Uomini e donne, bambini e adulti si affacciano alla ribalta della storia in questa inedita descrizione della vita familiare in Friuli negli ultimi due secoli del Medioevo. Lo studio, basato in prevalenza su documentazione d'archivio, getta luce sui momenti fondanti della vita sociale di tutti i ceti e fornisce una ricostruzione storica concreta di aspetti quali la stipulazione dei patti matrimoniali, la celebrazione delle nozze, la nascita e la crescita dei figli, fino alla morte delle singole persone, ma non della famiglia. Si penetra nei dettagli della vita quotidiana e insieme si spazia su mentalità, usanze e norme giuridiche.
La storia della cosiddetta "guerra di Gradisca", o "guerra degli Uscocchi", che contrappose la Repubblica di Venezia e gli Asburgo tra 1615 e 1617, viene qui approfondita attraverso una ventina di contributi di studiosi italiani, inglesi, sloveni e croati. Gli interventi trattano aspetti diversi del conflitto: dal contesto politico-diplomatico in cui lo scontro maturò, alla realtà economica, sociale e demografica del territorio gradiscano e istriano nella prima metà del XVII secolo, alla storia sociale e militare degli eserciti e dei tenitori coinvolti.
Il volume raccoglie ventuno saggi di storia del Friuli fra tardo medioevo ed età contemporanea. Pur affrontando aspetti diversi, che spaziano dall'ambito politico-amministrativo a quello socio-economico, culturale, ecclesiastico e religioso, essi seguono un percorso logico fra temi, luoghi ed epoche della storia della società e del territorio friulano. Una prima linea tematica attiene alla coesistenza, entro i confini del Friuli veneto, tra le entità di carattere feudale e quelle di tipo urbano e rurale, e porta ad affrontare il problema di Udine e della sua aspirazione a costituirsi come centro politico-amministrativo, capitale del territorio. Una seconda linea approfondisce i risvolti culturali e l'elaborazione ideale a sostegno di queste posizioni. Un terzo gruppo di saggi, infine, conduce in modo più mirato all'interno degli insediamenti minori, a carattere prevalentemente rurale o di tipologia piuttosto cittadina è il caso di centri come Spilimbergo o Maniago e consente di cogliere nel vivo le articolazioni socio-economiche, le stratificazioni e la mobilità della società per ceti, con le incrinature che ciò produce nella compagine feudale
Il tema della rappresentanza in antico regime solleva molti interrogativi e trova risposte in diversi, anche se contermini, campi d'indagine. La rappresentanza è un tema squisitamente istituzionale ma richiede, per la comprensione delle società tra Quattro e Settecento, di allargare il campo d'indagine anche ad una lettura politica, delle dinamiche sociali, dei modelli e tradizioni culturali. Una recente indagine sulla serie inedita degli atti del Parlamento friulano, dal 1501 al 1805, di prossima pubblicazione in questa stessa collana, ha fatto nascere la necessità di approfondire alcuni aspetti concettuali, interpretativi e metodologici intorno a questo tema e di confrontarsi con recenti esperienze di ricerche su altri ambiti territoriali italiani ed europei.