Ideato per il centenario della Grande Guerra, il volume (che raccoglie gli Atti del LIV Convegno di studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia) presenta nuove ricerche e riflessioni sulle posizioni delle chiese evangeliche di fronte al conflitto e sui suoi costi, in particolar modo rispetto alle Valli valdesi, territorio di una minoranza religiosa nonché caso esemplare di una realtà sociale, contadina e piccolo-borghese, coinvolta nello scontro. Oltre all'analisi del dibattito teologico, delle ragioni del consenso, delle riserve e dei dissensi delle chiese protestanti di fronte alla guerra, vengono alla luce le attività di assistenza, il tragico tributo di sangue, cattolico e valdese, e la memoria del conflitto. Scritti di Andrea Annese, Gilberto Clot, Silvia Facchinetti, Franco Giampiccoli, Irene Guerrini, Annalisa B. Pesando, Luca Pilone, Marco Pluviano, Giorgio Rochat, Sergio Rostagno, Gabriella Rustici, Anna Strumia, Giorgio Tourn, Sara Tourn, Samuele Tourn Boncoeur.
Al centro della riflessione di questo volume - che raccoglie gli atti del XLVII Convegno di studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi - vi è il conflitto tra fedi che per più di un secolo infuriò in una vasta area d'Europa. Combattute con le armi e con la parola, le guerre di religione dell'età moderna sono qui analizzate secondo linee di ricerca al tempo stesso antitetiche e complementari. In primo luogo, la linea della guerra e della resistenza armata contro un'autorità sovrana ostile, percorso da cui emersero le giustificazioni teoriche dell'opposizione a un sovrano legittimo nonché i primi tentativi di pace religiosa e tolleranza. In secondo luogo, la linea dello sviluppo della controversistica religiosa, il "gran débat sans effusion de sang", fenomeno dai molteplici linguaggi, retorici, teologici e biblici.
Pur inserita nel più ampio fenomeno migratorio italiano della fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, l'emigrazione dei valdesi verso il Nord America è caratterizzata da elementi specifici, come il sostegno di organizzazioni evangeliche interdenominazionali quali l'American Waldensian Aid Society. Attraverso la storia delle cinque comunità di Monett (Missouri), Galveston e Wolf Ridge (Texas), Chicago (Illinois), Valdese (Carolina del Nord) e New York, Luca Pilone ripercorre le vicende delle piccole realtà del protestantesimo italiano negli Stati Uniti, sempre in bilico tra il tentativo di ricreare il "pays des ancêtres" e l'assimilazione all'interno del protestantesimo americani e del tipico melting pot del Paese. Storie di sacrifici, fatica, fallimenti ma anche - e soprattutto - di fede, coraggio e un'ostinata ricerca di benessere e libertà nella Land of Opportunity.
Nell'intento di mantenere coesi e motivati gli eserciti, nell'Europa delle guerre di religione i predicatori dei contrapposti fronti confessionali ministri riformati e clero cattolico - utilizzarono la predicazione come risorsa retorica "disciplinante" e, al contempo, si fecero carico di giustificare religiosamente la guerra. Nel volume - che raccoglie gli atti del LI Convegno di Studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia - si riflette su come la retorica del combattimento per la fede, con i suoi numerosi riferimenti biblici, influì sulla mobilitazione armata, sulla pratica religiosa e sulla violenza degli eserciti
Edita tra il 1912 e il 1931 dalla Facoltà della Scuola Teologica Battista di Roma, la rivista di studi religiosi "Bilychnis" prese il nome dalla lucerna a doppia fiammella dei primi cristiani, nell'intento di raffigurare il bisogno di alimentare tanto la fiamma della scienza quanto quella della fede. In nome della libertà di coscienza e del "principio fecondo della collaborazione di elementi diversi", "Bilychnis" fu luogo d'incontro e di riflessione tra uomini di fedi e di posizioni differenti, ospitando, oltre a importanti voci del protestantesimo, il contributo di studiosi quali G. Levi Della Vida, D. Lattes, E. Lo Gatto, G. Tucci, G. Rensi. Le sue pagine documentano l'esigenza di un rinnovamento spirituale che si alimentava nella tensione, dialettica e talvolta contraddittoria, tra fede e ragione, tra cristianesimo e mondo moderno.
Il volume costituisce uno strumento di lavoro, risultato di più di trent'anni di ricerche che hanno messo in evidenza come i valdesi del Luberon siano stati degli immigrati provenienti dal Piemonte e dal Delfinato, e intende mettere a disposizione di tutti, anche di coloro che non sono in grado di consultare i documenti dell'epoca, i primi atti in cui appare la presenza di un valdese installato in Provenza, come la registrazione del suo matrimonio o del suo testamento. In questo modo il libro stabilisce, attraverso lo studio di una popolazione migrante, un legame vivente fra le tre aree della comunità valdese che all'epoca costituiva una diaspora europea.
La rappresentazione dell'Inquisizione romana tra Cinque e Settecento e l'ampio dibattito che prese le mosse dalle accuse di crudeltà e ingiustizia del tribunale inquisitoriale, giungendo al rifiuto di ogni forma di persecuzione religiosa e a una riflessione matura sui diritti della coscienza del singolo.
Dalla quarta di copertina:
In questo volume Michaela Valente analizza la rappresentazione e l'immagine dell'Inquisizione romana tra Cinque e Settecento.
Oltre che sulle classiche opere di Paolo Sarpi e Philipp van Limborch, Valente si sofferma su una serie di trattati e pamphlet che, a partire dalla contestazione delle finalità religiose del tribunale inquisitoriale romano, finivano per esprimere il rifiuto di ogni forma di persecuzione.
Ne emerge l'ampio dibattito europeo che, a fronte di una controversistica cattolica incapace di rispondere alle accuse di crudeltà e ingiustizia, avrebbe portato - tramite il richiamo alla tradizione evangelica di non-coercizione e alla separazione tra peccato e reato, e quindi tra Stato e Chiesa - a una riflessione matura sui diritti della coscienza del singolo.
Il testo scritto è spesso un elemento fondamentale nella costituzione delle identità religiose.
Pertanto un'indagine storica sulle differenti modalità di produzione, circolazione, ricezione e conservazione del libro inerente un territorio che, come le Valli valdesi, è caratterizzato dalla presenza di lunga data di due diverse confessioni cristiane si rivela di grande interesse.
Il volume – che raccoglie gli atti del XLIV convegno di studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia – ne esamina in particolare tre aspetti: la stampa e la circolazione del libro tra il Piemonte sabaudo e l'Europa protestante; l'uso dei libri e la pratica religiosa tra cattolici e valdesi; infine, la formazione e la conservazione di biblioteche pubbliche e private nonché di istruzione e professioni.
Testi di: Alessandro Bima, Reinhard Bodenmann, Loris Canalia, Walter Canavesio, Paolo Cavallo, Paolo Cozzo, Andrea De Pasquale, Marco Fratini, Albert de Lange, Domenico Maselli, Roberto Morbo, Chiara Povero, Maria Prano.
Testi dottrinali e atti inquisitoriali sulle scrivanie degli eruditi del Seicento
Un intreccio di vicende editoriali, culturali e umane al di là delle barriere confessionali
I valdesi come "vessilli polemistici" nella battaglia tra protestanti e cattolici
Sullo sfondo dell'affascinante vicenda dei predicatori itineranti valdesi del tardo Medioevo, Benedetti traccia la storia della circolazione della letteratura dottrinale da questi utilizzata nonché della documentazione giudiziaria su di essi nel periodo tra la promulgazione e la revoca dell'Editto di Nantes (1598-1685).
Il volume - che raccoglie gli Atti del XLII Convegno di studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia - propone una riflessione sulle minoranze religiose e sull'adozione di specifici comportamenti culturali e sociali. Se gli "eretici" medievali furono spesso sconfitti e dimenticati, nel mondo moderno le minoranze religiose si trasformarono in maggioranze, le maggioranze in minoranze: nel primo Cinquecento, infatti, una straordinaria mobilità religiosa travolse l'Europa, modificando realtà sociali e politiche, cultura, mentalità e comportamenti. Gli studi qui raccolti affrontano il tema sotto diversi aspetti.