È la quarta enciclica del pontificato di Jorge Mario Bergoglio e il Papa la pubblica in uno dei momenti più drammatici per il genere umano. Il Pontefice chiede, attraverso il documento dal titolo Dilexit nos (Ci ha amati), di cambiare sguardo, prospettiva, obiettivi, e recuperare ciò che è più importante e necessario: il cuore. Il testo sarà pubblicato il 24 ottobre, nell'anno delle celebrazioni per il 350° anniversario della prima manifestazione del Sacro Cuore di Gesù del 1673. Invito alla lettura di don Morand Wirth. Postfazione di don Rossano Sala.
Uno dei punti centrali dell'esortazione apostolica è la chiamata all'azione per affrontare le sfide ambientali e climatiche che minacciano il nostro mondo. Papa Francesco ci esorta a prendere sul serio il nostro ruolo di custodi della creazione e a lavorare insieme per preservare la bellezza e la diversità della Terra per le generazioni future. Ma "Laudate Deum" non si limita solo alle questioni ambientali. Affronta anche temi come la povertà, l'ingiustizia sociale, l'immigrazione e la pace nel mondo. Il Papa ci ricorda la nostra responsabilità nei confronti dei più vulnerabili nella società e ci incoraggia a lavorare per un mondo più equo e pacifico. Laudate Deum è un'opera che ci ricorda il nostro compito di custodi della creazione divina e ci spinge a lavorare per un mondo migliore per tutti. Siamo invitati a lodare Dio attraverso le nostre azioni quotidiane e a mettere in pratica i valori dell'amore, della giustizia e della solidarietà. È un messaggio di speranza e di impegno che ci unisce come comunità globale e ci incoraggia a costruire un futuro più luminoso per le generazioni a venire. L'Introduzione a questa edizione è scritta da Sr. Alessandra Smerilli, Figlia di Maria Ausiliatrice, professore ordinario di Economia Politica presso varie Università cattoliche e pontificie, è la prima donna ad essere stata nominata Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Nella ricorrenza del quarto centenario della sua morte, mi sono interrogato sull'eredità di san Francesco di Sales per la nostra epoca», scrive papa Francesco, e ho trovato illuminanti la sua duttilità e la sua capacità di visione. Un po' per dono di Dio, un po' per indole personale, e anche per la sua tenace coltivazione del vissuto, egli aveva avuto la nitida percezione del cambiamento dei tempi. Lui stesso non avrebbe mai immaginato di riconoscervi una tale opportunità per l'annuncio del Vangelo. La Parola che aveva amato fin dalla sua giovinezza era capace di farsi largo, aprendo nuovi e imprevedibili orizzonti, in un mondo in rapida transizione. Così, con questa lettera apostolica, scritta in occasione del IV centenario della morte di san Francesco di Sales, papa Francesco ripropone al popolo di Dio un modello di santità, possibile, per quanto alto e radicale, per ridonare freschezza alla fede, per riscoprire nell'amore il fondamento di ogni relazione: con gli altri e con Dio. Accostare la figura e i testi di San Francesco di Sales è sempre una sorpresa appassionante, perché in essi viene proiettata una visione cristiana adulta, intensa e tutt’altro che pesante. Proporlo oggi significa aiutare tutti ad essere accompagnati da un maestro di vita spirituale, esperto di umanità e profondamente sapiente nelle cose di Dio. Davvero "Dio è il Dio del cuore umano" e andiamo a lui con tutto noi stessi perché è lì che tutto giunge a maturazione e a pienezza»
(Dal commento di Michele Molinar)
Lettera Apostolica in forma di «Motu proprio» con la quale si istituisce il ministero di Catechista
Papa Francesco istituisce con la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio il ministero laicale di Catechista. Il Papa ha già introdotto di recente una novità, estendendo alle donne il ministero del Lettorato (l’annuncio della Parola di Dio) e dell’Accolitato (la distribuzione dell’Eucaristia). Ora, così come per gli altri servizi ufficiali della Chiesa, dal Presbiterato al Diaconato, dall’Accolitato al Lettorato, anche chi è chiamato all’accompagnamento nel cammino di trasmissione della fede, svolgerà un compito “ufficiale”.
Sinora, a norma del codice del diritto canonico, si trattava di un semplice “incarico” affidato dal parroco a un altro chierico, a un religioso o a un laico uomo o donna. Questa Lettera Apostolica imprime un ulteriore slancio al ministero laicale e all’impegno missionario di ciascun battezzato.
Il volume è arricchito da commenti e approfondimenti curati da esperti catecheti: Luciano Meddi, Valter Rossi, Umberto De Vanna.
Uno strumento indispensabile per chiunque voglia approfondire e comprendere la vocazione del Catechista.
Questo è il titolo della terza enciclica di Papa Francesco. Un documento che chiarisce ulteriormente il forte legame tra il magistero del Pontefice e la spiritualità di San Francesco. Dopo aver assunto il nome del santo di Assisi ed essersi ispirato al Cantico di Frate Sole per l'enciclica "Laudato Si", sulla cura della casa comune (24 maggio 2015), ecco che di nuovo Papa Francesco si ispira alle "Ammonizioni di San Francesco" e in particolare alla sesta ammonizione, in cui leggiamo: «Guardiamo con attenzione, fratelli tutti, il buon pastore che per salvare le sue pecore sostenne la passione della croce». Fratelli tutti sono gli invisibili, gli immigrati. Quelli che accogliamo e quelli che giacciono sul fondo dei mari che disperatamente hanno cercato di attraversare. Fratelli tutti è un monito all'amore fraterno e quindi alla pace. Fratelli tutti perché crediamo, come dice proprio Papa Francesco, in Dio Padre di tutti. La fratellanza è un legame indissolubile che ci spinge a guardarci dentro, nelle nostre coscienze e negli occhi dei nostri fratelli. Guida alla lettura di padre Giacomo Costa SJ.
L'esortazione di papa Bergoglio dopo il Sinodo sui giovani del 2018 si apre con un ampio e suggestivo sguardo biblico, fra personaggi e insegnamenti ("Che cosa dice la Parola di Dio sui giovani?") e si chiude sui grandi temi della vocazione e del discernimento. Firma l'Invito alla lettura don Michele Falabretti, direttore del Servizio nazionale di pastorale giovanile della CEI, mentre l'introduzione (Guida alla lettura) e la postfazione (Rilancio del cammino) sono a cura di padre Giacomo Costa e don Rossano Sala, segretari speciali del Sinodo, che scrivono: "La penna appassionata di papa Francesco... chiede ai giovani di farsi avanti, di non tirarsi indietro. Non ha timore di spingerli a essere gli apripista della Chiesa del terzo millennio... Immagini di risurrezione, immagini di futuro, immagini che ci fanno sognare, sperare, amare. E che soprattutto ci mettono in movimento".
Il Documento finale riassume e riunisce le tematiche discusse durante l’Assemblea generale svoltasi tra il 3 e il 28 ottobre 2018.
Il testo vuole essere una mappa per orientare i prossimi passi che la Chiesa è chiamata a muovere, per tornare ad essere una luce per i giovani.
Il testo è strutturato in quattro parti, che rispondono ai quesiti proposti durante i lavori di preparazione, riportati nell’Instrumentum laboris.
Capitolo I – La sinodalità missionaria della chiesa Capitolo II – Camminare insieme nel quotidiano Capitolo III – Un rinnovato slancio missionario Capitolo IV – Formazione integrale
Dare il meglio di se stessi è fondamentale nello sport, per qualsiasi atleta che, individualmente o in squadra, gareggi con tutte le forze per ottenere un risultato sportivo. Quando si dà il meglio di se stessi, si sperimenta la soddisfazione e la gioia della realizzazione personale. Nella vita, come nella fede. Questo documento esplora la relazione fra sport e fede, perché possano illuminarsi a vicenda. Così, lo sforzo teso a dare il meglio di sé diventa un metodo da applicare a ogni aspetto della vita, aiutandoci a migliorare non solo come atleti, ma soprattutto come persone.
«:Mai un Sinodo aveva con così: tanta ampiezza e libertà: lasciato la parola ai soggetti di cui si sta parlando!... L’:Instrumentum laboris ci deve aiutare a riconoscere, interpretare e scegliere. Ci deve spronare a camminare come si deve, a far luce sui problemi e trovare vie per risolverli. Soprattutto, in un mondo che non ci aiuta più: a sognare, questo Sinodo deve permettere di ricominciare a desiderare l’:impossibile, a sognare per e con i giovani cose grandi»: (dall’:Invito alla lettura di don Rossano Sala, segretario speciale del Sinodo dei Vescovi). Il volumetto contiene l’:Instrumentum laboris (“:strumento di lavoro”:) per il Sinodo sui giovani dell’:ottobre 2018. Il testo raccoglie in sintesi la ":parola ascoltata": da cinque fonti diverse: le risposte delle Conferenze episcopali al Questionario del Documento preparatorio al Sinodo, un Seminario internazionale sulla condizione giovanile, un Questionario online per i giovani (con oltre 200 mila accessi e più: di 100 mila risposte complete), la Riunione pre-sinodale del marzo 2018 e infine alcune osservazioni giunte direttamente alla Segreteria sinodale.Tre le parti del documento: la prima legata al verbo “:riconoscere”:, la seconda orientata dal verbo “:interpretare”: e la terza con l’:obiettivo di arrivare a “:scegliere”:.
«Non ci si deve aspettare qui un trattato sulla santità, con tante definizioni e distinzioni che potrebbero arricchire questo importante tema, o con analisi che si potrebbero fare circa i mezzi di santificazione. Il mio umile obiettivo è far risuonare ancora una volta la chiamata alla santità, cercando di incarnarla nel contesto attuale, con i suoi rischi, le sue sfide e le sue opportunità. Perché: il Signore ha scelto ciascuno di noi "per essere santi e immacolati di fronte a Lui nella carità"». In cinque scorrevoli capitoli, l'esortazione di papa Francesco sul valore quotidiano della santità nel nostro tempo: la "chiamata", i due "nemici", essere santi nel mondo d'oggi ma soprattutto "alla luce del Maestro", e infine lo stile del "combattimento", della "vigilanza" e del "discernimento". Commento di Antonio Staglianò.
«La Chiesa desidera mettersi in ascolto della vostra voce, della vostra sensibilità, della vostra fede; perfino dei vostri dubbi e delle vostre critiche. Fate sentire il vostro grido, lasciatelo risuonare nelle comunità e fatelo giungere ai pastori... Anche attraverso il cammino di questo Sinodo, io e i miei fratelli Vescovi vogliamo diventare ancor più "collaboratori della vostra gioia"»: così scrive Papa Francesco nella Lettera ai giovani per la presentazione del Documento preparatorio del Sinodo dei Vescovi, che si svolgerà nell'ottobre 2018. Oltre alla Lettera ai giovani, questo volumetto contiene: il Documento preparatorio, il Questionario per la redazione del Documento di lavoro sinodale, un invito alla lettura dei "Lineamenta" e infine due riflessioni, una a cura di mons. Erio Castellucci, vescovo di Modena-Nonantola, e l'altra di mons. Nico Dal Molin, direttore dell'Ufficio Nazionale per la Pastorale Vocazionale della CEI.
L'atteso documento firmato dal Pontefice alla chiusura dell'Anno Santo della misericordia. Dalla lettura di queste pagine emergono le "novità" stabilite da Francesco per continuare il tempo della misericordia anche dopo la chiusura delle Porte Sante.
I testi integrali del segreto di Fatima, con l'integrazione di vari documenti e del commento teologico.
Il libretto ripropone la "professione di fede" pronunciata da Papa Paolo VI in piazza San Pietro il 30 giugno 1968, alla chiusura dell'Anno della Fede e nel diciannovesimo centenario del martirio dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Per Benedetto XVI questo documento attesta "quanto i contenuti essenziali che da secoli costituiscono il patrimonio di tutti i credenti hanno bisogno di essere confermati, compresi e approfonditi in maniera sempre nuova al fine di dare testimonianza coerente in condizioni storiche diverse dal passato". Un testo ancora fresco e attuale per i cristiani d'oggi.
Il documento, dopo una breve presentazione e valutazione critica di alcune concezioni antropologiche odierne, propone riflessioni ispirate dai dati dottrinali dell'antropologia biblica indispensabili per salvaguardare l'identità della persona umana circa alcuni presupposti per una retta comprensione della collaborazione attiva, nel riconoscimento della loro stessa differenza, tra uomo e donna nella Chiesa e nel mondo.
Confido che questa mia Lettera enciclica possa contribuire efficacemente a che vengano dissipate le ombre di dottrine e pratiche non accettabili, affinché l'Eucaristia continui a risplendere in tutto il fulgore del suo mistero".
Questo documento "storico" si sofferma su alcune questioni che riguardano i rapporti tra la sacra liturgia e il culto della Vergine; propone considerazioni e direttive atte a favorire il legittimo sviluppo di questo culto; suggerisce alcune riflessioni per una ripresa vigorosa e più consapevole della recita del Rosario.
Con la presente Esortazione post-sinodale, sono lieto di poter condividere con la Chiesa che è in Europa i frutti di questa Seconda Assemblea Speciale per l'Europa del Sinodo dei Vescovi. Intendo così assecondare il desiderio espresso al termine dell'assise sinodale, allorché i pastori mi hanno trasmesso i testi delle loro riflessioni, con la preghiera di offrire alla Chiesa pellegrinante in Europa un documento sullo stesso tema del Sinodo" (Giovanni Paolo II).
Questo documento pontificio rilancia la pratica mariana del Rosario, proponendo anche i cinque nuovi "misteri della luce".
Questo sussidio teologico-pastorale intende sensibilizzare e preparare gli universitari alla celebrazione del grande Giubileo dell'anno 2000.
Il documento intende offrire un insieme di convinzioni e proposte concrete per una rinnovata pastorale della cultura come luogo di incontro privilegiato col messaggio di Cristo.
Il testo, che descrive i ruoli del presbitero, costituisce un cammino di riflessione sulla sua identità e sulla sua missione all'interno della Chiesa.
Lettera apostolica di Giovanni Paolo II all'episcopato, al clero e ai fedeli sulla santificazione della domenica.
I documenti si attengono agli aspetti storici e pastorali del diaconato permanente, con specifico riferimento alla dimensione pratica della formazione e del ministero.
Un documento per abilitare la memoria a svolgere il suo necessario ruolo nel processo di costruzione di un futuro nel quale l'indicibile iniquità della Shoah non sia mai più possibile.
Il documento si rivolge a quanti sono coinvolti nell'educazione scolastica,ponendo l'attenzione su alcune caratteristiche fondamentali della scuola cattolica.
Il documento vuole offrire suggerimenti ed orientamenti per il bene spirituale dei fedeli che si accostano al sacramento della Riconciliazione.
L'enciclica vuole essere una riaffermazione precisa e ferma del valore della vita umana e della sua inviolabilità. Il documento, del 1995, in quattro ampie parti tratta: Le attuali minacce alla vita umana; Il messaggio cristiano sulla vita; La legge santa di Dio; Per una nuova cultura della vita umana.