Il 12 gennaio 2010, alle 16.53, un terremoto di 7 gradi Richter ha devastato la capitale di Haiti, Port-au-prince. Sotto le macerie sono morte oltre 200mila persone. Una delle peggiori catastrofi della storia, hanno affermato le Nazioni Unite.
E questo è solo l'ultimo dei tanti cataclismi - naturali ma soprattutto sociali e politici - che si sono abbattuti sull'isola nei suoi duecento anni di storia indipendente, trasformando la "perla nera dei Caraibi" nel Paese più povero dell'emisfero occidentale. Eppure Haiti non è solo il "cuore di tenebra" d'America. Negli ultimi tempi nuovi fermenti culturali, movimenti giovanili, microprogetti umanitari si stavano insinuando, a fatica, nelle pieghe della miseria secolare.
Questo libro non fa previsioni sul futuro, ma cerca di raccontare l'intircata realtà haitiana, la sua primordiale bellezza, la sua insaziabile crudeltà.
Prefazione di Fiammetta Cappellini
GLI AUTORI
Capuzzi Lucia, nata a Cagliari nel 1978, è giornalista. Dopo la laurea in Scienze Politiche ha svolto un dottorato di ricerca in Storia dei Partiti e dei Movimenti Politici a Urbino. Attualmente lavora alla Rai di Torino nella redazione del Tg Leonardo. Ha collaborato con le pagine degli esteri di Avvenire. E' specializzata in questioni latinoamericane. Su questo tema ha pubblicato La frontiera immaginata. Profilo politico e sociale dell'emigrazione italiana in Argentina nel secondo dopoguerra (Angeli, 2006).