Questo volumetto, a cura delle Clarisse Urbaniste del Monastero “Santa Speranza”, raccoglie cinque proposte di preghiera mariana del Rosario. Al suo interno troviamo il percorso biblico della preparazione del primo Avvento del Signore Gesù nella sua carne.
La preghiera rivolta alla Vergine Madre è sempre celebrazione del mistero di Cristo. L’invito che giunge da questa proposta di Rosari è un forte slancio a rinnovare le forme di devozione popolare, sempre necessarie di accompagnamento al nucleo essenziale della fede cristiana.
Il Rosario è la preghiera della Chiesa che racchiude in sé i misteri più profondi della vita di Cristo. A Lourdes, come in ogni parte dell'umanità, costituisce la più comune forma di preghiera, quella della gente semplice. Santa Bernardette ha vissuto sgranando la sua corona da quella mattina dell'11 febbraio 1858 e nei giorni seguenti, durante i suoi incontri con l'Immacolata. Questo libretto si offre come strumento liturgico - pensato per la preghiera personale e comunitaria - che invita i cristiani a riprendere il Rosario tra le mani per riconfermare il proprio "sì" al Signore. Il volume è così strutturato: Preghiera dell'Angelus, meditazioni su i misteri della Gioia, della Luce, del Dolore e della Gloria e infine la Novena a Nostra Signora di Lourdes e gli Inni e antifone mariane.
Uno strumento liturgico sull'Evangeliario che vuole accompagnare il lettore a riflettere e meditare sulla pratica del Libro dei Vangeli all'interno della liturgia cristiana, la quale, a sua volta, si innesta sulla radice del culto ebraico e giudaico sinagogale. In esso sarà possibile trovare le coordinate circa la teologia e l'uso di questo libro liturgico, che riveste un ruolo centrale nelle celebrazioni eucaristiche delle solennità, delle feste, delle memorie e delle domeniche. L'Evangeliario, quale segno della presenza della Parola nella liturgia, deve essere protagonista, oltre che di una liturgia verbale attraverso la proclamazione della Parola, anche di una liturgia non verbale, per la nobile dignità e presenza che deve essergli riservata all'interno dell'aula liturgica.
Molti animatori della liturgia, nonché sacristi, cercano un aiuto pratico per divenire più competenti, più conoscitori e più sensibili al compito di servire all'altare e di animare le celebrazioni. Queste pagine offrono alcune indicazioni utili per la preparazione e l'animazione dei giorni dell'anno liturgico detti santi: dalla Domenica delle Palme al Triduo pasquale. Le fonti per questo sussidio sono state i libri liturgici, come il Messale Romano, con uno sguardo attento al Cerimoniale dei Vescovi. Altra fonte di riferimento è stata la Lettera circolare della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Paschalis sollemnitatis. Preparazione e celebrazione delle feste pasquali, del gennaio 1988. L'auspicio per gli animatori liturgici è che l'uso di questo strumento li aiuti a vivere il desiderio di Gesù.
Troppe volte, nella storia della spiritualità e della predicazione, la parabola del Padre Misericordioso è stata approcciata in maniera superficiale o inutilmente moralistica. Alessandro Amapani, in questo volume, è riuscito a farne una sintesi biblicamente e teologicamente centrata, accessibile a tutti, capace di smuovere l'anima. Evidente frutto di un suo percorso personale, di una sua vita interiore, questo suo testo è un vero dono per chi vuole approcciarsi al Vangelo col desiderio di farne la bussola delle proprie scelte.
Dettagliata ricerca, sia dal punto di vista pastorale che pedagogico, che rilegge una prassi ecclesiale e laica dell'uso dell'animazione in ambito sicuramente educativo. Partendo dall'analisi dell'approccio critico e propositivo dell'animazione nella prassi pastorale, nella prima parte del lavoro di ricerca ci si chiede se l'animazione e la fede abbiano obiettivi comuni; in particolare se questo metodo pastorale proponga al soggetto animato libertà, responsabilità, autonomia nella vita. La seconda parte, molto approfondita, riguarda il rapporto tra la catechesi, le sue esigenze veritative, la figura del catechista e la scelta dell'animazione come modalità globale di realizzazione. La terza parte esamina la "Scuola Nazionale Animatori" (SNA), un progetto di respiro nazionale per la formazione degli animatori culturali.