Perché il cristianesimo è stato in grado di affermarsi con tanto successo nell'impero romano? Perché poté sopravvivere al mondo antico e tardoantico e si diffuse soppiantando i culti concorrenti? Sono queste le domande a cui Christoph Markschies risponde sulla base di un esame approfondito e puntuale, e per più di un aspetto anche inedito, di ogni fonte disponibile, cristiana e pagana, scritta o materiale. Situando il cristianesimo nel contesto della storia delle religioni e delle culture antiche, l'autore descrive la vita quotidiana e le pratiche religiose dei cristiani dei primi secoli, dalla nascita - passando per la conversione e il battesimo - alla morte, illustrando le strutture sociali in cui il cristianesimo venne a incarnarsi e le caratteristiche che fecero la peculiarità delle comunità cristiane delle origini.
Diverso per molti e rilevanti aspetti dai vangeli sinottici, in particolare per l’ampio respiro teologico, il Vangelo di Giovanni è uno dei più importanti testi biblici. Maestro incontestato della materia, Jean Zumstein propone un commentario, in due volumi, a un tempo scientifico e pastorale con una traduzione basata su critica testuale, informazioni storiche, letterarie e teologiche.
«Il Vangelo secondo Giovanni è un testo di grande intensità teologica. Non confida i suoi segreti a lettori che vanno di fretta, ma esige una lettura attenta e una continua ripresa del testo. A chi si concede il tempo necessario per accostarsi a questo monumento della letteratura cristiana primitiva è dato scoprire un’interpretazione di Gesù di Nazareth di profondità, sagacia e originalità straordinarie».
Jean Zumstein
Benché nell'esperienza umana il conflitto sia un fenomeno costante, siamo impreparati ad affrontarlo come un percorso naturale per il disagio che crea: in realtà il conflitto è una sorta d'incrocio tra pericolo e opportunità che può condurre a scelte costruttive. La prospettiva di Marinetta Cannito Hjort è quella della «trasformazione dei conflitti», paradigma nato alla fine del secolo scorso all'interno della comunità statunitense di fede mennonita, per cui il conflitto è un fenomeno necessario al cambiamento e alla ricostruzione di realtà interpersonali e sociali orientate a pace, giustizia e riconciliazione. Sottolineando la natura complessa del conflitto, tale modello guida verso una comprensione della costruzione di pace che non ne suggerisce l'eliminazione bensì lo considera terreno fertile per lo sviluppo di strutture giuste e rapporti basati sul rispetto della sacralità di ogni individuo.
Oltre a incidere sulla spiritualità, l’etica e la dottrina del cristianesimo, la Riforma protestante ha influenzato profondamente le strutture della società, le concezioni politiche ed economiche, contribuendo a far nascere il mondo moderno.
Il cardine dello sviluppo e dell’espansione del movimento storico della Riforma nell’Europa del xvi secolo sta però nelle sue nozioni teologiche, ormai lontane e oscure per la nostra società secolarizzata: non affrontare quelle idee equivarrebbe tuttavia, per dirla con McGrath, «a studiare la rivoluzione russa senza fare riferimento al marxismo».
Questa classica introduzione guida lettori comuni e studenti nei meandri della «selva oscura» del pensiero teologico alla base della Riforma.
Ristampa della terza edizione.