Quella che Kipling descrive è l'India che conobbe da bambino e poi da uomo: una terra dai mille contrasti, divisa tra la grandezza dell'impero e la povertà della sua gente, dall'avvolgente seduzione dei suoi paesaggi e dalla terribile minaccia del tifo. Ma è anche una terra di magia dove è possibile che un bambino cresca allevato da una lupa, diventando amico di una pantera, di un orso e di un pitone. Sono luoghi mitici dove un orfano si mette in cammino con un santone alla ricerca di un fiume purificatore per entrare poi nel Servizio segreto britannico. Questa antologia, a cura di Viola Papetti, raccoglie alcuni dei racconti più belli di Kipling, "I libri della giungla" e "Kim", svelando gli aspetti peculiari dello scrittore e della sua opera dal punto di vista storico, politico e linguistico.
Kim è un ragazzo di Lahore, orfano di un sottufficiale irlandese dell'Armata britannica d'Oriente. Vive a Lahore come un indigeno, pensando e parlando in indostano. Un giorno incontra un santone sceso dalle montagne del Tibet in cerca del fiume purificatore e decide di andare con lui. Quando s'imbattono nel reggimento dove il padre di Kim prestava servizio, il ragazzo viene messo di fronte ai suoi "doveri" di inglese: lasciare il santone, frequentare la scuola ed entrare nel servizio segreto britannico. Accetterà di far parte del "Gran Gioco" e di perdere per sempre la saggezza del santone?
Queste storie raccolte in ogni luogo e da ogni sorta di persone - dal santone, dall'intagliatore, dal falegname, da sconosciuti su piroscafi e treni annunciano la nascita di uno scrittore che rivelò un intero subcontinente e diede voce alla sua stessa gente: gli angloindiani.
Harvey Cheyne, ragazzo ricco e arrogante, durante una traversata cade dalla nave e viene salvato da una barca di pescatori. Vivendo con loro, in alcuni mesi si trasforma, imparando la lealtà e la solidarietà degli uomini di mare, uomini di poche parole ma di grande coraggio.
Gli animali aprono davanti all'uomo una profondità che attira e imbarazza, che rimanda a luoghi o meccanismi della psiche spesso dimenticati, se non rimossi. Kipling è lo scrittore che ha cercato, con curiosità e dedizione, di spiare nelle bestie questi mondi sommersi. Il volume raccoglie tutte le scritture "animali" di Kipling mostrando come, pur nelle differenze di genere, ci sia una continuità di sguardo, un'elaborazione mitica, uno straniamento della narrazione che le carica di un fascino particolare.
Per Kipling, tutte le epoche sono contemporanee. Gli eroi, i non-morti nel loro limbo storico, sono solo ibernati nel suolo inglese. Mondo minerale, vegetale e animale minacciano e soccorrono il dispotico, ma fragile artificio degli umani. In questa seconda parte del dittico dedicato a Puck, davanti allo sguardo dei protagonisti Dan e Una rispuntano vecchie e nuove conoscenze. Questa volta il "cast" è ancora più impressionante per varietà e importanza: l'ultimo re sassone Aroldo, la regina Elisabetta, il pirata Francis Drake e Washington, Talleyrand e Napoleone. Si passa dal neolitico alla Rivoluzione francese, si affronta l'Invincibile Armata, si attraversano le lande degli indiani nordamericani all'epoca della rivolta delle colonie.
Un ragazzino gioca seduto a cavalcioni su un gigantesco cannone: è Kim, altrimenti noto come il "Piccolo Amico di tutto il Mondo"; orfano di un sergente irlandese, cresciuto come un monello indiano, Kim è sotto la protezione di due numi tutelari. Il ragazzo gioca per il gusto di giocare e viaggia per il gusto di viaggiare e si mette in marcia lungo la Grand Trunk Road, fiumana di vita che percorre millecinquecento miglia da Bombay a Benares a Peshawur, dando così avvio a una scorribanda picara che è insieme un pellegrinaggio religioso.
Puck è un piccolo fauno dagli occhi cerulei di shakespeariana memoria, vecchio come il Tempo, capace di ricreare il Passato davanti agli occhi di due fratelli, Dan e Una, che vengono così iniziati - celatamente - agli Arcani dell'Impero, nella fattispecie quello britannico. Grazie alla potenza della sua magia evocativa, "vediamo" in azione i centurioni romani di stanza al Vallo di Adriano e i cavalieri alla conquista normanna, scopriamo il segreto del ferro e assistiamo a una razzia di vichinghi, passiamo dal Medioevo con le sue forche e i suoi lebbrosi ai fasti dell'epoca rinascimentale di Enrico VII.