Charlie Brown riuscirà mai a calciare il pallone? Schroeder ricambierà l'amore di Lucy? Linus smetterà il vizio della coperta di sicurezza? Piperita Patty passerà mai un esame? E, cosa più importante di tutte, Snoopy (quell'asso letterario canino) sarà mai pubblicato? "Prendere un foglio bianco e disegnarci dei personaggi che la gente ama e di cui si preoccupa è un'occupazione estremamente soddisfacente. In realtà non importa come vieni definito, né dove viene pubblicato il tuo lavoro, finché porta un po' di gioia a qualche persona da qualche parte". (Charles Schultz). "Il libro d'oro dei Peanuts" vuole onorare il cinquantesimo anniversario di Charlie Brown e compagni con più di 1000 fumetti scelti accuratamente che raccontano la storia dei Peanuts come non ha mai fatto prima nessun altro libro. Dalle labbra di Schulz apprendiamo come arrivò a creare i personaggi del fumetto più popolare del mondo attraverso nostalgici e a volte penosi ricordi adolescenziali... come l'incubo dello scambio di valentine in classe e lo struggersi per la ragazzina dai capelli rossi. Dal debutto dei Peanuts il 2 ottobre 1950 al giubileo d'oro, eccovi cinquant'anni degli episodi preferiti e le "prime volte", tipo la prima volta che Lucy tolse il pallone a Charlie Brown. Sono comprese scene degli speciali televisivi di Charlie Brown e l'ultima ripresa del musical "You're a Good Man, Charlie Brown" a Broadway. Sono queste le strip e gli eventi che hanno reso i Peanuts un fenomeno imponente che ogni giorno appare in 2600 giornali. Niente male per un bambino dalla testa rotonda che si chiama Charlie Brown.
"A mio modo di vedere il bracchetto di Charlie Brown è il più schizzato cervello della compagnia: un conto è un bambino introverso che non si separa dalla coperta (di quelli se ne trovano in natura, così come sono disponibili impacciate sally e piperite patty pazze d'amore nonostante i birkenstock), un altro paio di maniche è un bracco che si crede il nemico numero uno del Barone Rosso e vede la propria cuccia come un biplano." (Dall'introduzione di Enrico Brizzi).
"Felicità sono un pollice e una coperta."