Alberto Marvelli (1918-1946) è un giovane santo in giacca e cravatta. Una esemplare figura di laico cattolico. Una proposta di spiritualità per l'uomo d'oggi, quella laicale e cioè incarnata nel tempo e nella storia, capace di condivisione, di discernimento della testimonianza di un amore che Dio ci ha donato e che vuole rinnovare la mente ed il cuore delle persone, che vuole rinnovare la storia. Alberto visse con grande impegno la propria fede, alimentandola con un'intensa vita di preghiera e testimoniandola nell'impegno dei propri doveri quotidiani di studio e di lavoro, nella Chiesa, nella società, nella carità verso i poveri. L'opuscolo vuole rendere un servizio al discernimento vocazionale attraverso le parole di Alberto Marvelli, un giovane per i giovani. Il cammino verso il Sinodo dei Giovani del 2018 continua a farci riflettere su chi siano i giovani nella Chiesa e nel mondo, e invita loro a inventare e immaginare se stessi, con il corag-gio di affrontare il futuro perché in un mondo che cambia bisogna rischiare.
La speranza offre a questo tempo uno sguardo nuovo. Uno sguardo per liberare in noi le sue energie, traducendole in sogni profetici, azioni trasformatrici e immaginazione della carità. Papa Francesco chiede alla Chiesa tutta di rivoluzionare lo sguardo pastorale e di fermare molto l'attenzione sulla famiglia. Il filo conduttore dell'Amoris laetitia si ritrova in quattro parole che rinnovano lo sguardo della Chiesa verso la famiglia: accogliere, accompagnare, discernere, integrare. Parole che da una parte ribadiscono l'ideale dell'amore, unico, fedele, fecondo e indissolubile, e dall'altra segnano la strada della gradualità, cioè rovesciano le prospettive gettando ponti e offrendo la possibilità di costruire futuro per tutti.
La sfida, che ci attende sempre, è portare il Vangelo vivo della famiglia con forme e linguaggi nuovi, senza trasformare il cuore del¬l'annuncio. È la fedeltà coniugale a salvare questo annuncio sempre vivo, in quanto sorgente di una felicità intima e duratura. Papa France-sco con l'esortazione apostolica Amoris laetitia ci invita ad annunciare con gioia questo amore e ad accompagnare chi ha fatto di questa scelta di vita il cammino, per seguire Gesù oggi. La fedeltà della coppia è un'istanza profonda sotto il profilo affettivo e teologico. Essa è un valore che è legato non tanto al passato (man-tenere l'impegno assunto), quanto al futuro (aprirsi al divenire, alla sorpresa dell'altro).
«La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall'isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia» (Papa Francesco). Il testo, partendo dal contesto contemporaneo, si preoccupa di delineare l'atteggiamento di Dio lungo la storia della salvezza, in particolare nella missione della Chiesa. L'analisi poi si sofferma sui tratti dell'agire di Dio nella 2Cor 5,18 e alla luce dei dati emersi, si evince il ruolo che il ministro è chiamato a svolgere nel suo ministero di riconciliazione nell'oggi della storia. Solo a partire da Gesù vivo nella Parola e nei Sacramenti potremo sperimentare che «quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi».