Il volume raccoglie gli studi sviluppati da vari collaboratori in vista della Tavola Rotonda su L'amore come perfezione dell'esistenza. La sezione storica, con 8 contributi, approfondisce la concezione dell'amore in Aristotele, Padri Cappadoci, Alberto Magno, Dante, Leibniz, John Stuart Mill, Kierkegaard e Arendt. La sezione teoretica, con 6 contributi, presenta le riflessioni sull'amore di Tommaso Demaria, Sabino Palumbieri, nel "Nahe Biti Boot" di Timor Est, in Gabriel Marcel, in Tommaso d'Aquino e in Emmanuel Lévinas. La sezione teologica, con 8 contributi, spazia in ambiti suggestivi: nell'islam africano occidentale, in Bernard Lonergan, sul ruolo educativo dell'eros, nella liturgia, in Francesco di Sales, in don Bosco, nel grande mistico Giovanni della Croce e in Maria di Nazaret.
Il libro biblico, nel suo DNA, divino ed umano insieme, richiama sempre una pluralità di lettura, di partecipazione e di esperienza comunitaria. Infatti, questo contesto comunitario è il luogo in cui la rivelazione del mistero di Dio si sviluppa, si custodisce e si rende accessibile.
Per questo, nella seconda Lettera di Pietro l’autore apostolico raccomanda «nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione» (2 Pt 1, 20): piuttosto che un divieto alla lettura personale, si afferma quanto il testo biblico inserisca sempre i lettori in un dinamismo plurale, mai singolare. Il popolo di Dio viene convocato, costituito e rinnovato come tale con la lettura/proclamazione comunitaria e partecipata della Sacra Scrittura (cfr. Ne 8).
La lettura e l’interpretazione della Bibbia non si fa mai «da soli», perché si è sempre immersi nel flusso millenario di voci e di esperienze che ha fatto giungere quel testo fino a noi.