Da che cosa nasce il pensiero? Che rapporto ha con la sfera dei significati e con la sedimentazione del senso? Si può pensare fuori di una tradizione? Sono questi gli interrogativi che hanno animato la ricerca dell'Istituto di Filosofia della PFTIM in un itinerario che ha inteso esplorare l'intreccio inscindibile tra tradizione e pensiero, nella convinzione che il pensiero non comincia mai da sé ma si struttura lungo i percorsi di elaborazione dei significati e che l'esercizio della ragione necessariamente si situa nel grembo fecondo della tradizione.
La presenza pervasiva di dinamiche oggettivanti, fondate sul modello produttivo e commerciale di massa, pare aver inesorabilmente eliminato la possibilità di parlare di etica, di uguaglianza e di dignità degli uomini. In uno scenario entro cui tutto ha un prezzo, la svalutazione di ogni valore passa attraverso la riduzione di ogni orizzonte morale a contenuto di fede trascurabile. Oggi, per riprendere la questione della dignità, si dovrà quindi riandare a ciò che di inviolabile c'è nell'uomo, per ricercarne il fondamento di una vita politica morale.