L'opera è un contributo alla definizione, al sistema ed alla metodologia della disciplina medico-sociale, settore tradizionalmente ricompreso nell'alveo della medicina legale e delle assicurazioni. Accanto a capitoli squisitamente dottrinari sono proposti ed approfonditi i temi di maggior rilievo sanitario pubblico, in specie laddove una rigorosa azione preventiva potrebbe modificare l'incidenza di patologie correlate a comportamenti umani inadeguati, se non pericolosi. Tabagismo, alcolismo, tossicodipendenze, sono solo alcuni dei fenomeni indagati, nell'ottica di proporre a discenti, ad operatori sanitari e del diritto un quadro aggiornato, talora inquietante se si analizzano i dati statistici ed epidemiologici, del sistema salute nel nostro Paese. In una fase storica in cui appare difficile assicurare la sopravvivenza del Welfare State, diventa essenziale non abdicare ai fondamentali principi costituzionali e, pur nell'esigenza di contenere gli oneri economici e di preservare le risorse, si raccomanda la valorizzazione della medicina del gruppo e sul territorio; di quella medicina politica, in definitiva, che ha significativamente contribuito a debellare le pandemie del recente passato e, soprattutto, ha consentito il miglioramento sensibile delle condizioni di vita di tutti i cittadini.
La presente introduzione al diritto africano affronta, sinteticamente, le questioni salienti delle istituzioni giuridiche del grande continente ponendone l’accento sulle evoluzioni socio-culturali e giuridiche. Nel volume è sottolineato anche il contributo, positivo o negativo, dell’influenza del diritto e della democrazia occidentale in Africa. Il libro si articola in tre parti: periodo precoloniale, coloniale e postcoloniale, ossia le posizioni delle autorità tradizionali, il rapporto tra le amministrazioni giuridiche tradizionali e quelle coloniali, il processo della decolonizzazione, le indipendenze e le influenze giuridiche nei vari paesi africani dopo le indipendenze, in particolare nelle costituzioni dei vari paesi del grande continente. Si esamina anche la creazione della prima Organizzazione Internazionale Regionale Africana, quale l’Organizzazione per l’Unità Africana (OUA), sostituita poi dall’Unione Africana (UA). Il volume non trascura il ruolo delle religioni sia tradizionali africane che Islamica, che Cristiana. Ampio spazio, infatti, è dedicato al contributo della Chiesa Cattolica in Africa a favore delle legislazioni che potrebbero garantire gli aspetti morali per il rispetto dei diritti dei cittadini africani.
Marcellus Okenwa Udugbor
ha conseguito il dottorato in Diritto Civile alla Pontificia Università Lateranense (Città del Vaticano), dove è docente di Storia ed Istituzioni dei Paesi Africani e di Diritto Musulmano nei Paesi Islamici presso la Facoltà di Diritto Civile; di Istituzioni di Diritto Africano, presso la Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Urbaniana. È membro della African Law Association (Bonn, Germania); Consultore al Governing Council for the Assessment of Publications for Professorial Promotion, presso il Catholic Institute of West Africa (CIWA) (Port Harcourt, Nigeria). Tra le sue pubblicazioni: The Influence of the International Conventions and Recommendations in the Labour Legislation of African States; Roma, 1990; Il Diritto Musulmano, Lateran University Press, Città del Vaticano, 2010, e numerosi articoli sui diritti umani nei paesi africani e sul diritto Islamico pubblicati su varie riviste.
La storia bizantina è una storia che appartiene anche al mondo occidentale, intessuta, com’è, di vicende comuni. Essa si srotola in un crogiuolo di complesse forze motrici, che costituiscono i fondamenti delle moderne civiltà: Costantinopoli raccoglie, infatti, il retaggio dell’impero romano, di cui si sente erede, ma si confronta con una realtà diversissima, molto meno coesa, più conflittuale; protegge il cristianesimo, quando i centri di evangelizzazione si trovano ormai in territori di fede mussulmana (come Siria, Egitto, Etiopia); diffonde le culture greca, araba e romana, traghettandole nel Medioevo e poi nel Rinascimento; tutela il pensiero filosofico greco, innestandolo nella predicazione cristiana; sovrintende, in un certo qual modo, alla nascita degli stati europei, riuscendo ad arginare l’avanzata dell’Islam fino al quindicesimo secolo, ponendosi così in una posizione unica fra passato e presente, fra impero romano e Europa moderna. Oggetto di queste Dodici lezioni è un particolare aspetto di tale storia: l’esperienza giuridica bizantina, nata dalle ceneri di quella romana, per poi vivere autonomamente in ámbiti diversissimi e in contesti politici e culturali molto lontani. Troppo a lungo esaminata solo come frutto della rielaborazione in epoca postromana della testualità normativa definita da Giustiniano (non è un caso che non ci sia, per il diritto bizantino, una tradizione manualistica del peso di quella romanistica), essa ha invece una sua assoluta peculiarità, pur affondando le radici nel diritto romano, che è base imprescindibile di lavoro, non solo come materiale costitutivo delle principali fonti di cognizione del diritto bizantino, ma anche come risultantedelle forze di influenza esercitata o recepita dai Romani nelle relazioni con popoli stranieri, e soprattutto con la Grecia e con l’Oriente mediterraneo, ben prima del consolidarsi del regime imperiale.
Francesca Galgano
insegna Diritto grecoromano(bizantino) a Roma presso la Pontificia Universitas Lateranensis. Membro del consilium redactionis della rivista Studia et Documenta Historiae et Iuris, ha già pubblicato nel 2007, per la Lateran University Press, la monografia dal titolo Transmissio delationis. Vicende di una pratica successoria.
Il presente manuale raccoglie tutte le lezioni ed alcuni articoli di studio realizzati dall’autore nell’intento di contribuire all’apprendimento del diritto Musulmano. Lo studio vuole presentare il programma del corso sulla cultura islamica nella sua evoluzione storica, geografica, culturale, sociale, politica, economica e, soprattutto, giuridica. Mette in luce come le varie scuole musulmane non considerano l’Islam soltanto come una religione, ma come un sistema giuridico applicabile in ogni aspetto della vita di un musulmano. Rileva altresì il notevole sviluppo della giurisprudenza islamica (fiqh) avvenuto negli ultimi quattordici secoli, circa, con la conseguente nascita di varie scuole giuridiche islamiche dalle differenti interpretazioni sull’applicazione della Sharia.
Certamente in forma sintetica e manualistica, tocca tutti gli aspetti giuridici: la nascita della Comunità Islamica (Ummah Islamiyya), la sharia e il fiqh; le qualificazioni del diritto islamico; le cinque categorie di azioni umane; le fonti rivelate e non rivelate, secondarie e scolastiche; il diritto delle persone; il diritto penale; il diritto penale islamico nelle legislazioni contemporanee; la shura e la democrazia; il regime giuridico delle minoranze non islamiche.
Marcellus Okenwa Udugbor
ha conseguito il dottorato in Diritto Civile alla Pontificia Università Lateranense, Città del Vaticano. È docente di “Diritto Musulmano nei Paesi Islamici” e di “Storia ed Istituzioni dei Paesi Africani” presso la Facoltà di Diritto Civile della stessa Università. È membro della “African Law Association” dell’Università di Bayreuth, Germania. Tra le sue pubblicazioni: “The Influence of the International Conventions and Recommendations in the Labour Legislation of African States; Roma, 1990; Introduzione allo Studio del Diritto degli Stati Africani, Stampa Offset, PUL, Roma, 2001, nonché numerosi articoli sui diritti umani nei paesi Africani e sul diritto Islamico pubblicati su varie riviste.
Un'analisi concreta della società supportata da un metodo rigoroso e da un'indagine innovativa.
Il libro descrive, il sistema complessivo della giustizia amministrativa cogliendone l’evoluzione alla luce delle più recenti innovazioni legislative e pronunce giurisprudenziali. All’analisi degli istituti si accompagna la riflessione circa la loro coerenza con i valori costituzionali di effettività di tutela giurisdizionale del cittadino e di giustizia nell’amministrazione. La prima parte del volume ricostruisce le origini storiche del sistema italiano e illustra i principi costituzionali che riguardano la giustizia amministrativa. La seconda parte analizza l’insieme delle garanzie giurisdizionali del cittadino nei confronti della p.a. e le diverse modalità di tutela dinanzi al giudice ordinario e amministrativo. La terza parte tratta la giurisdizione ordinaria nei confronti della p.a. e la giurisdizione del giudice amministrativo con particolare attenzione ai nuovi ambiti della giurisdizione esclusiva. Segue l’illustrazione del processo amministrativo, le azioni, i principi generali, le parti, il giudizio di primo grado, la decisione, l’appello e gli altri rimedi, il giudicato e l’esecuzione della sentenza.
Cinthia Pinotti
sino al 1987 ha svolto la libera professione forense nel campo del diritto civile, commerciale e amministrativo; dal 1988 è magistrato della Corte dei conti; dal 2007 insegna diritto amministrativo I e II, presso la Facoltà di diritto civile della Pontificia Università Lateranense in Roma. Ha insegnato diritto commerciale comunitario dal 1996 al 2003 presso la Facoltà di economia dell’Università della Tuscia di Viterbo. Ha scritto una monografia sugli Aiuti di Stato alle imprese nel diritto comunitario della concorrenza (Cedam, 2000) e numerosi saggi ed articoli di diritto amministrativo, commerciale, comunitario. È condirettore scientifico della rivista di diritto comunitario “Foro Europa” e della omonima collana di monografie edita dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Il presente lavoro affronta i temi classici della medicina legale e delle assicurazioni, tradizionale materia di insegnamento nelle facoltà mediche e chirurgiche, non trascurando l'approfondimento di taluni specifici argomenti, quali la tossicologia, l'ematologia e la genetica forense. Questo volume, volutamente sintetico per ragioni didattiche, è aggiornato nei riferimenti giuridici e nelle elaborazioni scientifiche, volendo rispondere alla necessità di assicurare funzionalità e accuratezza, sia per la formazione che per la consultazione. E' il primo manuale di una Collana che nasce con l'intento di contribuire al percorso di studio e di formazione universitaria nell'ambito della scienza giuridica.