Gli autori analizzano, con dovizia di documenti e di particolari, le responsabilità storiche che i cattolici hanno avuto nell'affermarsi nella cultura sessantottina. ...Questo indaffararsi a riplasmare il mondo è una tendenza prometeica, che oppone la libertà come ribellione alla rassegnazione fiduciosa. "Liberazione" diviene così la parola d'ordine dei movimenti beat, hippy, e di tutto il sessantotto: liberazione dei tabù sessuali, dalla religione, dalla natura, dal pensiero... Sono molto chiari, al riguardo, gli slogans dell'epoca... "
Il Risorgimento riscritto dalla più grande storica cattolica specialista di quel periodo. Nell'intento proclamato di far risorgere l'Italia dai suoi quindici secoli di schiavitù" (i secoli che corrispondono all'era cattolica), i Savoia e i liberali si appropriano dell'ingente patrimonio che nel corso del tempo la popolazione ha donato alla Chiesa e, per tramite della Chiesa, ai poveri. Gli uomini del Risorgimento rapinano i beni di tutti in nome della libertà, della tolleranza e della monarchia costituzionale. E gli italiani si trasformano, per la prima volta nella loro storia, in un popolo di emigranti. "
Vita e opera di San Tommaso con il garbo e l'allegria tipiche di Chesterton. In questo saggio, Chesterton antepone alla follia dell'uomo moderno la filosofia perenne di S. Tommaso, poichè essa è la più vicina all'uomo della strada, cioè a colui che cerca in modo semplice come stanno davvero le cose. Ecco condensarsi così in poche righe un'intuizione folgorante di intensa bellezza: La vita è una storia viva, con un grande inizio e un gran finale, che ha le sue radici nella primigenia gioia di Dio". "