Dal testo: Giuseppe era un uomo assai pio e pregava con fervore per la venuta del Messia. Mentre pensava di adibire nella sua casa un angolo dedicato alla preghiera, gli apparve un Angelo del Signore. Questi lo avvertì che, per volere di Dio, come l’altro Giuseppe era divenuto amministratore dei granai dell’Egitto, egli sarebbe divenuto l’amministratore del granaio salvifico dell’umanità. L’umile uomo non lo comprese e continuò fervidamente la sua orazione, allora ebbe dal Cielo il comando concreto di recarsi al tempio per divenire lo sposo della Santa Vergine.
Perché la Madonna insiste tanto sul valore della consacrazione? Alcune semplici domande e risposte sulla consacrazione al Cuore Immacolato di Maria per prendere coscienza della semplicità e della naturalezza di questo prezioso impegno di vita.
Compresa la santità della Consacrazione alla Madonna, non dobbiamo far altro che viverla nel modo migliore e ciò si ottiene permettendo a Maria di crescere in noi, cercando di donarLe un posto sempre maggiore nel nostro cuore. Non sarà facile, perché per raggiungere questa meta bisogna combattere duramente contro noi stessi. Prima ancora di satana siamo noi che ostacoliamo la crescita di Maria: contro satana, Maria ha ogni potere ed è pronta in qualsiasi momento a schiacciargli il capo (cfr Gen 3,15), ma contro il nostro orgoglio ed egoismo, contro la nostra stessa volontà, né Lei né l’Onnipotente in persona possono fare nulla. Ecco perché Gesù dice:
«...Dal cuore [dell’uomo], infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adulteri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie» (Mt 15,19; cfr Mc 7, 20-23).
È questo il motivo per cui l’Atto di Consacrazione a Maria deve essere libero, volontario e risoluto ed ecco perché, a causa della natura umana, della nostra debolezza e incostanza, è necessario rinnovare continuamente l’Affidamento alla Madonna: nello stesso momento in cui al consacrato verrà meno la determinazione dell’abbandono a Maria, Ella inizierà a staccarsi, pur non volendolo e restando comunque in attesa, sempre pronta, di riprendere il possesso di quell’amato figlio.