Perché un cristiano deve occuparsi di "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita"? Se nulla di umano rimane estraneo a un credente, questo vale ancor di più per la questione-cibo e la giustizia che ne deriva. Per l'uomo e la donna mangiare è narrazione e simbolo, cultura e affetti, richiamo alla costruzione di una terra abitabile per tutti, luogo in cui ciascuno possa saziare la propria fame di pane e di infinito. Il credente sa che, da quando il Figlio dell'uomo ha deciso di farsi mangiare, il cibo non è mero alimento bensì segno dell'essenza di Dio, compagno di ogni persona. "Non di solo pane". La parola di Gesù risuona mentre l'Expo ci porta il mondo in casa. Lasciamoci provocare da quel Pane.
Davvero la Bibbia predica il predominio incontrollato dell'uomo sulla natura? Se rileggiamo la Scrittura scopriamo che Dio affida il cosmo all'uomo e alla donna perché si fida di loro. Essi diventano responsabili dei doni ricevuti. Questo fidarsi reciproco diventa la base su cui fondare una ricomprensione intellettualmente onesta della relazione tra genere umano e ambiente. Nessun rapporto di forza e nessuna chiusura egocentrica: la vocazione di ogni persona è far fruttare i beni condivisi. Un Giardiniere, un giardino, due custodi. Dio crea, l'umanità è invitata a custodire. La terra porta frutto. E il creato diventa salvato...