Due temi di fondo s'intrecciano in questo libro: quello del cammino che ogni uomo deve compiere per giungere all'"Assoluto di Dio" e quello della sorte dei bimbi morti o fatti morire nel grembo materno. Essi sono uniti nel tema della "vita eterna", che Dio ha donato ad ogni uomo. Il gusto della fiaba, nulla togliendo alla serietà dell'argomento, gli conferisce il fascino della poesia.
Tra la fine del 1968 e gli inizi del 1969 Carretto ha trascorso alcuni mesi di preghiera e di raccoglimento nel deserto: li' e' nato questo suo libro. E' tutto un richiamo forte, vissuto, sofferto, alla vita di preghiera.
Un classico della spiritualità nella sua diciannovesima edizione. Il testo è curato da Carlo Carretto, con una prefazione di Divo Barsotti. I racconti", stampati per la prima volta nel 1881, oggi sono divenuti il libro più conosciuto e diffuso della spiritualità russa. Libro strano, senza riscontro, di cui non si sa dire con precisione né dove, né quando fu scritto, né chi lo abbia composto. L'immediatezza del linguaggio parlato, la ricchezza delle scene, l'ingenuità del racconto, la sincerità della testimonianza di un'esperienza rara di vita mistica, fanno di questo libro un unico in tutte le lingue del mondo. "
"Quando crediamo possiamo volare, quando speriamo possiamo trovare fiori ovunque e quando amiamo avvertiamo il cielo più vicino. Auguro ai miei lettori di vivere questa straordinaria avventura che li porterà fuori da ciò che è al fondo di ogni nostro peccato: la paura." (Carlo Carretto)
Carlo Carretto (Alessandria, 2 aprile 1910 – Spello, 4 ottobre 1988) è stato un religioso italiano, della congregazione cattolica dei Piccoli Fratelli del Vangelo. I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue e gli hanno creato una schiera di lettori e di amici in molti Paesi del mondo. La sua profonda interiorità non lo isolava dal mondo e dai suoi problemi, ma anzi lo spingeva ad interessarsene in spirito di "profezia" e di servizio.