Questo libro è frutto di un progetto ad experimentum realizzato in 12 parrocchie della Diocesi di Roma per l'accompagnamento degli adulti e dei genitori di adolescenti. Qui vengono proposte delle tracce e degli strumenti per improntare un cammino di quattro incontri da condurre in parrocchia attraverso il metodo dialogico. L'obiettivo pastorale è quello di curare l'accompagnamento umano e spirituale dei genitori e dei ragazzi adolescenti delle parrocchie, per essere figure di riferimento per il loro figli e riscoprire dento la dinamica del secondo annuncio, la bellezza della fraternità all'interno della Chiesa.
Il testo si propone di aiutare i catechisti a riscoprire il ruolo e la bellezza di un annuncio che non si limiti a una mera trasmissione di contenuti e a un consenso su di essi. Per raggiungere quest'obiettivo è necessario comprendere la vera distinzione tra l'annuncio e l'apprendimento scolastico, passando attraverso la riscoperta dei linguaggi propri della catechesi: il Linguaggio biblico: entro in contatto con Gesù attraverso la sua Parola; il Linguaggio narrativo-autobiografico: attraverso la narrazione della vita del catechista o di altri testimoni, conosco e incontro Gesù nel mondo; il Linguaggio esperienziale: con azioni, gesti, servizi, esperienze, incarno la parola di Dio e mi faccio simile a Gesù; il Linguaggio liturgico-simbolico: sperimento il dialogo diretto con Lui. Ogni capitolo sarà suddiviso nelle seguenti sezioni:- un'introduzione al linguaggio catechistico oggetto di quel capitolo;- la descrizione di giochi, attività, dinamiche per attuare quel linguaggio nei propri incontri;- una bibliografia per approfondire quello specifico tema e trovare ulteriori indicazioni e strumenti di lavoro.
L’idea ispiratrice del libro è quella di prendere in esame alcuni dei casi più frequenti su cui i formatori vengono interpellati da insegnanti, catechisti, animatori, genitori, allenatori: i cosiddetti casi educativi difficili.
Gli autori si sono impegnati nella stesura di questo testo analizzando specifiche problematiche e proponendo uno sguardo creativo per identificare strategie e possibili percorsi, per riuscire a fronteggiare in modo creativo e adeguato le sfide educative.
Il libro propone infatti dieci casistiche particolari, introdotte da un racconto che le contestualizza. Si tratta di situazioni che meritano non una semplice risposta o soluzione take-away, in quanto di fronte alla complessità delle relazioni umane è difficile dare formule e ricette pronte, esatte e sempre efficaci.
Il libro propone possibili soluzioni creative, accanto agli interventi non creativi, routinari che invece possono rivelarsi sbagliati, perché hanno il solo effetto di incancrenire i rapporti. In questo modo il lettore può immedesimarsi e valutare meglio il proprio operato.
Autori
Giulio Carpi, pedagogista, presidente e fondatore di CREAtiv. Ricercatore specializzato sui temi della didattica, della metodologia e dell’innovazione, si occupa di formazione in ambito educativo, universitario e aziendale. Coordinatore dei Progetti Europei per lo sviluppo e sperimentazione del Creative Learning Method (CLM), è esperto
di comunicazione efficace, gestione risorse umane e creatività. daniele Castellari, insegnante, collabora con diverse riviste e alcune università italiane, attore e regista teatrale. Si occupa di laboratori formativi di teatro e di espressione autentica. Esperto di tematiche relative alla comunicazione interpersonale e alla creatività, è autore di numerosi testi sulla narrazione. Membro dell’équipe di CREAtiv che lavora in Progetti Europei per lo sviluppo e la sperimentazione del Creative Learning Method (CLM).
Fabrizio Carletti è ricercatore e formatore in Creativ e collabora da tempo con la rivista Catechisti parrocchiali.
Litigi, battibecchi, musi lunghi, frecciatine, silenzi ostili, dispetti... sono solo alcuni dei tantissimi modi in cui si possono manifestare le difficoltà relazionali e comunicative, pressoché inevitabili se non si possiedono le abilità emotive e sociali necessarie per far fronte agli immancabili momenti di attrito e contrasto in un gruppo. Sono difficoltà che, se non colte e gestite opportunamente, possono minare i percorsi di crescita e determinare situazioni di disagio.
Assunto centrale del testo è che le relazioni e l’amore interpersonale costituiscono un linguaggio, e i linguaggi si apprendono. Non si nasce già con la capacità di relazionarsi in modo positivo, anche se sentiamo forte e naturale in noi una tensione verso l’altro sia per la nostra sopravvivenza fisica che per quella sociale. Non possiamo fare a meno dell’altro, ma se non siamo educati al linguaggio delle relazioni positive, potremmo essere incapaci di dimostrare vero rispetto, sostituendo ad esso atteggiamenti violenti e possessivi, volti al soddisfacimento di un bisogno di accettazione e considerazione mal gestito.
Destinatari
Catechisti, educatori e animatori dei ragazzi di + 11 anni.
Parroci, coadiutori, operatori della pastorale giovanile.
Autori
Fabrizio Carletti è formatore CREAtiv di dinamiche di gruppo, tecniche di animazione e comunicazione. Ricercatore CREAtiv per il Creative Learning Method (CLM), è esperto di tematiche pastorali, è docente di Master dell’Accademia delle Creatività. È stato direttore di oratorio, educatore e progettista di interventi nell’ambito dell’educazione alla pace, sviluppo e intercultura.
Emmanuele Gatti laureato in Scienze dell’Educazione si occupa di gestione di gruppi e di prosocialità. Operatore in comunità terapeutica per tossicodipendenti. Per CREAtiv coordina il progetto Piano Educativo Integrato del Vergante, volto alla promozione del benessere dei ragazzi a scuola e in oratorio.
Duccio Simonelli, laureato in Scienze della Formazione Primaria, con specializzazione per la scuola dell’infanzia, per CREAtiv è educatore, formatore e animatore in contesti che coinvolgono bambini, ragazzi e adulti. È uno dei progettisti e form-attori della mostra interattiva «Tesori tra noi»
Se la catechesi è accompagnare a un incontro con Gesù, allora non può limitarsi a una lezione. Non si tratta solo di un apprendimento mnemonico, conoscitivo, ma di un contatto profondo con la persona di Gesù. È evidente il bisogno di una metodologia che renda coinvolgenti i nostri incontri catechistici e che, senza scadere nell'animazione fine a se stessa, o nell'intrattenimento, permetta di realizzare un vero processo di interiorizzazione del messaggio di salvezza. Dio nel suo atto creativo sembra averci consegnato un eccellente modello educativo: ci invita, come nuovi Adamo ed Eva, ad ammirare la realtà che ci circonda, a darle un nome, ad appropriarcene disponendone secondo creatività e sapienza; ci chiama a guardare con meraviglia una realtà donata, scoprendo il messaggio d?amore che si cela dietro ogni creatura e, infine, a benedirla. La pedagogia della creazione (secondo il Creativ Learning Method e i passi dell'ACIGAVA), prendendo a modello l'atto creativo di Dio e traducendolo in un metodo educativo, introdurrà bambini e ragazzi in un percorso in grado di coinvolgerli in tutta la loro persona, attraverso giochi e attività interessanti, atti a suscitare sorpresa e attesa, per assaporare il gusto della scoperta e dell'avventura che andranno poi a vivere, contemplare e celebrare.