A sette anni dalla pubblicazione di "Demenza, 100 esercizi di stimolazione cognitiva", le autrici propongono nuovi strumenti che, insieme ai precedenti, possono essere utilizzati all'interno dei differenti settori sociosanitari diretti alla riabilitazione neuropsicologica. Questo nuovo volume, integrato dal CD-ROM con le schede stampabili degli esercizi proposti, è stato pensato per essere utilizzato anche in programmi riabilitativi rivolti a persone con deficit cognitivi conseguenti a cerebrolesioni acquisite, come ictus e traumi cranici. A differenza del trattamento delle patologie degenerative, che tende a rallentare il decorso inarrestabile della malattia, la riabilitazione neuropsicologica per le cerebrolesioni acquisite ha l'obiettivo di raggiungere il massimo grado di autonomia del paziente attraverso la compensazione o il recupero delle abilità compromesse.
"Oggi, se non si è mistici, non si può essere nemmeno cristiani". Le parole di Karl Rahner sono state ripetute all'infinito, forse nel tentativo ingenuo di leggervi una soluzione alla crisi di fede che affligge l'Occidente. Certamente la stagione presente è segnata da un crescente, ma anche sfuggente interesse per l'argomento. Un interesse motivato il più delle volte da una diffusa sensibilità "post-moderna" tesa a privilegiare, nel contatto con il divino, l'intuizione e l'esperienza personale a scapito della ragione o della verità, sino al rifiuto di ogni mediazione ecclesiale in favore di un incontro sentimentale e immediato con Dio. In positivo, è tuttavia possibile intuire dietro questi itinerari informi, l'attesa e il desiderio di un cammino verso l'Assoluto che non si proponga come percorso puramente intellettuale, ma esistenziale, cioè un "sapere dell'anima" che sappia intuire le ragioni del cuore e dare parola al sentire interiore. Da qui il fascino ambiguo della mistica, bisognoso di una accorta e critica indagine culturale, storica, biblica e teologica. Al tema è stato dedicato il XIII corso residenziale del Centro Studi di Spiritualità di Milano, tenutosi nel luglio 2014 a Marola, di cui il presente volume raccoglie gli Atti.
Il pellegrinaggio in Turchia ruota intorno alla figura di san Paolo e alle prime comunità cristiane che qui fiorirono: fu proprio qui, infatti, che i credenti per la prima volta vennero chiamati "cristiani". L'antica Asia Minore fu sede dei primi concili ecumenici ed è la patria delle Chiese dell'Apocalisse. La Madonna avrebbe trascorso gli ultimi anni di vita nei pressi di Efeso insieme a Giovanni, il discepolo amato. San Paolo, l'Apostolo delle genti, nacque in Cilicia (odierna Turchia sud-orientale), e ogni luogo parla di lui: Tarso, la città natale; i centri dove ha predicato; le località delle chiese alle quali ha scritto; le strade che ha percorso; i porti per i quali è transitato. Oggi i cristiani in Turchia rappresentano meno dell'1045 della popolazione. Delle comunità ricordate nel Nuovo Testamento non rimangono se non povere vestigia, immerse in paesaggi mozzafiato e pieni di storia, arte e cultura classica. Un viaggio in questa "culla del cristianesimo" significherà ripercorrere le origini della Chiesa ma anche dare un messaggio di speranza alla piccola comunità rimasta. Una guida per andare alla scoperta della ricchezza storica, spirituale e culturale della "Terra Santa della Chiesa": sguardo d'insieme sul Paese; la presenza cristiana; itinerari di visita; i luoghi di san Paolo; liturgia della Parola; informazioni utili.
La editorial PPC presenta ‘Aventuremos la vida’, un libro que, en el marco del Año de la Vida Consagrada convocado por el papa Francisco para este 2015, trata de dar respuestas al futuro de la vida religiosa en forma de tres miradas oportunas y necesarias.
Dolores Aleixandre, las monjas trinitarias de Suesa y el capuchino Víctor Herrero de Miguel firman una obra tan sugerente como sencilla y práctica, con diferentes pistas y pautas de actuación sobre qué es lo esencial de la vida consagrada.
Así, el libro se abre con las páginas de Dolores Aleixandre, religiosa del Sagrado Corazón y reconocida biblista con un desarrollado olfato pastoral. Ella, desde su perspectiva de ser parte de la generación que vivió el antes y el después del Concilio Vaticano II, invita al lector a adentrarse y centrarse en la esencia de la vida religiosa con atención, sencillez, firmeza y paz.
Las monjas trinitarias de la comunidad contemplativa de Suesa (Cantabria) titulan su capítulo del libro: ‘Con T de Trinidad, experiencia de vida comunitaria’. Con un lenguaje fresco y actual, las religiosas comparten sus vivencias sobre cómo “‘comunionar la vida’, honrar las diferencias de las hermanas, confiar plenamente en el bello corazón comunitario donde Dios se manifiesta y caminar hacia adelante unidas, como una piña, porque, ¡por supuesto que se puede ser comunidad!”, aseguran.
Por último, Víctor Herrero de Miguel, capuchino, filólogo y biblista, se vale de su prodigioso conocimiento de literatura y la poesía actual para explicar cómo el religioso, a semejanza del poeta, es el que vive a la vez el centro y la hondura, el peso y lo ligero, quien transita “iluminado por la sombra” y al que le están reservados los márgenes. “La vida religiosa o es poética o no es vida”, señala en sus páginas, que recorre “de la mano de algunos poetas que, con su palabra, nos ofrecerán una mesa, (…) poemas que nutren mi intimidad, en cuya compañía he aprendido a ver más claro y por medio de los cuales se han ido fraguando decisiones importantes. Siento que, compartiéndolos, dejo al descubierto los planos de la casa en la que habito”.
Cada uno de los tres autores aporta además, en sus respectivos capítulos, sugerencias de oración personal y colectiva, pistas de trabajo y puesta en común para reuniones o retiros comunitarios.