Nella concezione corrente, purtroppo anche in ambito sanitario, la sessualità viene considerata inerente a un funzionamento fisiologico, così come si considera il funzionamento di altri organi corporei. Si ha così del sesso una visione meccanicistica e medievistica. La sessualità non dà emozioni, ma è un'emozione, neurale, con più visibili effetti somatici. Come tale è regolata da come il cervello di un individuo ha imparato a funzionare nelle relazioni dei primi suoi anni di vita con gli adulti che si occuparono di lui: è pertanto un'organizzazione neurale individuale, acquisita in modo diffìcilmente modificabile. Da un'adeguata considerazione scientifica discende una valutazione di ogni forma di sessualità assai differente da quella oggi prevalente con le relative ricadute sul piano sociale, giuridico, morale, pedagogico.
Una panoramica sullo sviluppo di questa "sindrome multiforme", sia dal punto di vista clinico che da quello psicodinamico, a partire dal periodo post-freudiano fino agli anni Novanta. Per la maggior parte inediti in Italia, e appartenenti a diverse aree geografiche e culturali, i saggi sono suddivisi secondo un ordine cronologico e tematico.