Dietrich Bonhoeffer proclama la centralità di Cristo, Verbo incarnato di Dio, nella storia e nella vita dell'uomo. Fu alto protagonista dell'opposizione al regime nazista, del quale restò vittima; votò la sua vita alla difesa della pace tra i popoli, dei diritti degli Ebrei condotti allo sterminio e della indipendenza delle chiese cristiane del potere politico. Il lavoro di queste pagine vuole essere un modesto contributo alla conoscenza di questo martire della Verità.
L'autore riprende il messaggio jonasiano, ribadendo che se tutto viene omologato, standardizzato, catalogato, pesato, misurato con "fattori di impatto", indicatori economici, leggi ferree etc., non ci sarà più né bellezza né scienza. L'istanza fondamentale è quella di andare oltre la secolare separazione tra cultura scientifica e umanistica: bisogna far colloquiare natura e persone, soggetto e oggetto. In definitiva, il pensiero rivolto al solo dominio della natura è un pensiero destinato al "suicidio", un pensiero che inevitabilmente uccide il fondamento dell'origine della vita: la biodiversità.