Il Signore Gesù,Verbo incarnato, dopo aver seminato in abbondanza la parola di vita, prima di spirare sulla croce volle lasciarci, come perle preziosissime di sapienza, sette parole nelle quali è concentrato tutto il suo messaggio, il suo testamento di amore. La prima parola, «Padre, perdona loro», è la sua compassionevole richiesta di perdono rivolta al Padre per i suoi crocifissori non solo per quelli che allora erano sul Calvario, ma anche per tutti noi che non meno di loro siamo responsabili della sua morte. La seconda parola, «Oggi sarai con me in Paradiso», è l’immediato esaurimento della preghiera del buon ladrone. Segue la dolcissima parola rivolta alla Madre per affidarle il discepolo amato e per donarla, come prezioso tesoro, al discepolo stesso e, in lui, a tutta l’umanità: «Ecco,tuo figlio...Ecco tua Madre». Ma così totalmente spogliato di ogni divina e umana ricchezza, il Figlio di Dio grida tutta la desolazione e l’angoscia dell’uomo che sperimenta l’assenza di Dio: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?…». E implora sollievo alla sua sete di amore. Finalmente quando proprio tutto è compiuto, ossia quando il suo sacrificio di amore è pienamente consumato, quando non c’è più un «oltre» nell’offerta e nel dolore, ecco l’ultimissima parola: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito».
AUTRICE
Anna Maria Cànopi è abbadessa dell’abbazia benedettina «Mater Ecclesiae» sull’isola di SanGiulio (Novara). Già conosciuta e apprezzata per la sua collaborazione all’edizione della Bibbia CEI e alle edizioni ufficiali del Messale e dei Lezionari liturgici, è voce autorevole nel-l’ambito della spiritualità biblica, liturgica e monastica. Numerose le sue pubblicazioni di ampio respiro ecclesiale. Con Paoline Editoriale Libri ha pubblicato fra gli altri: Ogni giorno sorgerà il sole(2002), Il deserto diventerà giardino (2004), Con Maria sulla via luminosa della Croce(2003), Nel cuore di Maria(2003), L’adorazione eucaristica (20085), La Grande Settimana (2007), La Santa Messa (2008), e tredici lectio nella collana Coltivare la Parola.
L'Isola di San Giulio, al centro del lago d'Orta (diocesi di Novara), scelta da un prete greco dei primi secoli (San Giulio, appunto) quale meta della sua peregrinazione evangelizzatrice, divenne ben presto centro di irradiazione spirituale. Su di essa sorge una splendida basilica e un'abbazia in cui vive una numerosa comunità monastica benedettina aperta all'ospitalità e al servizio della Parola. Questo bel libretto illustrato guida il pellegrino attratto dal fascino del silenzio e della preghiera attraverso le bellezze naturali e i tesori d'arte racchiusi su quella che è stata definita "Isola benedetta", "Perla del lago" e "Porta del cielo".
Il testo propone una lectio divina sulla Lettera ai Filippesi,la prima comunità cristiana fondata da Paolo nel continente europeo e formata da pagani convertiti al cristianesimo. Il legame di vicendevole amore che unisce i Filippesi a Paolo emerge molto bene dalla Lettera che l’Apostolo scrive loro mentre è prigioniero a Efeso o forse a Roma. Egli parla dalla pienezza del cuore, intrecciando liberamente confidenze personali con esortazioni spirituali e profondi insegnamenti. Paradossalmente, la nota dominante di questa «lettera della prigionia» è proprio la gioia spirituale. Significativo infatti è che nel testo relativamente breve della Lettera (solo quattro capitoli) ricorrano ben sedici espressioni esplicite riguardanti la gioia,tutte ancorate all’essenza stessa della vita cristiana,ossia alla fede,alla speranza e alla carità,come pure alla sofferenza abbracciata per amore di Cristo e della Chiesa. I sei agili capitoli in cui si articola la lectio percorrono il tema della gioia nei suoi diversi aspetti: non ci viene proposta una gioia «spensierata», un godimento sensibile, mondano, ma la gioia pura, sovrannaturale, che sgorga dall’amore di Cristo e trasfigura tutti gli eventi dell’esistenza.
AUTRICE Anna Maria Cànopiè abbadessa dell’abbaziabenedettina “Mater Ecclesiae” sull’isola di SanGiulio (Novara). Già conosciuta e apprezzataper la sua collaborazione all’edizione dellaBibbia CEI e alle edizioni ufficiali del Messale edei Lezionari liturgici, è voce autorevole nel-l’ambito della spiritualità biblica, liturgica emonastica. Numerose le sue pubblicazioni di ampio respi-ro ecclesiale. Con Paoline ha pubblicato moltitesti, fra i quali recentemente: La GrandeSettimana(20072),La santa Messa(2008),oltreai dodici volumetti di lectio divinanella collanaCOLTIVARE LA PAROLA.
La comunione dovrebbe essere il punto della Messa che ci trova più impegnati, perché è il momento di un incontro personale con Cristo. Se il momento della comunione mi coglie impreparato, o superficiale, o incosciente, rovino l'incontro e ne porto tutta la responsabilità. Le riflessioni di questo libretto aiutano a fare in modo che la nostra corsa nella superficialità abbia qualche istante di arresto. Il momento forte del nostro "innesto nel divino" è troppo importante e decisivo, perché non ci impegniamo a fondo.
La Bibbia può essere considerata "la lettera con cui Dio dichiara appassionatamente il suo amore per l'umanità e il pegno della sua eterna fedeltà. In essa egli riversa effettivamente se stesso, i suoi intimi sentimenti, il suo cuore". Dei vari modi in cui può essere accostata la Scrittura, la lectio divina è prima di tutto essenzialmente un ascolto, una ricerca di Dio allo scopo di entrare in intima relazione con lui. Ma la strada per raggiungere l'obiettivo presenta varie tappe, secondo metodi la cui efficacia è stata largamente sperimentata non solo negli ambienti monastici, ma anche tra i semplici fedeli. L'autrice accompagna il lettore lungo questi sentieri e lo introduce alle profondità della lectio divina.
Questo commento si propone di accompagnare ogni cristiano attraverso le tappe fondamentali che costituiscono la celebrazione eucaristica: dalla convocazione,dall’atto penitenziale,passando per l’ascolto della Parola che fiorisce nella preghiera e nell’offerta, culmina nella comunione sacramentale come partecipazione reale al sacrificio redentore di Cristo:la Pasqua. L’itinerario proposto sfocia,come conseguenza,nella trasformazione della vita che esige l’amore verso tutti e la disponibilità a una missione che non è solo testimonianza,ma anche impegno di cammino in comunione con tutti e annuncio del regno. Nate da un’autentica esperienza di fede e di vita in comunione, queste pagine ci fanno gustare le parole e i gesti del rito della Messa nella loro bellezza e come via privilegiata per scoprire Dio nella vita quotidiana. L’Eucarestia è il grande tesoro della Chiesa. È un tesoro vivo,operante un’incessante trasfigurazione dei cuori e di tutto il creato. Non vi è autentica celebrazione dell’Eucaristia se non diventiamo pietre vive per la costruzione della Chiesa e lievito di giustizia per fermentare tutto il mondo.
AUTRICE
Anna Maria Cànopi è abbadessa dell’abbazia benedettina «Mater Ecclesiae» sull’isola di SanGiulio (Novara). Già conosciuta e apprezzataper la sua collaborazione all’edizione dellaBibbia CEI e alle edizioni ufficiali del Messaleedei Lezionari liturgici,è voce autorevole nell’am-bito della spiritualità biblica, liturgica e mona-stica. Numerose le sue pubblicazioni di ampiorespiro ecclesiale. Con Paoline Editoriale Libriha pubblicato fra gli altri: Ogni giorno sorgerà ilsole(20022),Il deserto diventerà giardino(20042),Con Maria sulla via luminosa della Croce(2003),Nel cuore di Maria(20032),L’adorazione eucaristi-ca(20085),La Grande Settimana(20072),L’animamia magnifica il Signore(2008).
Da "Angeli" a "Zelo buono", passando da Battesimo, Compassione, Desiderio di Dio, Eucaristia, Fede, Gesù, Hallel, Incompiutezza, Lacrime, Maria, Natale, Obbedienza, Padre, Quaresima, Risurrezione, Silenzio, Tentazione, Umiltà, Vangelo: questo libretto offre una serie di meditazioni brevi e dense su alcuni punti fermi della vita cristiana. Al termine di ogni meditazione, una breve preghiera che condensa le riflessioni in invocazioni per la vita quotidiana.
"Alla società del nostro tempo, sopraffatta dalle parole e dai rumori, una cosa sarebbe estremamente necessaria, la riscoperta del silenzio quale dimensione interiore e irrinunciabile dell'uomo. (...) Questa raccolta di spunti meditativi sul silenzio esce discretamente dal chiostro per farsi compagna di viaggio a quanti, esuli sulle strade del mondo, aspirano a raccogliersi nella "cella interiore" e ristorarsi alla vergine sorgente della Parola" (dalla Premessa). La prima parte del volume propone, in certo qual modo, una scuola di formazione al silenzio. Segue poi un breve saggio su Romano Guardini, le cui parole hanno ancora oggi la forza della profezia. Nella seconda parte sono offerte suggestive evocazioni di quella ineffabile esperienza che è il silenzio contemplativo. Un libro nato in un contesto di lectio divina, da non leggersi tutto di seguito, ma da 'sorseggiare' lungo il cammino, quando il passo si fa più stanco e il cuore più assetato.
Questa lectio ci offre una lettura sapienziale del Magnificat. Il suo scopo è di educare a leggere la propria esistenza e la storia universale alla luce della parola di Dio, con il cuore di Maria, ossia con un cuore umile e orante, capace di stupore e di attesa, di "compassione" e di gratitudine. Il capitolo iniziale è dedicato alle principali figure di donne presenti nella Bibbia. Il Magnificat, infatti, è in certo modo preparato da loro, nasce dalle loro trepidazioni e dalle loro speranze, dai loro canti e dalle loro suppliche, dalla forza della loro debolezza, dalla tenacia del loro amore oblativo che supera tutte le prove. Commentando ogni singolo versetto del "Cantico di Maria", il volume spazia con semplicità e naturalezza sull'intera Sacra Scrittura, all'insegna di un'unica eterna Alleanza d'amore tra Dio e l'umanità. Ogni parola del Cantico è ricca della fede di tutti i credenti che, di generazione in generazione, lo hanno pregato, cantato e vissuto. Per questo meditare il Magnificat significa trasformare la propria esistenza in preghiera, sentendosi coinvolti in prima persona nell'universale storia della salvezza.