L'Istruzione della Sacra Congregazione del Culto Divino Memoriale Domini del 1969 aveva solennemente stabilito che la pratica della Comunione sulla lingua doveva essere conservata e che ogni cambiamento di disciplina in merito avrebbe portato delle conseguenze negative. Nonostante ciò la pratica della Comunione sulla mano si è imposta come il modo abituale di ricevere l'Eucaristia e da eccezione è divenuta la regola. Il volume mostra come ciò sia potuto accadere, portando alla luce un'ampia documentazione rimasta finora inedita, che fa comprendere le dinamiche non proprio limpide che hanno prodotto questo risultato. Con approfondimenti storici, giuridici e pastorali si mostra come tale cambiamento abbia contribuito non poco ad un affievolimento della fede nella presenza reale di Cristo nell'Eucaristia.
In un percorso nella storia della liturgia, l'Autore ci aiuta a individuare sistematicamente e in modo profondo ed incisivo i criteri dello sviluppo della liturgia stessa, permettendo di valutare la situazione attuale.
La commossa vicenda di un uomo che si volta, si converte, scoprendo che nella messa si realizza il libro della rivelazione, l'Apocalisse. Questo straordinario libro riunisce diverse realtà di grande densità spirituale tutte rilevanti per la fede cristiana e tutte apparentemente differenti nella misura in cui, a prima vista, sembrano sganciate tra loro: la fine del mondo e la messa quotidiana; l'Apocalisse e la cena del Signore; la monotonia della vita quotidiana e la Parusia, il ritorno del Signore. La sola cosa che noi possiamo fare in questo mondo, come reale partecipazione alla vita che speriamo di vivere in eterno, è servire Cristo nella liturgia. Per quanto umile sia l'edificio di culto, per quanto sia limitata la visione spirituale dei partecipanti, quando noi partecipiamo alla liturgia della messa, Cristo è lì, e misteriosamente noi, in quel momento, presenziamo al banchetto eterno dell'agnello.
Un libro che sostiene la causa della riforma liturgica promulgata dal Concilio Vaticano II, ma che, contemporaneamente, analizza criticamente l'utilita' di quanto e' stato successivamente sostenuto in nome della riforma stessa. In esso troviamo riflessione ragionata sulla modernita' guidata da un'analisi meticolosa delle idee che hanno generato l'epoca post-moderna, da Kant agli studi piu' recenti sulla secolarizzazione. Questo lavoro si distingue in quanto risultato dell'esperienza dell'autore come sacerdote, direttore spirituale di grande esperienza e filosofo, gia' docente di Logica e metafisica e di filosofia. L'autore, profondo conoscitore della materia ci fa spaziare da Flannery O'Connor e Iris Murdoch oltre a Hegel e Hume e Kant; p. Robinson parla con la voce del sacerdote pratico che non si lascia intimidire dalle prescrizioni piu' astruse degli esperti di teologia.
Il testo contiene la riflessione di Joseph Ratzinger, Benedetto XVI, sulle radici della liturgia. Con due importanti saggi inediti.
Due testi inediti del grande liturgista Klaus Gamber che pone un coraggioso appello all'Ermeneutica della continuità.