Mons. Francesco Angelicchio è stato la prima vocazione dell'Opus Dei in Italia. Da studente si mantiene agli studi facendo la claque al teatro Eliseo di Roma con Alberto Sordi e Paolo Panelli. Combatte sul fronte jugoslavo, sfugge al rastrellamento delle Fosse Ardeatine, milita nell'Azione Cattolica e viene espulso dalla Dc. Dopo l'incontro con il fondatore dell'Opus Dei, san Josemaría Escrivá, viene ordinato sacerdote. Come direttore dell'Ufficio Comunicazioni Sociali della CEI e responsabile del Centro Cattolico Cinematografico, entra in contatto con esponenti di primo piano di quel mondo: da Fellini, a Olmi, a Rossellini, a Pasolini, a Cavani. Lasciato l'incarico, va a dirigere per oltre venticinque anni una parrocchia alla periferia di Roma. In questa esauriente biografia, l'Autore racconta la vita del primo italiano dell'Opus Dei. Prefazione di Liliana Cavani.
Ogni religione ha i suoi demoni. La storia del cristianesimo non può dunque essere disgiunta da quella della demonologia. In questo saggio laico, molto documentato, la lotta tra il Bene e il Male viene ripercorsa in tutte le sue sfaccettature: dagli interventi dei Papi (compreso lo stesso Francesco) alle eresie, dalle discussioni sulla natura dei demoni alla caccia alle streghe, dalle controversie teologiche alla contrapposizione tra illuminismo e oscurantismo, dalla rappresentazione artistica del demonio nel passato al marketing demoniaco di oggi. Duemila anni di storia, dall'ascesa alla caduta del Diavolo in Occidente. Un'ascesa legata al trionfo del cristianesimo, una caduta legata alla progressiva secolarizzazione della nostra società, per cui la morte del Diavolo e quella di Dio, ancora in corso, risultano intimamente connesse.