Queste pagine descrivono con chiarezza espositiva e una documentata ricerca storica le origini dei Monti di Pietà. Vi si narra come e dove questi istituti sono sorti e sono stati organizzati, la loro finalità e la loro evoluzione. Nel XV secolo i frati francescani inventarono infatti uno strumento finanziario provvidenziale, con lo scopo di combattere il dilagante fenomeno dell’usura e di venire incontro ai bisogni e alle difficoltà economiche dei cittadini meno abbienti.
Corredato da un’introduzione di Renato Bordone, esimio medievista recentemente scomparso, e da un’intervista a Maria Giuseppina Muzzarelli, docente di Storia medievale presso l’Università di Bologna, questo volumetto si propone dunque di tracciare e documentare la genesi e gli albori di un ente creditizio a tutti noto, il Monte di Pietà, voluto ideato e diffuso ai suoi prodromi dai frati minori osservanti nel Medioevo.
Cosa fanno oggi gli eroi dell'11 settembre? Come è cambiata la vita dei sopravvissuti e dei familiari delle vittime? A dieci anni dagli attentati che hanno cambiato la storia, questo libro propone una serie di toccanti testimonianze, raccolte a New York e Washington. Storie di dolore, coraggio e speranza che mostrano come il terrorismo abbia fallito, perché la voglia di vivere è più forte della paura di morire.
La teoria e la pratica dell'economia di mercato sono germogliate ben prima dell'etica protestante e del fondatore della scienza economica, Adam Smith. I maestri francescani del XIII, XIV e secolo, conciliando l'attività speculativa con la pratica pastorale del vivere quotidiano, si sono scoperti economisti di notevole valore, anticipando alcune acquisizioni teoriche fondamentali.
C’è incompatibilità tra libertà e cristianesimo? Quando è nata la moderna idea di libertà? E quando è accaduto che essa si traducesse in istituzioni politiche? È sorprendente scoprire che molte risposte a tali domande devono essere ricercate nel Medioevo, l’epoca in cui il cristianesimo ha espresso in modo più rilevante, nell’Europa Occidentale, la sua influenza sulla società. Il punto di partenza dell’indagine era necessariamente la comprensione di alcune idee connesse a quella di libertà – uguaglianza, equità, giustizia, diritto – nelle tappe fondamentali della loro storia: quando hanno preso forma teorica e, nel tempo, sono divenute consuetudine, pratica per i popoli, istituzioni?
L’esame del pensiero giuridico sui diritti della persona, a partire dall’antichità, ha consentito di riscontrare un fattore dinamico di sviluppo nel dualismo Stato-Chiesa, dualismo che attraverso fasi alterne, ora di conflitto, ora di collaborazione, si dispiega per tutto il corso della storia sino ai nostri giorni. Il saggio si conclude con un esito culturale di grande interesse e scarsamente conosciuto: la prima “carta dei diritti umani” della storia, compilata nel primo Cinquecento da Francisco de Vitoria, docente all’Università di Salamanca.
Maurizio Ormas, nato nel 1948, ha studiato fino alla laurea a Milano e ha conseguito il dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense a Roma.
Su cosa si fonda il diritto-dovere dei cattolici a partecipare alla vita politica del Paese? E, più in generale, come deve intendersi oggi il rapporto Chiesa-Stato? Sebbene l’evoluzione moderna delle relazioni tra Chiesa e Stato abbia portato all’esaltazione del principio delle rispettive autonomie, restano ancora aperti molti interrogativi. I cittadini cattolici, infatti, portano nella società civile le proprie idee, l’adesione al Magistero della Chiesa e ad un nucleo di valori non relativistico, in riferimento al quale è possibile cogliere in maniera nitida il loro ruolo nella scena politica. Nel considerare la presenza politica dei cattolici nell’Italia del bipolarismo, questo volume tenta di ripercorrere le varie strade e le motivazioni che hanno condotto i cattolici ad abbracciare opzioni diverse dopo il declino della Democrazia Cristiana. La spaccatura che si è verificata nel 1994 ha infatti sparigliato le file della DC e ha portato gli eredi dello scudo crociato a confluire nel centro-destra o nel centro-sinistra, e a fondare nuovi partiti, movimenti, gruppi di opinione che hanno segnato la storia politica d’Italia degli ultimi anni.
Mario Timio è stato fondatore della cardionefrologia e Primario di Nefrologia e dialisi all’ospedale di Foligno. Professore a contratto nella facoltà di Medicina e Chirurgia della Università di Perugia e nella facoltà di Scienze Politiche della LUISS “Guido Carli” di Roma, è autore di numerosi saggi e pubblicazioni scientifiche, nonché giornalista pubblicista.
Non si può comprendere Barack Obama senza il suo rapporto con la fede. Il libro offre un contributo di informazione su un aspetto determinante della vita e della politica di Obama e, dunque, degli Stati Uniti del nostro tempo. Storia di un presidente americano alla ricerca di un terreno comune, dal Cairo al Vaticano.
Nell’ampia letteratura e nella gamma svariata di fonti, lo studio sceglie un percorso ed un’ottica di lettura in grado di apportare un contributo nuovo – nell’ambito dottrinale della Scuola francescana medievale e tardo-medievale – alla genesi delle idee della scienza economica. Tale scelta non vuole togliere nulla alla validità delle ricerche che partono da ottiche diverse, più legate alla Scuola tomista e alle forme letterarie degli umanisti laici; tenta piuttosto di far emergere una ricca fonte, in larga misura ancora inesplorata e meno conosciuta, per quanto riguarda l’indiscusso contributo della Scuola francescana al dibattito sull’usura ed all’elaborazione della teoria del giusto ed equo interesse, sostenendone concretamente la validità, anche sul piano pratico, con l’originale invenzione dei Monti di Pietà. L’apporto di tale patrimonio di intuizioni e di idee non è passato inosservato; anzi ha costituito la base per gli sviluppi successivi dell’economia politica, fino alla moderna scienza economica.
Oreste Bazzichi, nato a Stazzema (LU), è laureato in Teologia e insegna Sociologia alla Facoltà Teologica S. Bonaventura – Seraphicum (Roma). La sua attività di studioso e di docente è rivolta prevalentemente all’analisi dei rapporti tra etica ed economia. Collabora a diversi periodici e fa parte della redazione della rivista della Fondazione Giuseppe Toniolo «La Società». Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Antropologia cristiana (ESA, 1981); Spunti per una teologia dell’impresa (SIPI, 1984); Cent’anni di Rerum novarum (AVE, 1991); Alle origini dello spirito del capitalismo (Dehoniane, 1991); Etica cristiana da applicare (AVE, 1993); Alle radici del capitalismo. Medioevo e scienza economica (Effatà, 2003).
Nel cercare le radici della scienza economica molti studiosi hanno finito per concentrare la loro attenzione sulle dottrine sviluppate a partire dal XV secolo in Inghilterra e nei Paesi del Nord-Europa. Fin troppo note sono le tesi di Max Weber, che individua nella riforma calvinista il seme dello sviluppo del capitalismo moderno. In realtà, la scienza economica affonda saldamente le sue radici nel basso Medioevo. L'intento di questo libro è quello di mostrare come lo spirito del capitalismo sia intrinseco alla riflessione giuridica e teologico-morale sin dall'alto Medioevo e si sia manifestato molto prima della Riforma protestante.