Molto prima che la Santa Inquisizione stabilisse con illuminata sentenza che tutto ciò che non è di Dio appartiene a Satana, condannando al tormento eterno chiunque stesse sospettosamente nel mezzo, molto prima di tutto questo... esistevano le fate. Erano donne sapienti a cui la natura aveva schiuso i suoi segreti e che con fiori e piante sapevano curare come i medici uomini. A volte anche meglio. Come la guaritrice scozzese Bessie Dunlop, vissuta nella metà del Cinquecento, grande conoscitrice di rimedi naturali e soprannaturali, ostetrica, veggente, in costante contatto con gli spiriti. Ma per il tribunale ecclesiastico che la mandò al rogo, Bessie era semplicemente una strega.
La ricostruzione dei grandi processi di una follia durata quattro secoli: la caccia alle streghe. Basandosi sugli atti processuali e sui documenti dell'epoca, l'autrice racconta una storia di efferatissime e perverse torture, di fanatismo, di delazione, di intrighi politici, di ossessione sessuofobica e satanica e fa rivivere casi emblematici (a volte poco noti) di un olocausto misconosciuto che ha condotto sul rogo centinaia di migliaia di donne in Italia (Val di Fiemme, Val di Non, Triora), in Francia, in Germania, in Inghilterra e in Spagna.