Un testo denso e profondo che presenta Etty come “mistica d’amore”, in quanto ossessionata dalla Vita, dalla gratuità, dalla ricerca della Bellezza, del Bene che lei concilia col Male in una sorta, appunto, di unione mistica universale.
Pagine INEDITE tradotte e commentate da Cristiana Dobner.
Strutturalmente il libro si compone di una presentazione generale seguita da due parti: la prima è un saggio che approfondisce e aiuta a capire i brani offerti nella seconda parte che è appunto una sezione antologica tratta sia dal Diario che dalle Lettere di Etty. Chiudono un’approfondita bibliografia e la cronologia della vita di Etty.
«Credo che per noi non si tratti più della vita, ma dell’atteggiamento da tenere nei confronti della nostra fine».
Le lettere, scritte in gran parte nel campo di Westerbork, che ci permettono di udire la voce di Etty Hillesum fino all’ultimo – fino alla cartolina gettata dal treno che la portava ad Auschwitz.
note sull'autore
Un «cuore pensante» testimonia la propria fine in un campo di concentramento. Accanto al Diario di Anna Frank, uno dei documenti indispensabili sulla persecuzione degli ebrei.
«Se Etty insiste a ripeterci che tutto è bello, è perché un’ebraica volontà di vivere fino in fondo vuole questo in lei. Un rivestimento ideale, poetico, ricopre in lei la solida, l’irriducibile, l’intima forza ebraica» (Sergio Quinzio).