Molte delle filastrocche e delle storie di questo volume nascono in anni lontani, quando Gianni Rodari, non ancora scrittore famoso, collaborava a inserti destinati all'infanzia di periodici e quotidiani: sapienti giochi di rime che rendono il lettore protagonista; "perché" che conducono all'interno di un'officina letteraria dove scienza e poesia convivono; una piccolissima Alice che, anche se non esplora il paese delle meraviglie, riesce a compiere sorprendenti percorsi; una vivace geografia immaginaria che fa camminare le montagne... Attualità dei temi e leggerezza della scrittura confermano la grandezza di Rodari che con vivacità e ironia sapeva far riflettere lettori piccoli e grandi. Età di lettura: da 6 anni.
Il giovanissimo Giampiero Binda, detto Gip, nonostante una grande passione per le trasmissioni televisive, non avrebbe mai pensato di decollare dalla sua poltrona, attraversare a volo la stanza, piombare a capofitto nel magico apparecchio e mettere a soqquadro i programmi più diversi creando bizzarri inconvenienti... Eppure in una tranquilla casa di Milano succede proprio questo: è l'inizio di una serie di avventure che, oltre a essere straordinariamente divertenti, faranno di Gip il portatore di "un augurio di pace e di gioia per il nostro vecchio pianeta". Età di lettura: da 8 anni.
Grazie a Gianni Rodari la letteratura per l'infanzia è stata sottratta al limbo di una produzione minore e restituita, nella sua affascinante complessità, alla storia della letteratura e a quella della pedagogia; il percorso dello scrittore di Omegna non si configura, però, come accomodante itinerario nei luoghi letterari dell'ironia, del paradosso e ancor meno si caratterizza come sentiero tutto interno all'attivismo pedagogico italiano, ma assume via via i segni della contemporaneità, dell'inquietudine, della tensione morale, della coraggiosa protesta civile. L'umorismo dell'assurdo, il gioco della dissacrazione dei luoghi comuni, gli stravolgimenti del linguaggio altro non sono che l'invito reiterato a liberarci dagli schemi, dai pregiudizi, dal conformismo per guardare più lontano; in un momento storico in cui i punti di riferimento morali e civili sembrano smarriti i libri di Rodari ci indicano, anche al di là della felice invenzione e del piacere della lettura, le strade della tolleranza, le vie dell'amicizia sulle quali converrà incamminarci se vogliamo ancora scommettere sul futuro delle nuove generazioni. Dai misteri che arrivano dallo spazio attraverso una gigantesca torta ai personaggi bizzarri e giramondo come Giovannino Perdigiorno o come le tre marionette che, stanche di stare appese a un filo, decidono di abbandonare il teatro e conquistare la libertà; da un "signor Gatto" con il pallino degli affari a una Venezia animata, scenario per le imprese delle note maschere...
Grazie a Gianni Rodari la letteratura per l'infanzia è stata sottratta al limbo di una produzione minore e restituita, nella sua affascinante complessità, alla storia della letteratura e a quella della pedagogia; il percorso dello scrittore di Omegna non si configura, però, come accomodante itinerario nei luoghi letterari dell'ironia, del paradosso e ancor meno si caratterizza come sentiero tutto interno all'attivismo pedagogico italiano, ma assume via via i segni della contemporaneità, dell'inquietudine, della tensione morale, della coraggiosa protesta civile. L'umorismo dell'assurdo, il gioco della dissacrazione dei luoghi comuni, gli stravolgimenti del linguaggio altro non sono che l'invito reiterato a liberarci dagli schemi, dai pregiudizi, dal conformismo per guardare più lontano; in un momento storico in cui i punti di riferimento morali e civili sembrano smarriti i libri di Rodari ci indicano, anche al di là della felice invenzione e del piacere della lettura, le strade della tolleranza, le vie dell'amicizia sulle quali converrà incamminarci se vogliamo ancora scommettere sul futuro delle nuove generazioni. Edizione speciale per i 40 anni arrichita da contributi inediti
Filastrocche che mettono in evidenza la libertà dei bambini, sorridono di qualche errore ortografico, fanno sognare viaggi straordinari anche a chi resta seduto sul divano in salotto. Questo libro prosegue idealmente il cammino delle notissime "Filastrocche in cielo e in terra" con divertenti trovate in rima e con l'invenzione di imprevedibili personaggi lanciati in versi alla scoperta del mondo. I quattro gruppi di filastrocche del volume toccano molti degli argomenti cari allo scrittore, dai giochi con le parole alla vitalità insospettata degli oggetti del mondo quotidiano, alle improvvise incursioni nei territori dell'utopia: un universo che parla ancora ai grandi e ai piccoli. Età di lettura: da 7 anni.
Nella sua lunga attività di scrittore Gianni Rodari dedicò moltissime storie e poesie agli animali: volpi sempre furbe, gatti vanitosi... Al centro del libro il lettore trova, poi, due bambini che per provare il loro coraggio si fanno chiudere nello zoo e ascoltano incantati le bellissime storie degli animali: è un susseguirsi di sorprese e di emozioni che passano, infine, alla poesia vera e propria costruita con tutta la bravura di cui Gianni era capace. Lo zoo ideale di Rodari non è dunque un luogo di prigionia per gli animali, ma è uno spazio di felicità, di libertà della fantasia, di piacere del racconto. Età di lettura: da 8 anni.
Gianni Rodari pensava molto alla scuola, ma non nascondeva l'idea che questa dovesse essere un territorio di libertà in cui impegno e divertimento risultassero complementari. I brani raccolti in questo volume, tutti ricavati dalle sue opere più significative, vogliono essere l'ideale antologia che lo scrittore avrebbe voluto "fra i banchi": filastrocche, favole, raccontini legati a temi precisi, ma ironici, scanzonati, divertenti. Gli animali, le stagioni, i viaggi, i personaggi strani, il mondo dei bambini e quello degli adulti escono qui in netta evidenza e costituiscono un percorso leggero, ma capace di suscitare la riflessione con un sorriso, come solo sapeva fare il "mago" Gianni. Età di lettura: da 8 anni.
Con la magia delle maschere italiane e sul palcoscenico di una Venezia animata e mercantile, Gianni Rodari costruisce un romanzo vivacissimo e divertente: il figlio di un califfo tenuto prigioniero, una misteriosa gondola che naviga da sola sulla laguna, equivoci, scambi di persona, contribuiscono a far vivere uno straordinario congegno narrativo in cui non mancano l'umorismo, l'ironia, i giochi di parole... Il sorprendente finale, poi, con Pulcinella che riesce ad evitare la prigione, ci permette di trovare ancora una volta in un'opera del "favoloso Gianni" il sapore dell'allegria, il colore della fantasia, il senso della libertà. Età di lettura: da 9 anni.
Giovannino Perdigiorno è un viaggiatore curioso che ha voglia di raccontare le sue avventure in paesi straordinari, è un esploratore esigente che non si accontenta delle apparenze e dopo una breve sosta fra "uomini di tabacco", "uomini di sapone" e altre specie originali riparte alla ricerca di un "paese senza errore" dove tutto sia "perfetto" e "bello". Nelle filastrocche e nelle favole di questo libro Rodari non ci insegna una geografia immaginaria, ma ci contagia con la sua fantasiosa imprevedibilità e trasferisce in noi lettori, piccoli e grandi, il suo ottimismo e la sua voglia di un futuro migliore. Età di lettura: da 6 anni.
Un "signor Gatto" si dedica a un insolito commercio, altri hanno professioni e nomi inusuali, altri ancora sono vecchi scontenti della loro condizione trasformati in simpatici felini. Gianni Rodari amava moltissimo i gatti e progettava un intero libro di storie, filastrocche, disegni a loro dedicato; la prematura scomparsa gli impedì di realizzare il volume ma gli scritti qui raccolti rendono bene l'idea del simpatico, divertente progetto che, in una girandola di imprevedibili situazioni, al gioco della fantasia e al gusto della rima unisce il piacere della scoperta e la profondità della riflessione. Età di lettura: da 7 anni.
Le "Fiabe e Fantafiabe" qui presentate danno misura della capacità di Rodari di intrecciare il piacere del racconto e il gusto dell'ironia con l'impegno a valorizzare l'importanza della solidarietà, dell'amicizia e della riflessione critica sul mondo che ci circonda. Prodigiosi mondi fiabeschi che richiamano la tradizione, ladri di oggi astuti ma pasticcioni, viaggi nel futuro che hanno il sapore della scoperta imprevedibile uniscono con straordinaria leggerezza realtà e fantasia, quotidiano buon senso e magia dell'imprevisto. Ancora una volta Rodari ci consegna un messaggio di allegria e di speranza. Età di lettura: da 7 anni.
Come nella migliore tradizione delle fiabe popolari, Rodari ci presenta il personaggio di Alice Cascherina, che, anche se non esplora il paese delle meraviglie, riesce a compiere sorprendenti e divertenti percorsi: grazie alla piccolissima statura entra negli oggetti più strani, da una conchiglia marina a una bolla di sapone, ma la famiglia non si stupisce delle sue improvvise scomparse perché sa che Alice vuole guardare le cose dall'interno. Rodari affrontava sempre con leggerezza e umorismo temi impegnativi e qui sembra dirci che la curiosità costituisce una delle più preziose qualità dell'infanzia. Età di lettura: da 6 anni.
Marco, giovane protagonista di questo romanzo, affronta un lungo viaggio spaziale in sella al suo cavallo a ciondolo e scopre un favoloso pianeta in cui la vita ha il colore della solidarietà, il sapore dell'amicizia: servizievoli robot esaudiscono i desideri degli abitanti, la tecnologia è a disposizione di tutti, non esistono conflitti. Gianni Rodari, che sapeva come entrare nella realtà dalla "finestra" della fantasia, dedica il suo pianeta "ai bambini di oggi, astronauti di domani" e ci parla con leggerezza e umorismo di temi importanti come quelli della pace e della scienza al servizio dell'umanità. Età di lettura: da 9 anni.
Grazie a Gianni Rodari la letteratura per l'infanzia è stata sottratta al limbo di una produzione minore e restituita, nella sua affascinante complessità, alla storia della letteratura e a quella della pedagogia; il percorso dello scrittore di Omegna non si configura, però, come accomodante itinerario nei luoghi letterari dell'ironia, del paradosso e ancor meno si caratterizza come sentiero tutto interno all'attivismo pedagogico italiano, ma assume via via i segni della contemporaneità, dell'inquietudine, della tensione morale, della coraggiosa protesta civile. L'umorismo dell'assurdo, il gioco della dissacrazione dei luoghi comuni, gli stravolgimenti del linguaggio altro non sono che l'invito reiterato a liberarci dagli schemi, dai pregiudizi, dal conformismo per guardare più lontano; in un momento storico in cui i punti di riferimento morali e civili sembrano smarriti i libri di Rodari ci indicano, anche al di là della felice invenzione e del piacere della lettura, le strade della tolleranza, le vie dell'amicizia sulle quali converrà incamminarci se vogliamo ancora scommettere sul futuro delle nuove generazioni. Età di lettura: da 11 anni.
Un cowboy solitario usa come arma un pianoforte, un postino di Civitavecchia riesce a sollevare carichi pesantissimi, un venditore di ricordini propone la sua merce agli extraterrestri atterrati a Pisa: le novelle di questo libro ci introducono nella grande "officina" rodariana attraverso i fuochi d'artifìcio del linguaggio e lo scoppiettante umorismo delle battute; i personaggi bizzarri, le straordinarie trasformazioni, i finali a sorpresa, le situazioni imprevedibili appartengono all'inesauribile fantasia di Gianni Rodari, ma sanno anche richiamarci alla realtà di ieri e di oggi e, divertendo, fanno riflettere il lettore.
"Qui comincia, aprite l'occhio, l'avventura di Pinocchio": con questi due versi a rima baciata, quasi un ricordo delle celebri rime del "Corriere dei Piccoli", Gianni Rodari apre il suo particolarissimo omaggio a uno dei personaggi più noti della letteratura mondiale. La lunga, agile e vivace filastrocca è fedele al testo originale, le caratteristiche dei personaggi vengono tutte rispettate e le diverse sequenze narrative ci riportano al racconto di Collodi che ha educato e divertito intere generazioni. Una lettura per piccoli e grandi illustrata con gusto e ironia da Febe Sillani. Età di lettura: da 6 anni.
In mezzo alle montagne c'è il lago d'Orta. In mezzo al lago c'è l'isola di San Giulio. Sull'isola c'è la villa del barone Lamberto, un signore molto vecchio, molto ricco, sempre malato. Le sue malattie sono ventiquattro, e solo il fedele maggiordomo Anselmo è in grado di ricordarsele tutte... Ma ecco che intanto piombano sull'isola il perfido nipote Ottavio, che mira ad impadronirsi dell'eredità, e una gang di banditi decisi a rapire il barone e a chiedere un riscatto enorme. Le storie di Rodari offrono divertimento e una girandola di situazioni e personaggi esilaranti: un modo di comprendere questo nostro mondo. Età di lettura: da 11 anni.
Con Filastrocche in cielo e in terra Gianni Rodari ha portato nelle case di milioni di bambini versi indimenticabili, capaci, a un tempo, di far riflettere e divertire: personaggi bizzarri, sorridenti filastrocche sulla punteggiatura, "favole a rovescio" capaci di sorprendere per le straordinarie conclusioni, versi di serio, ma non drammatico impegno sociale. Le filastrocche del libro aprono molte strade alla fantasia dei lettori e invitano a non separare mai il potere dell'immaginazione dalla voglia di conoscere il mondo per cambiarlo e renderlo migliore. Età di lettura: da 6 anni.
Lo scultore Riccardo scolpisce statue che appena finite saltano giù dal piedistallo e vanno a scoprire il mondo, il signor Venceslao usa la casa come un aeroplano e s'alza in volo, il signor Boemondo compie strane magie per stupire i bambini, un albero di mele si mette a produrre pantofole, una penna fa da sola i compiti delle vacanze... Sono alcuni dei prodigi nati tanti anni fa dalla fervida fantasia giovanile di Gianni Rodari, già abilissimo nell'inventare storie paradossali e agili filastrocche capaci di suscitare il riso, ma anche di far riflettere i giovani lettori di ieri e di oggi. Età di lettura: da 7 anni.
“Il gioco dei perché è il più vecchio del mondo. Prima ancora di imparare a parlare l’uomo doveva avere nella testa un gran punto interrogativo”: le parole di Gianni Rodari chiariscono bene il senso dei “perché” di questo libro e ci portano all’interno di un’officina letteraria dove razionalità e fantasia, scienza e poesia convivono. Nati da due rubriche giornalistiche in cui lo scrittore rispondeva alle più disparate domande dei suoi giovani lettori, i “perché” danno ancora una volta una misura della grandezza di Gianni Rodari, che con vivacità e ironia sapeva far riflettere lettori piccoli e grandi.
Chi lo dice che ogni storia deve avere un finale?
A Gianni Rodari non piacevano le regole date senza motivo, e che una storia fosse obbligata ad avere uno e un solo finale, gli sembrava una regola da mettere alla prova, per vedere se era una regola buona o no. Ed ecco il risultato: Tante storie per giocare, un libro di racconti bizzarri, a volte fiabeschi a volte surreali, dal finale aperto. L’anima fiabesca e surreale dei racconti è stata interpretata in maniera straordinaria da Annalaura Cantone che ha realizzato nuove illustrazioni per questa edizione.
Gianni Rodari era convinto che «gli errori non stanno nelle parole, ma nelle cose; bisogna correggere i dettati, ma bisogna soprattutto correggere il mondo»; da qui nascono le storie e le filastrocche di questo libro pieno di personaggi simpatici, poco amici, in qualche caso, dell’ortografia e della grammatica… ma non spaventatevi: per correggere gli errori il «maestro» Gianni usava una validissima grammatica della fantasia capace di consentire a tutti, attraverso il sorriso, il pieno possesso delle parole «non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo».
Torna, con le illustrazioni di Nicoletta Costa, uno dei primi capolavori di Rodari. La Freccia Azzurra, bellissimo trenino esposto nella vetrina della Befana, cattura lo sguardo del piccolo Francesco, che vende caramelle in un cinema e non avrà mai i soldi per comprarlo. Anche i giocattoli, però, hanno un cuore, e la notte del 6 gennaio salgono sul trenino; iniziano cosi un avventuroso viaggio per raggiungere i bambini che li desiderano davvero. Rodari parlava di temi importanti con leggerezza, e il suo fantastico treno transita sui binari della solidarietà, tocca le stazioni dell'amicizia, corre verso un sorridente futuro. Età di lettura: da 6 anni.
Un grande volume che racconte sei bellissime opere di Gianni Rodari.
Un oste che cambia mestiere e decide di fare il monumento vivente, un imperatore che mette al bando dal suo regno tutte le chitarre perché non sa suonare, una ragazzina che non vuole crescere: questi sono alcuni dei personaggi di "Venti storie più una". Storie in cui gli oggetti quotidiani prendono vita, in cui niente è come sembra, perché fantasia e realtà si fondono costantemente. Età di lettura: da 7 anni.
C’era una volta… il ragionier Bianchi di Varese. Era un rappresentante di commercio e sei giorni su sette girava l’Italia intera, a Est, a Ovest, a Sud, a Nord e in mezzo, vendendo medicinali. La domenica tornava a casa sua, e il lunedì mattina ripartiva. Ma prima che ripartisse la sua bambina gli diceva: “Mi raccomando, papà: tutte le sere una storia”.
Sarà divertente per i lettori restare tutto l’anno in compagnia di Gianni Rodari: le filastrocche di questo libro toccano infatti molti aspetti della vita quotidiana e ci colpiscono per attualità e freschezza. Il libro è un invito continuo a entrare nel gioco delle rime e nel gioco della vita, osservando il mondo circostante e prendendo posizione per renderlo migliore, grazie alla forza dell’amicizia e della solidarietà.
Grazie a Gianni Rodari la letteratura per l'infanzia è stata sottratta al limbo di una produzione minore e restituita, nella sua affascinante complessità, alla storia della letteratura e a quella della pedagogia; il percorso dello scrittore di Omegna non si configura, però, come accomodante itinerario nei luoghi letterari dell'ironia, del paradosso e ancor meno si caratterizza come sentiero tutto interno all'attivismo pedagogico italiano, ma assume via via i segni della contemporaneità, dell'inquietudine, della tensione morale, della coraggiosa protesta civile. L'umorismo dell'assurdo, il gioco della dissacrazione dei luoghi comuni, gli stravolgimenti del linguaggio altro non sono che l'invito reiterato a liberarci dagli schemi, dai pregiudizi, dal conformismo per guardare più lontano; in un momento storico in cui i punti di riferimento morali e civili sembrano smarriti i libri di Rodari ci indicano, anche al di là della felice invenzione e del piacere della lettura, le strade della tolleranza, le vie dell'amicizia sulle quali converrà incamminarci se vogliamo ancora scommettere sul futuro delle nuove generazioni. Protagonista di Filastrocche lunghe e corte è la vita di tutti i giorni colta attraverso scorci di città, stagioni e personaggi ora realistici ora fantasiosi ma sempre attenti a sottolineare con leggerezza il valore del lavoro, del rispetto per gli altri, l'importanza della sincerità, la necessità della pace.
Esiste chissà dove e chissà quando il paese dei bugiardi, dove il pane è inchiostro, dove il verde è rosso, dove i cani miagolano e i gatti abbaiano. Figuriamoci cosa succede quando in un paese simile arriva Gelsomino, abituato a dire pane al pane e vino al vino…
Gelsomino è dotato di una voce sonora e potentissima che produce disastri ogni qualvolta apre bocca. Un giorno capita in uno strano paese, dove il sovrano Giacomone obbliga i suoi sudditi a chiamarlo “sua maestà” e a dire le bugie. Chi commette il reato di dire la verità viene punito con la prigione o rinchiuso in manicomio.
Gelsomino non riesce ad accettare una simile realtà, per cui si pone come primo obiettivo quello di far comprendere agli abitanti di quel paese il valore della sincerità. Passa poi all’azione scardinando il sistema su cui si regge il dispotico ex pirata: utilizzando la sua voce potentissima, riesce a produrre una tale onda d’urto da far crollare addirittura il manicomio rimettendo in libertà le persone oneste che vi erano rinchiuse. Infine distrugge anche il palazzo reale mettendo in fuga il dispotico e prepotente re Giacomone. Finalmente la verità ha nuovamente diritto di cittadinanza in quel paese.
Pubblicato per la prima volta nel 1959, Gelsomino riesce ad essere ancora sorprendentemente attuale.
Piccoli vagabondi rappresenta un’eccezione nella vasta produzione di Gianni Rodari: è il suo unico romanzo realistico, che descrive cioè personaggi che possono essere esistiti, vicende che potrebbero essere realmente accadute, e avvenimenti effettivamente avvenuti, come le lotte dei contadini per la terra, o l’alluvione del Polesine del 1951.
Si narra la storia di tre ragazzi che, nell’immediato dopoguerra, intraprendono un lungo viaggio alla scoperta dell’Italia dopo essere stati costretti ad abbandonare il loro povero villaggio fra le montagne. Da Roma alla costa adriatica, da Ferrara a Milano, i tre adolescenti vivono e fanno vivere ai lettori una profonda esperienza umana e sociale.
Le loro vicende si intrecciano a incontri con persone di ogni condizione e sono un’altra prova della straordinaria attenzione di Rodari ai sentimenti della gente, alle sue sofferenze, alle sue speranze. È soprattutto per questo che Piccoli vagabondi, mostrandoci l’Italia di ieri, ci aiuta a capire meglio quella di oggi.
È Gianni Rodari stesso a definire l'intento di questo libro divenuto ormai un classico: parlare dei processi della fantasia e delle regole della creazione per renderne l'uso accessibile a tutti. L'autore non consegna però un ricettario per costruire storie, ma offre materia prima, idee, occasioni, riflessioni utiIissime per superare la muraglia della routine scolastica e per riconoscere il ruolo fondamentale della creatività all'interno del processo educativo. Il favoloso Gianni conferma con semplicità, passione e profonda cultura la carica liberatoria della parola, il valore dell'immaginazione, il ruolo educativo della fantasia.
Descrizione
Grazie a Gianni Rodari la letteratura per l'infanzia è stata sottratta al limbo di una produzione minore e restituita, nella sua affascinante complessità, alla storia della letteratura e a quella della pedagogia; il percorso dello scrittore di Omegna non si configura, però, come accomodante itinerario nei luoghi letterari dell'ironia, del paradosso e ancor meno si caratterizza come sentiero tutto interno all'attivismo pedagogico italiano, ma assume via via i segni della contemporaneità, dell'inquietudine, della tensione morale, della coraggiosa protesta civile. L'umorismo dell'assurdo, il gioco della dissacrazione dei luoghi comuni, gli stravolgimenti del linguaggio altro non sono che l'invito reiterato a liberarci dagli schemi, dai pregiudizi, dal conformismo per guardare più lontano; in un momento storico in cui i punti di riferimento morali e civili sembrano smarriti i libri di Rodari ci indicano, anche al di là della felice invenzione e del piacere della lettura, le strade della tolleranza, le vie dell'amicizia sulle quali converrà incamminarci se vogliamo ancora scommettere sul futuro delle nuove generazioni. Età di lettura:da 6 anni.
Ogni tanto ci piacerebbe diventare invisibili per marinare la scuola, ascoltare quello che dicono gli altri, fare scherzi senza il timore di venire puniti. Ma se il nostro sogno diventasse realtà, potremmo incorrere nelle disavventure di Tonino, protagonista di questa simpaticissima storia, che si accorge ben presto dei problemi creati dalla sua desiderata e magica invisibilità: non poter giocare con gli amici, essere ignorato da tutti, star solo... Ancora una volta Rodari con la leggerezza del racconto ci fa riflettere su temi importanti come l'amicizia, la partecipazione, la solidarietà. Età di lettura: da 6 anni.
Il primo, rivoluzionario romanzo di Gianni Rodari
Un monello che fa piangere chi gli strappa i capelli e un principe acido, cattivo e poco furbo sono i due antagonisti di questo memorabile romanzo del 1952. La posta in gioco dello scontro fra Cipollino e Limone è nientemeno che la libertà di un popolo intero, composto di pomodori, ciliegie, fagiolini e vecchie talpe.
Incantate come una fiaba, lunghe come un romanzo, divertenti come un cartone animato, Le avventure di Cipollino sono un libro unico, nato nell’atmosfera di entusiasmo e di speranza del secondo dopoguerra. La trama è lineare: i buoni, vessati dal tiranno e oppressi da regole insensate, guidati dal giovane Cipollino riusciranno a sconfiggere i cattivi a colpi di scherzi, beffe e piani geniali, senza mai ricorrere alla violenza. Ma l’intento di Gianni Rodari, non è mettere in scena una lotta tra il male e il bene: è quello di dimostrare che una società giusta sia possibile, auspicabile e anche più divertente per tutti.
I gemelli Marco e Mirko sono due moderni Gian Burrasca: armati di temibili martelli-boomerang potrebbero causare molti danni; per fortuna Gianni Rodari sa trasformare in situazioni divertenti tutti i potenziali disastri che li vedono coinvolti: Marco e Mirko si scontrano con ladri imprevedibili, incontrano fantasmi e diavoli, risolvono misteri, appaiono geniali e intraprendenti anche se a scuola hanno problemi con la grammatica e commettono qualche errore di troppo. Ancora una volta la fervida fantasia di Gianni Rodari costruisce un mondo vivo e divertente, tutto da percorrere con avventurosa curiosità. Età di lettura: da 9 anni.