Sono gli anni che seguono la morte della figlia Paula. Isabel Allende adotta la forma "diario" per fare la cronaca della famiglia, faticosamente riunita in California dal 1992 al 2006. I ricordi si intrecciano alle riflessioni sulla vita, sulla sua opera e sul mondo contemporaneo. Due leitmotiv danno coesione all'insieme: la relazione amorosa con il secondo marito Willie e l'ansia di costituire e difendere una grande tribù familiare. Con intelligenza e autoironia Isabel ci mostra le difficoltà di tenere insieme un clan variegatissimo e di dominarlo; in una sorta di messa a nudo delle proprie inclinazioni, ci dice che un'innata generosità può facilmente travalicare in esercizio di potere e controllo nelle altrui vite per modificarne il corso. Gli episodi teneri, burleschi si intrecciano a quelli tragicomici o drammatici e la narratrice esibisce una tolleranza imperturbabile per le passioni e un'intolleranza viscerale nei confronti dell'ingiustizia. Non mancano le acute riflessioni sull'incombere della terza età, sulle proprie debolezze, sulla fatica di sbagliare. Si esce dalla lettura con la sensazione di aver attraversato una grande galleria di ritratti familiari, di aver vissuto una cronaca di affetti che ci riguarda da vicino.
lnés de Suàrez nasce all'inizio del Cinquecento in Spagna, figlia di un modesto artigiano di Plasencia. Dotata di un forte temperamento che male si addice alla condizione femminile sottomessa all'autorità del clero e del maschio, lnés sposa contro la volontà della famiglia Juan de Malaga, che presto la abbandona per cercare fortuna in America. La giovane non si dà per vinta e, con i soldi guadagnati ricamando e cucinando, si imbarca anche lei per il Nuovo Mondo. lnés affronta le durissime condizioni di viaggio e si difende dai marinai libidinosi. Giunta in Perù, cerca invano il marito; senza più risorse, riprende a lavorare come sarta fin quando incontra Pedro Valvidia, un seducente hidalgo, fuggito dalle frustrazioni di un matrimonio deludente e venuto a combattere per la Corona spagnola. La passione infiamma lnés e Pedro che si mettono alla guida di pochi volontari attraverso un deserto infernale, combattono indigeni incattiviti e giungono infine nella valle paradisiaca dove fondano la città di Santiago. Le tribù autoctone difendono però il loro territorio e si accaniscono contro gli spagnoli, i cui feriti sono curati da Inés e da un'indigena a lei fedele: si rinforza così la fama di strega che la donna si era fatta scovando fonti d'acqua con una bacchetta (arte ereditata dalla madre). Non senza il malcontento di alcuni coloni, cresce la sua autorità a fianco di Pedro, divenuto governatore...
L'autrice di "La casa degli spiriti" e tanti altri successi internazionali rivisita la storia di Diego de la Vega, l'eroe mascherato che nell'America dell'Ottocento combatteva strenuamente per difendere la giustizia. Figlio del latifondista spagnolo Alejandro e di una bellissima india "guerrillera" ante litteram, Diego eredita dal padre il senso dell'onore e dalla madre la volontà di difendere gli oppressi. Pur essendo un tipico romanzo di cappa e spada ottocentesco, pieno di caste passioni, acerrimi duelli e continue peripezie, "Zorro" ha continui riferimenti alla politica attuale e, grazie a una lunga serie di elementi magici, sentimentali e femminili, è un romanzo tipicamente allendiano.
Kate Cold, il nipote Alex e l'amica Nadia ricevono dal "National Geographic" l'incarico di preparare un reportage sui safari che si svolgono a dorso d'elefante. A Nairobi Alex e Nadia incontrano un'indovina che li avverte di un pericolo imminente: saranno costretti ad affrontare un mostro a tre teste e solo se resteranno uniti riusciranno ad avere la meglio. Quando incontrano Fratel Fernando, un missionario alla ricerca di due confratelli, decidono di aiutarlo. Si ritroveranno nel cuore della giungla dove verranno in contatto con una tribù di pigmei caduti in disgrazia da quando la sacerdotessa Nana-Asante è stata sconfitta e il loro villaggio è diventato feudo di tre personaggi: il re Kosongo, il militare Mbembelé e lo stregone Sembo...
Un piccolo e paradisiaco paese, il Regno Proibito, incastonato tra le montagne dell'Himalaya, che vive in uno splendido e pacifico isolamento da milleottocento anni; un monaco buddista che si sta occupando della formazione spirituale del giovane erede al trono; un prezioso oracolo in grado di predire il futuro in una lingua sconosciuta, quella anticamente usata dagli yeti. Questi sono gli ingredienti della nuova avventura di Nadia e Alexander, già protagonisti di "La città delle bestie", ora alle prese con una pericolosa setta di sanguinari banditi indiani assoldati da un'organizzazione criminale internazionale per trafugare la preziosa statua dai poteri divinatori e per rapire il re che sa come interpellarla.
Dopo tanta vita e tanti abbandoni, tanti libri scritti e tanta nostalgia, in questo nuovo libro Isabel Allende racconta il suo Cile, immaginato e sognato nella distanza. Il racconto disegna, sul filo di una memoria che aggira i fatti troppo intimi, un paesaggio interiore dove aleggiano gli spiriti dei defunti e dove i ricordi si sovrappongono senza un ordine cronologico. L'autrice fa rivivere le dimore ora scomparse, i paesaggi cancellati dall'edificazione urbana e le persone che hanno segnato la sua vita fino a quando è fuggita alla repressione della dittatura e si è stabilita prima in Venezuela e poi negli Stati Uniti.
Un agudo testimonio de las dramáticas situaciones que se viven en ciertas regiones de América Latina.
Esta es la historia de una mujer y de un hombre que se amaron en plenitud, salvándose así de una existencia vulgar. «La he llevado en la memoria cuidándola para que el tiempo no la desgaste, y es sólo ahora cuando puedo finalmente contarla. Lo haré por ellos y por otros que me confiaron sus vidas para que no las borre el viento...» Estas bellas palabras proporcionan la clave de un libro en el que la imaginación y realidad discurren al mismo nivel. Segunda novela de Isabel Allende, De amor y de sombra es un agudo testimonio de las dramáticas situaciones que se viven en ciertas regiones de América Latina, al tiempo que un canto de amor y de esperanza. Un conmovedor testimonio en el cual la autora no pretende denunciar lo ya sabido, sino -mediante un exquisito arte de novelista- ahondar en el sentido de todo lo que pasa y hacerlo más humano
Eliza, la protagonista del romanzo, viene abbandonata ancora neonata sulla soglia di casa di tre fratellli inglesi - Jeremy, John e Rose - da tempo trasferitisi a Valparaiso, che decidono di adottarla. La giovane Rose impartisce una perfetta educazione anglosassone a Eliza, nella speranza di offrirle un sereno futuro, coronato da un buon matrimonio. Ma la ragazza si innamora perdutamente di Joaquin Andieta, un giovane scapestrato, anch'egli figlio illegittimo. Alla notizia che in California è stato scoperto l'oro, Joaquin decide di salpare in cerca di fortuna. Eliza decide quindi di seguire Joaquin, imbarcandosi clandestinamente su una nave diretta a San Francisco.
Passeggiando per i giardini della memoria, tra gli spiriti del passato e quelli del futuro, Isabel Allende scopre che i suoi ricordi sono indissolubilmente legati ai sensi e che il piacere dell'amore e quello della cucina, amici inseparabili, accompagnano la sua vita e la sua arte, le sue storie e i suoi desideri. I legami tra erotismo e gastronomia colorano le sue riflessioni, guarniscono le sue ricerche familiari, insaporiscono i suoi incontri. Incurante dei rigidi confini che separano i generi letterari, l'Allende si aggira scanzonata e pungente tra facezie e tabù sessuali. Il tutto servito con tanti disegni, un pizzico di divertita misura e una spruzzata di delicata autoironia.