La genesi di questo libro risale a un evento di importanza storica: nel 2019, ad Abu Dhabi, papa Francesco e l'imam Ahmad Al-Tayyeb hanno sottoscritto il Documento sulla fratellanza per la pace mondiale e la convivenza comune. È un accorato appello ai cattolici e ai musulmani di tutto il mondo, insieme agli altri credenti e ai non credenti, a costruire relazioni fraterne e a ripudiare ogni forma di violenza. In Italia, giovani cristiani e musulmani hanno raccolto questo invito. Nell'amicizia e nell'ascolto, condividendo il pasto e il lavoro, la riflessione e il gioco, ospitandosi nelle case e nella preghiera, hanno dato vita a un progetto pionieristico di dialogo. L'Autore, frate cappuccino, è stato tra gli ideatori di questo progetto e oggi lavora proprio ad Abu Dhabi, presso l'Abrahamic Family House, dove ebrei, cristiani e musulmani lavorano insieme con pari dignità e responsabilità.
Il contributo delle Famiglie Missionarie a Km zero si gioca innanzitutto sulla testimonianza della vita cristiana, nelle scelte di essenzialità e sobrietà, nell'accoglienza, nella capacità di farsi prossimo a ognuno, nel coltivare il rapporto con Dio e con la Chiesa. Una presenza che rende il volto della parrocchia più plurale e «formato famiglia». Nel libro si alternano capitoli narrativi che raccontano l'esperienza delle famiglie coinvolte e approfondimenti teologico-pastorali, per alimentare la riflessione sul tema. Chiudono il volume appendici con indicazioni pratiche e con panoramiche di altre esperienze significative in Italia.
Il volto della Chiesa in Italia sta cambiando. La presenza di religiosi e religiose provenienti da altre parti del mondo ha sempre maggiore rilevanza e pone nuovi quesiti e nuove sfide. Patricia Murray e Paolo Martinelli affrontano il tema delle consacrate che, originarie di Paesi diversi, sono inviate "in missione" in Europa e, in particolare, in Italia. È in atto un processo che merita di essere osservato e compreso in tutte le sue implicazioni e che rimanda alla "Chiesa dalle genti" cui si guarda con speranza. Intercultura, comunione dei popoli, ecumenismo, dialogo, feconda contaminazione: le "suore internazionali" (alcune delle quali, in questo volume, portano la propria testimonianza diretta, raccolta da Anna Megli) aprono scenari inediti e interessanti per il futuro delle nostre comunità.
Dove sono le persone con disabilità, quelle più fragili, nella vita ordinaria delle nostre comunità cristiane? La Chiesa è davvero «madre di tutti»? Ancora troppo spesso chi ha una disabilità resta ai margini, trova difficoltà ad accedere ai sacramenti, a condividere le normali attività della vita pastorale o a partecipare alle iniziative in oratorio.
Come muovere dei passi concreti per far crescere comunità davvero inclusive con una reale attenzione a tutti, secondo le possibilità e le risorse di ciascuno? Partendo dal riconoscimento del valore umano di cui siamo portatori, vengono qui offerte indicazioni pratiche e riflessioni per compiere un vero e proprio viaggio, stupefacente e progressivo: “dall’assenza all’appartenenza”, sia nel cuore che nella vita della Chiesa. «Pensiamo all’inclusione delle persone con disabilità, degli emarginati e scopriamo la bellezza di una comunità cristiana che diventa immagine della Trinità.»
Stefano Buttinoni, prete milanese, è responsabile Caritas della zona pastorale V. Partecipa al tavolo diocesano per l’inclusione delle persone con disabilità nella comunità cristiana ed è membro della commissione Caritas ambrosiana per la disabilità, del progetto di inclusione sociale Tikitaka e del network Immaginabili Risorse. È assistente della zona Brimino dell’Agesci e consulente per scoutismo e disabilità.