Un temporale provoca una temporanea sospensione di luce elettrica durante una visita del regista Luciano Emmer alla Collezione di via dell'Anima a Roma. Vittorio Sgarbi, che a quella collezione ha dato vita, accompagna Emmer nel buio attraverso le stanze del palazzo. E tutto fonda oscurità, solo l'occhio luminoso di una torcia fa strada, come in una inedita rèverie nocturne. La macchina da presa si identifica nella torcia, e ci fa vedere "di più" rispetto all'occhio naturale. Si tratta anche di un'occasione unica per rileggere da un inedito punto di vista le opere d'arte della collezione, salvatesi miracolosamente dopo un incendio verificatosi due anni fa. Ed ecco allora, fra gli altri, sfilare capolavori come il Cristo benedicente di Jacopo da Valenza, Ester e Assuero di Pietro Liberi, Minerva e le Muse di Ignazio Stern, Santa Cecilia con le teste di Tiburzio e Valeriana di Alessandro Tiarini. Un omaggio a Luciano Emmer, dunque, già autore di "Bella di notte", un viaggio nella Galleria Borghese da lui visitata in una notte e qui da lui "risognata" mentre racconta e si racconta al critico. E un omaggio alla grande arte, reinterpretata dalla visionarietà del cinema, che segna i contorni del profondo rapporto che lega il cinema alla pittura.