'Islanda è l'estrema wilderness d'Europa: una terra fredda dal cuore di fuoco, che davvero riuscirà a riscaldare il cuore, emozionare e sedurre anche il viaggiatore appassionato di natura che ha già visto tutto e non è più facile allo stupore.