Ruth Ammann, forte della doppia esperienza di architetto e psicoterapeuta, coniuga la concezione reale di giardino come elemento naturale con quella simbolica di "giardino dell'anima", ossia luogo terapeutico, archetipo della vita, immagine interiore positiva, fonte di energia e speranza, spazio vitale. Ricordi di gioventù, momenti di vita, sogni, viaggi e accenni alla pratica professionale accompagnano il racconto dell'affascinante relazione che lega l'autrice al giardino, per poi abbracciare in modo più ampio l'analisi di quel magico influsso benefico e rivitalizzante che la natura esercita sull'essere umano.
Gli alberi sono gli esseri viventi più alti, più imponenti e più antichi al mondo. Ma la quercia non detiene nessuno di questi record. Quindi, che cosa ha di così speciale? A quanto pare niente, ma ciò che colpisce è che si può andare dal Massachusetts a Città del Messico e trovare ovunque lo stesso genere di albero, la quercia, che fa della non-specializzazione la sua specialità. Ecco una prospettiva affascinante e inattesa che William Bryant Logan coglie per raccontare come il tratto caratterizzante di quest'albero sia proprio la sua pertinacia, la sua adattabilità. Possente, maestosa e necessaria, ha favorito in modo vitale l'evoluzione economica, geografica e culturale dell'umanità; a partire dalle ghiande, alimento base dell'Homo sapìens, passando per le resistenti imbarcazioni delle prime armate che circumnavigarono il globo, fino agli attuali articoli d'arredamento, la quercia ha rappresentato, nel corso dei secoli, un'onnipresente ricchezza. Ed è con imperturbato entusiasmo che Logan descrive, in tono informale, le caratteristiche di questa risorsa naturale versatile e preziosa, offrendo al lettore un'esplorazione completa della sua storia.
"Cresco, dunque esisto". A parlare è una piccola pianta che vive sulla sua roccia nel sottobosco della foresta tropicale, adeguandosi da millenni alle difficoltà quotidiane. Mantiene buoni rapporti di vicinato, ignorando quelle relazioni di competizione che alcune piante intrattengono solo perché ricevono più luce e si sviluppano più rapidamente: "Poverette, il risultato è molto triste, poiché da questo vigore deriva la terribile monotonia dei vincenti. Si direbbe si credano animali o uomini". L'autore riflette sulla similitudine tra il comportamento delle piante e quello dell'uomo: attraverso la sua storia, una Sonerila illustra il delicato equilibrio del proprio ecosistema e delle interazioni tra le specie vegetali e animali. In questo modo illustra i gravi problemi che interessano la Terra, quali la crisi ambientale, lo sviluppo sostenibile, la globalizzazione, per spronare l'uomo a preservare la qualità e la quantità del patrimonio naturale. Il libro si conclude con un breve excursus sul ruolo dei giardini verticali nella storia, insieme a un'analisi sull'aspetto innovativo delle realizzazioni di Patrick Blanc.