La ricca eredità culturale e spirituale dell'India è incarnata da tre antiche scritture: i Veda, le Upanishad e i Purana. Nonostante i Veda siano i testi fondamentali dell'induismo, le odierne pratiche religiose sono profondamente legate ai Purana perché i loro insegnamenti non solo hanno salvato la società indiana dalla disgregazione, ma l'hanno anche rafforzata rendendola più solida. Essi accompagnano tutti gli aspetti della vita umana e anticamente erano l'unico accesso che le masse avevano alla conoscenza. La loro semplice esposizione dei principi della filosofia vedica, la spiegazione delle varie manifestazioni del dharma (la Legge naturale) nella vita, l'enfasi sull'attuazione dello swadharma (l'insieme dei doveri umani), l'esortazione a donare e a servire l'umanità per conservare l'equilibrio sociale, l'importanza di mantenere l'armonia religiosa con semplici modalità di adorazione, specialmente per le donne e per le classi meno abbienti, hanno contribuito immensamente alla crescita e al sostegno dei costumi indiani. Questo libro analizza in modo scientifico i 18 maggiori Purana e contribuisce in tal modo a ricostruire i differenti aspetti della società, dell'economia, della cultura e della storia dell'India.
Le quattro verità furono rivelate da Buddha dopo che ebbe raggiunto l'illuminazione e sono il fondamento di tutte le pratiche buddhiste. "La prima verità esprime la natura di tutte le nostre malattie e nevrosi esistenziali. "La seconda esplora le cause e le condizioni per il loro sviluppo. "La terza dimostra che le cause dei nostri problemi possono essere eliminate e che possiamo liberarci dalla sofferenza. "La quarta rivela i vari sentieri della pratica offerti dal buddhismo per conseguire tale obiettivo. In base alle prime due verità, ossia, la verità della sofferenza e la verità dell'origine della sofferenza, si può capire come gli esseri senzienti vaghino nel samsara. Per liberarsi dalla sofferenza, bisogna comprendere le due seconde verità: la verità della cessazione e la verità del sentiero. Le quattro nobili verità sono così chiamate perché possono essere sperimentate e comprese secondo l'insegnamento del Buddha: se si è capaci di metterle in pratica, si può essere sicuri di raggiungere le realizzazioni. Il Buddha ci ha, infatti, dimostrato che il sentiero spirituale è pragmatico e opera direttamente su ogni esperienza quotidiana per trasformare profondamente il praticante.
Questa e la traduzione, o meglio, la versione italiana della traduzione dal sanscrito in inglese e del commento della Bhagavad Gita di Swami Sivananda Saraswati, Gurudev, fondatore e primo presidente della Divine Life Society di Rishikesh, in India. Non è un lavoro di analisi o di interpretazione, ma intende semplicemente far conoscere al lettore italiano la versione della Gita di un grande saggio e santo che ha spaziato in tutti i campi dello Yoga, da quello fisico fino alle più elevate vette della filosofia, e anche al di là.
La presente edizione critica delle Upanishad è una guida alla meditazione verso una più ricca e più profonda esperienza dei contenuti di fede cristiani. L'interpretazione di questo testo come locus theologicus, come fonte cioè di conoscenza teologica e di rivelazione del sacro tout court, ha guidato la traduttrice nella scelta dei brani. Bettina Bäumer appartiene inoltre a quella categoria di studiose che credono che per comprendere alla lettera un testo non se ne debba uccidere lo spirito, ma neppure che, sopraffatti dalla sua bellezza, si debba rinunciare alla propria capacità di giudizio critico.
Anche in questo volume si palesa in tutta la sua grandezza e profondità l'insegnamento di Osho. La meditazione, che è alla base della consapevolezza, viene da lui considerata come strumento di liberazione.
La malattia non è altro che l'effetto di una disarmonia. Tra le cause principali di tale disarmonia vanno considerate le carenze di tono e di ritmo nell'attività psico-fisica; ma essa dipende certamente anche dalle circostanze esterne, dall'alimentazione, dal tipo di vita che si conduce, dalle persone con le quali si ha a che fare, dal lavoro e dal clima. La scuola Sufi insegna come mantenere sempre perfettamente accordato quel meraviglioso strumento che è il corpo umano. Dopo aver esaminato le varie cause che danno origine alle malattie e suggerito i metodi per evitarle, l'autore entra nel vivo dei metodi terapeutici, trattando dello sviluppo del potere di risanare e della sue diverse applicazioni.
Oltre 1500 anni fa, un grande saggio dell'India, Patanjali, compose una serie di aforismi, o sutra, allo scopo di spiegare lo yoga ai suoi contemporanei. Di volta in volta, lo yoga è stato definito, dai suo vari studiosi, una filosofia, una religione, un modo di vita, uno stato dell'essere, e, perfino un semplice esercizio fisico. In realtà, lo yoga non può essere definito esattamente servendosi di termini o espressioni propri delle tradizioni occidentali; esso è semplicemente "lo yoga", e come tale deve essere studiato, al fine di comprendere la sua natura, il suo significato, la sua essenza. Questa nuova traduzione del testo originale sanscrito, arricchita da un limpido e preciso commento, sfronda questo testo classico di verbose astrusità e di oscuri aspetti esoterici che caratterizzavano le precedenti versioni, offrendolo al lettore nella sua chiara e semplice integrità.
Mario Attombri, mistico, maestro di Yoga e guaritore, parla della sua "avventura" di vita allo scopo di incoraggiare anche altri a incamminarsi lungo il sentiero dello Yoga. Con "Yogarmonia", Mario indica come dissipare le tenebre, ristabilire l'armonia dell'origine e ritrovare il nostro legame con Dio Creatore.