Nella Libia italiana, il nonno, antifascista convinto di purissima fede repubblicana, è un funzionario dello Stato a Tripoli. Il padre, ingegnere, in Libia costruisce pozzi e centrali elettriche: due uomini di grande levatura morale, che certamente influiscono in modo determinante sulla formazione e sul percorso professionale di Annamaria Cancellieri. Quando, giovanissima, fa domanda per partecipare al concorso per il ruolo di consigliere di Prefettura, si sente dire che non ce la farà, perché un prefetto donna non si è mai visto. Lei, imperterrita, ci prova e vince. E l'inizio di una lunga carriera che la porterà in molte città italiane, da Nord a Sud, fino a raggiungere i vertici della pubblica Amministrazione: prefetto, commissario straordinario, poi Ministro dell'Interno e Ministro della Giustizia.