L'incontro casuale in un garage di Cape Town tra una ricca ragazza bianca e un giovane arabo, colto ma povero, mette in moto una serie di eventi inimmaginabili. Abdu, l'uomo del garage, si chiama in verità Ibrahim ibn Musa. È immigrato illegalmente in Sudafrica da un misero paese africano con una laurea in economia. La ragazza è Julie Summers, insofferente al proprio ambiente privilegiato ma culturalmente ristretto. La loro relazione è sostenuta all'inizio da una forte attrazione sessuale che è quasi l'unico linguaggio comune tra due mondi assolutamente diversi. Ma la loro storia si rafforza al punto che, quando le autorità obbligano Ibrahim a tornare nel suo paese, Julie sorprende tutti decidendo di seguirlo come moglie.
Una sera di gennaio del 1996 qualcuno bussa alla porta di Harald e Claudia Lindgard per annunciare una terribile notizia: Duncan, il loro unico figlio, è stato arrestato con l'accusa di avere ucciso un amico che ha trovato a letto con la propria ragazza. Che genere di lealtà un padre e una madre devono a un figlio che ha compiuto l'inimmaginabile? Come ha potuto questi non riconoscere l'intangibilità della vita umana? Cosa hanno fatto per influenzare il suo carattere? Dove hanno sbagliato? L'autrice descrive l'itinerario caotico che devono percorrere i genitori per ricostruisi un'immagine del figlio e per riappropriarsi di una parte del suo destino, seguendolo giorno dopo giorno nel processo che svelerà loro tratti ignoti di Duncan.