Il fenomeno giansenista, da sempre riottoso a schematiche definizione e rigidi inquadramenti, è stato spesso riferito, in terra ticinese, quasi esclusivamente alla vicenda della tipografia Agnelli di Lugano. Lo studio indaga e svela significativi prodromi della nota "svolta giansenista" degli Agnelli e approfondisce la diffusione, nel Settecento, del pensiero giansenista nel clero regolare luganese, a partire dalla presenza, nelle biblioteche regolari, di testi sulla tematica sacramentale, in particolare penitenziale ed eucaristica. Ne deriva un quadro di insieme caratterizzato dalla compresenza di elementi in diverso modo vicini al giansenismo e certamente in sintonia con il pensiero rigorista, in un contesto religioso e culturale certamente influenzato dalla vicina esperienza ambrosiana
L'evoluzione tecnologica dei mezzi di comunicazione, la trasformazione in senso multiculturale del panorama religioso e i timori generati dai fatti dell'11 settembre 2001 inducono a riconsiderare l'istituto del segreto dei ministri di culto. Perno di questa rivisitazione è l'idea che il segreto non sia l'unica via per tutelare le notizie rivelate dal fedele al ministro di culto. Ad esso possono affiancarsi altre forme di protezione basate sulla garanzia della libertà di comunicare senza interferenze pubbliche o private e sulla protezione delle informazioni legate alla sfera più intima delle persone. Il tutto con un occhio di riguardo ai problemi della sicurezza e alle questioni poste dal progressivo diffondersi e rafforzarsi di confessioni religiose estranee al paradigma cristiano