Da dove deriva la nostra fede? Da un gruppo di persone che sigillano anfore e corrono a cavallo. Una di queste fu Eusebio di Cesarea, vescovo della Palestina tra il 265 e il 340, che per 25 anni ha raccolto antichi manoscritti, lettere, testimonianze, attraversando da un luogo all'altro le terre del primo cristianesimo. Senza di lui un patrimonio enorme sarebbe andato perduto, e sapremmo molte meno cose sulla chiesa prima di Costantino. Tre secoli di fondamentale importanza per la nostra conoscenza sulla nascita e diffusione del cristianesimo, attraverso testimonianze di fede e di martirio, di cui anche Eusebio fu testimone oculare, fino a quando lui stesso vide l'alba della prima libertà religiosa. Con l'acume dello storico e la saggezza del pastore, Eusebio ha ricostruito la preziosa trama del cristianesimo dai tempi di Gesù e degli apostoli fino a lui, scrivendo la prima storia della Chiesa che l'umanità possiede.
La promessa della "vita eterna" è una delle prospettive più sublimi della salvezza che Cristo offre ai suoi discepoli se osserveranno i suoi comandamenti. La vita eterna consiste nella partecipazione alla stessa vita divina, ed è offerta a tutti, a patto che si mettano in pratica i comandamenti del Signore. Chi invece, come avverte ripetutamente Cristo in modo chiarissimo, disobbedirà, "non vedrà la vita, ma l'ira di Dio sarà su di lui" e sarà gettato nella Geenna, ovvero "nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e i suoi angeli", "dove sarà pianto e stridore di denti". In questo agile libro l'Autore espone la dottrina della speranza cristiana della Vita eterna e confuta gli errori comuni e diffusi su di essa.
Il catechismo su cui si sono formati i ragazzi per 60 anni: organizzato per formule a domanda e risposta, contiene i principali asserti teologici della fede cristiana. Voluto da San Pio X per assicurare l'uniformità dell'insegnamento religioso dei ragazzi nella diocesi di Roma e in quelle limitrofe, il Catechismo della Dottrina Cristiana è divenuto il catechismo universale usato per circa 60 anni in tutte le parrocchie italiane. Organizzato in formule a domanda e risposta, da imparare a memoria al fine di assimilare meglio i principali contenuti della fede cristiana, questo piccolo catechismo nasce dall'idea che memorizzare le formule sarebbe tornato utile ai bambini una volta raggiunta l'età adulta, quando ne avrebbero compreso pienamente il significato.
Per fare chiarezza nell'anno della Fede. Un breve e semplice spiegazione alla portata di tutti che spiega cosa è davvero la Fede cattolica e quali sono i suoi rapporti con la ragione.
Che cosa è davvero la fede cattolica? Pochi oggi lo sanno. Pochi… anche tra cattolici convinti e praticanti. Il concetto cattolico di fede nega il valore della ragione? È contro di essa? Oppure la vera fede cattolica implica l’intelligenza, anzi può addirittura aprirsi ad una prospettiva di “intelligenza della fede”? Forse è bene chiarirsi le idee. È bene che lo faccia il cattolico. Ed è bene che lo faccia anche chi cattolico non è, per liberarsi da pregiudizi fallaci e per finirla una buona volta di criticare una fede che scambia per fideismo. Questo piccolo libro, con linguaggio semplice e a portata di tutti, serve a fare chiarezza per capire davvero cosa è la Fede cattolica.
Un saggio giuridico e pastorale sul sacramento della confessione in conformità al Magistero della Chiesa e dei Sommi Pontefici.
L’intento perseguito da questa pubblicazione è quello di esporre i tratti essenziali del Sacramento della Penitenza, in conformità alla dottrina autentica sull’argomento di cui è depositario il Magistero della Chiesa e in particolare il Supremo Magistero dei Sommi Pontefici. Gli aspetti peculiari della tematica affrontata sono nello stesso tempo di natura giuridica e pastorale, rivestendo una particolare utilità nella formazione spirituale dei candidati al ministero sacro e dei fedeli laici. In un momento storico caratterizzato dallo smarrimento del senso del peccato e da capziose deviazioni teologiche, appare opportuno predisporre strumenti idonei a indirizzare correttamente la coscienza dei fedeli sul modo di accostarsi alla confessione sacramentale e sull’importanza di farlo frequentemente. “L’Autore di questo elaborato scientifico è riuscito a illustrare in modo chiaro le linee guida da seguire circa la conoscenza e la celebrazione del Sacramento della Penitenza, in sintonia con l’autentica azione evangelizzatrice della Chiesa” (dalla Prefazione).
Ho parlato ad un illustre porporato della mia idea di tentar di risvegliare l’antica veemenza del linguaggio dei santi per combattere le brutture che si annidano negli ambienti ecclesiastici, evocando l’espressione “anticlericalismo cattolico”. Il cardinale prima mi ha sonoramente rampognato, ricordandomi quanto sia bello appartenere alla Chiesa. Poi ha iniziato a prendersela con preti, vescovi, conferenze episcopali e persino Papi. Finendo per ammettere di aver sempre avuto uno spiccato spirito critico. La considero una sorta di benedizione, da cui traggo lo stesso schema. E quindi inizio dicendo: appartenere alla Chiesa cattolica è il dono più grande che Dio mi potesse fare. E si sa che a caval donato non si guarda in bocca. Tuttavia...
Sacerdote deriva dal latino sacra dare: dare, fornire, celebrare l'azione sacra. Per cui il sacerdozio è la funzione religiosa-sociale che un uomo esercita come intermediario tra una comunità umana e la relativa divinità. Una tale funzione è sempre esistita sin dai primordi dell'umanità in tutte le civiltà. Si richiede perciò una trattazione distinta: 1) il sacerdozio nelle altre religioni; 2) il sacerdozio nella religione rivelata prima di Gesù Cristo: quella ebraica; 3) il sacerdozio nella religione rivelata e definitiva: quella di Gesù Cristo, ossia nel cristianesimo. In questo breve ma intenso trattato vengono affrontati temi quali il sacerdozio nelle religioni non bibliche e nell'islam; sacerdozio e sacrifici nella religione rivelata dell'antica alleanza; Gesù Cristo: sacerdote, vittima ed altare della nuova alleanza. Al fine di fornire al lettore gli strumenti necessari per comprendere il ruolo fondamentale e oggi quanto mai importante della Chiesa cattolica nel mondo. Inoltre, vengono analizzate con parole semplici e chiare i ruoli delle varie figure carismatiche all?interno della Chiesa: i preti autentici, santi e dotti; i vescovi, intrepidi annunciatori del vangelo e coraggiosi pastori del gregge del Signore; i diaconi, occhio, orecchio, mano e cuore del vescovo; i laici nella chiesa, preparati per rendere più umana e cristiana la società.
In questo volumetto l'autore affronta con calma ed esemplare chiarezza temi spinosi quali l'omosessualità e la pedofilia, il relativismo e il secolarismo, la grande confusione tra ecumenismo e indifferentismo, e altri ancora. Ci mette in guardia contro le eresie che tuttora straziano il corpo della Chiesa e contro la Massoneria che l'attacca da dentro e da fuori, ci aiuta a rileggere il Concilio Vaticano II alla luce della Sacra Tradizione. Leggendo questa piccola raccolta nasce una grande serenità, perché ci si accosta, finalmente, alla Parola, spiegata con estrema chiarezza e sempre con carità verso chi ha commesso errori e devianze.
Il 17 marzo 2011 sono stati celebrati i 150 anni della nascita dello stato italiano, ma è sufficiente questo per ricordare gli splendori della storia italica? Sicuramente questa è una bella occasione per celebrare, conoscere e rinnovare gli onori, la cultura, il coraggio, la fede, l’umanità, la bellezza, l’ardore e le tante virtù del popolo italiano che, ben prima della formazione dello Stato, hanno scritto una storia gloriosa della nostra amata Italia. Grandi benefici ha portato l’Unità d’Italia, ma la nostra identità non può limitarsi a riconoscere le ragioni dello stato unitario, è il cuore che ci dice che il sentimento di Patria è qualcosa di più profondo e che è strettamente legato alla testimonianza e alle virtù peculiari che nella storia hanno alimentato la nascita e la morte di tanti eroi e santi. Il primo tra gli autori che hanno colpito la nostra immaginazione e che fornì un contributo decisivo al Risorgimento e alla formazione degli italiani è stato sicuramente Silvio Pellico. Si tratta di un personaggio che una certa pubblicistica ha cercato di nascondere, ma che al suo tempo era ai primi posti per qualità letteraria, patriottismo, virtù morali, passione. Ecco che si fa quindi necessaria la ripubblicazione, a distanza di molti anni, del breve libro morale Dei doveri degli uomini, scritto da un testimone vero, che cercò in ogni modo di conciliare il desiderio d’unità con l’identità cattolica degli italiani.
Silvio Pellico nacque a Saluzzo il 25 giugno 1789. Dopo aver studiato a Pinerolo e a Torino, andò a Lione per fare pratica nel settore commerciale; rientrato in Italia nel 1809, si stabilì a Milano. Qui conobbe il Monti ed il Foscolo e qui cominciò a scrivere opere teatrali e divenne direttore del “Conciliatore”. Nel 1820 venne arrestato con l'accusa di carboneria: condannato a morte, la sentenza fu commutata in quindici anni di carcere da scontare nella fortezza di Spielberg, in Moravia. Nel 1830 arrivò anticipatamente la grazia imperiale e, tornato in Italia, lo scrittore si ritirò completamente dalla vita politica. Nella sua opera memorialistica più famosa, Le mie prigioni, del 1832, si narrano l'arresto, la vita nel carcere e la liberazione dello stesso Pellico, che volle però porre l'accento sul percorso spirituale legato alla vicenda, i cui effetti furono la riscoperta della fede e una rassegnata indulgenza verso l’esistenza e verso gli esseri umani. Morì a Torino il 31 gennaio 1854.
Due anni sono trascorsi da quando, il 19 giugno 2007, con il documento "Orientamenti per la Pastorale della strada" venivamo invitati a “passare dalla pastorale dell’attesa alla pastorale dell’incontro, dell’accoglienza, agendo con fantasia, creatività e coraggio, per raggiungere i ragazzi nei loro nuovi luoghi di aggregazione, nelle strade, nelle piazze, come pure – allargando la prospettiva – nei vari locali, nelle discoteche e nelle zone più «calde» delle nostre metropoli” (n. 133). Queste parole hanno dato conferma alla pastorale che per anni ci ha visti impegnati insieme agli artisti di strada dell’Assoc. “Camminare Insieme” nell’animazione e nella promozione umana e valoriale del nostro territorio. Le pagine di questo libro sono frutto dell’esperienza di strada che abbiamo condiviso insieme a tanti operatori che si spendono nella nostra isola da sempre vocata all’incontro e all’accoglienza ma al contempo ferita dalle logiche di potere e diseguaglianza. Le fenditure che vengono a solcare la nostra terra di Sicilia nelle torride giornate estive sembrano mostrare tutta la tempra di un popolo capace di affrontare la vita e di impegnarsi per il cambiamento di cui abbisogna come l’acqua che estingue l’arsura d’estate. È questa passione cha abbiamo condiviso scrivendo queste pagine frutto del confronto con tante testimonianze come quella degli operatori della Cooperativa “Insieme” da anni chiamati a rispondere al bisogno di tanti che, approdati nelle coste della nostra isola, hanno affidato la loro storia alla capacità di esser riconosciuti ed accolti dall’altro. In questi giorni in cui è tanta la sete di speranza e il desiderio di cambiamento, appare significativo che da Castelvetrano nascano trame di solidarietà e di incontro capaci di mostrare l’autentico volto della bella Sicilia.
L'educazione possibile ai nostri giorni nella collaborazione tra scuola e famiglia. La bontà dell'educazione si misura dal fatto di essere in grado di proporre, partecipare, contagiare ai propri figli e ai propri alunni il senso della vita: cosa significa nascere, credere, amare e soffrire... Questo vuol dire educare: anticipare ai giovani - con un'azione corale famiglia-scuola - il senso promettente della vita.
La storia della Culla per la Vita di Palermo, moderna Ruota degli Esposti. Cosa fa arrivare una donna a gettare nel cassonetto suo figlio, carne della sua carne, verso una morte certa? Da dove nasce una disperazione cosi' grande? Al di la' delle circostanze, l'indifferenza verso il debole e' una conseguenza del relativismo, una dittatura che distrugge la dignita' della persona umana. L'infanticidio e' figlio della mentalita' abortista, della cultura nichilista della morte. Nel momento dell'estrema disperazione della madre, disposta ad abbandonare il figlio, si apre una Culla. La Culla per la Vita - moderna Ruota degli Esposti - e' il luogo in cui la madre puo', in completo anonimato, lasciare il figlio, che sara' accolto, custodito e amato. In questo panorama di dolore e di speranza l'Autrice e' protagonista di una storia d'amore" per rendere possibile e sicuro il servizio della Culla a Palermo, la sua citta'. "