Sollecitato da Marco Guzzi, filosofo e poeta, Enzo Bianchi esprime, come in una “collatio” monastica, i suoi pensieri e le sue sollecitudini sull’uomo, sul cristiano, sulla chiesa. Ne esce un colloquio a cuore aperto sul grande fluire della fede cristiana dai primi secoli ai giorni nostri, nell’appassionata ricerca del senso della presenza cristiana nella compagnia degli uomini. Una rilettura pacata e insieme profetica della fedeltà alla terra e al cielo che ogni cristiano è chiamato a vivere nella sequela di Gesù Signore: senza rimpianti né nostalgie, ma con la franchezza e l’audacia di chi tenta di porre se stesso sotto il Primato della Parola di Dio e della sua volontà. Un appello accurato alla conversione delle chiese all’unico Signore, per una rinnovata e credibile testimonianza dell’attesa del Regno che viene e che trasfigura il creato intero.