Pubblicati postumi, questi 38 stratagemmi di Schopenhauer rappresentano un utile strumento per trasformare qualsiasi disputa in una vittoria. Non importa se l'opinione professata sia giusta o sbagliata, vera o falsa: esistono modi precisi per ribaltare le discussioni e superare dialetticamente chiunque. Sono precetti di immediata applicabilità, quasi i princìpi di una scienza, e spaziano dalla nobile disamina delle parole dell'avversario fino ad astuzie retoriche in grado di sgretolare le certezze di chi ci fronteggia: sfruttare i pregiudizi altrui, generalizzare e banalizzare, ritorcere le contraddizioni (oggettive e soggettive), suscitare nell'avversario la confusione con domande inaspettate o l'ira con affermazioni provocatorie, proporre in tono denigratorio l'opposto della propria tesi al solo scopo di evidenziarne l'assurdità, fino a spingersi all'estremo dello sproloquio privo di senso o dell'offesa diretta, pur di ricacciare indietro l'oppositore.
L'amicizia, dopo la sapienza, è per Cicerone il più prezioso tra i beni umani. Quel sentimento limpido e disinteressato che non nasce dalla ricerca dell'utile, ma da un'inclinazione assolutamente naturale che unisce due o più uomini, diviene la più nobile delle coesioni quando si allarga alla sfera pubblica e favorisce così il bene dello Stato. La sua più autentica e felice manifestazione è proprio in quella concordia sociale e civile che è alla base della moralità della cittadinanza e della forza di una repubblica. A distanza di duemila anni, un testo di sorprendente attualità.
Il Profeta di Kahlil Gibran fu pubblicato per la prima volta a New York nel 1923. Nelle intenzioni dell'autore doveva essere la prima parte di una trilogia, rimasta incompiuta, sui rapporti dell'uomo con se stesso, con la natura e con Dio. I versi, che scandagliano l'animo umano con sensibilità poetica e forza visionaria, richiamano alla mente Blake, Nietzsche, i mistici dell'India, gli asceti del mondo islamico. Tutti gli aspetti della vita quotidiana - tra gli altri, il matrimonio e i figli, la gioia e il dolore, la colpa e il castigo, le leggi e la libertà, la ragione e l'amore - nelle parole immortali di Gibran vivono una nuova vita, sono illuminati da una nuova luce.