Inquisizione: dal Medioevo all'Età moderna
Vittime e istituzione
Il significato istituzionale, politico e sociale di questi tribunali della Chiesa di Roma
Una raccolta di saggi che, con una riflessione di lungo periodo, ripercorrono la storia delle vittime, quella dell'istituzione e, più in generale, dei "tribunali della fede", dei loro rapporti con il potere e della loro influenza coercitiva sulla società.
Dalla quarta di copertina:
Negli ultimi cinquant'anni, la storia dell'Inquisizione è stata più volte riscritta, entrando a pieno titolo nella storia politica e sociale.
Dopo la storia delle vittime si è cominciato a fare una storia dell'istituzione e, più in generale, dei tribunali della fede", dei rapporti con il potere e dell'influenza coercitiva sulla società.
Il volume – che raccoglie gli Atti del XLV Convegno di studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia – presenta interventi di importanti storici dell'Inquisizione, o delle inquisizioni, in cui, con una prospettiva metodologica innovativa, si propone una riflessione di lungo periodo, dalla giustizia ecclesiastica medievale all'Inquisizione di età moderna.
Oggi il confronto tra medievisti e storici moderni è infatti ineludibile sia riguardo al problema delle fonti sia per una riflessione sul significato istituzionale, politico e sociale di questi tribunali della Chiesa di Roma.
Testi di: Marina Benedetti, Peter Biller, Elena Brambilla, Marina Caffiero, Andrea Del Col, Lucia Felici, Alessandro Guerra, Giovanni Grado Merlo, Riccardo Parmeggiani, Michaela Valente.
Come ha modificato la Riforma protestante la condizione della donna nella società e nella chiesa? Quale fu il ruolo esercitato dalle donne? Bainton ci presenta in questo secondo volume le donne inglesi (da Anna Bolena a Elisabetta I) quelle scandinave, polacche (la regina Bona Sforza), scozzesi (Maria Stuarda), ungheresi e spagnole.