Corredato da un ampio numero di immagini tratte dall'album di famiglia, il volume, il cui titolo "Under my skin" riprende un verso di una canzone di Cole Porter, ripercorre in prima persona un arco di tempo che va dal 1919 al 1949. Si tratta, come recita il sottotitolo, del primo volume dell'autobiografia di Doris Lessing, che con l'ausilio di immagini e di documenti pubblici e privati, racconta nei dettagli la storia di cinque generazioni, mettendo in primo piano gli anni centrali della sua esistenza, dalla nascita fino ai trent'anni.
Dopo un esilio durato 25 anni per la sua opposizione al regime bianco razzista della Rhodesia, Doris Lessing ritorna nell'odierno Zimbabwe per quattro volte dal 1982 al 1992: il libro è il resoconto di queste visite. E' un libro della memoria, la Lessing evoca la sua infanzia passata in una fattoria isolata nel bush, i suoi genitori, suo fratello ed esplora i modi spesso inaspettati in cui gli elementi della tradizione africana del passato oggi si fondono alle abitudini dei bianchi.
Anni fatti di speranze, di lotte, di sofferenze. Sono gli anni Sessanta e il clan Lennox sembra non volersi risparmiare nessuna contraddizione. Due donne straordinarie, Julia e Frances, infinitamente diverse ma unite nella protezione della prole, combattono per i "ragazzi" contro tutti gli ostacoli. Fra tutti il peggiore è il Compagno Johnny, padre dei ragazzi, figlio di Julia ed ex marito di Frances. "La rivoluzione viene prima delle questioni personali" è il motto che recita mentre deposita mogli scartate e figli danneggiati nella grande casa di Julia.
Tre racconti, pervasi dall'imprevisto, dal senso sconcertante delle umane possibilità, dalla sensazione da parte dei protagonisti di precipitare nella vita e di esserne, allo stesso tempo, ai margini. Due amiche, alla scomparsa dei mariti, iniziano una relazione ciascuna con il figlio adolescente dell'altra. Una ragazzina di colore, orfana e povera, ha una breve relazione con un ragazzo ricco, bianco, di famiglia liberale. All'insaputa del giovane, ha una figlia e quando la bambina ha sei anni, non potendo più mantenerla, si mette in contatto con la famiglia del ragazzo. Un soldato vive nel ricordo di una donna incontrata durante la seconda guerra mondiale, nella convinzione di aver concepito un figlio e di aver condotto un'esistenza sbagliata.
Tredici racconti che stupiscono per la grande capacità camaleontica: vicende costruite su un impianto narrativo di stampo tradizionale, che si assottigliano e divengono spunto per sognanti abbandoni lirici. E, sempre, il richiamo alla contemporaneità, l'impegno politico e sociale. Attraverso l'analisi del travaglio spirituale della donna, e della donna di una precisa generazione, l'interesse per l'attualità dilata i suoi confini fino a una più vasta ricognizione dell'animo umano, della vita molteplice e spesso imprevedibile del sentimento.
Cosa accade a una famiglia cui capiti la disgrazia di avere un figlio problematico, la Lessing ce lo ha già raccontato in "Il quinto figlio". Ma cosa succede, una volta adulti, a questi figli? Ben Lovatt è diventato grande. Troppo. Le sue dimensioni spaventano tutti. Ha appena raggiunto la maggiore età e nessuno è più costretto ad occuparsi di lui. Così Ben è alla mercé di chi incontra, talvolta si tratta di persone gentili, più spesso di profittatori. E si trova a viaggiare verso il Sud della Francia, poi verso il Brasile, coinvolto prima in un traffico di droga e infine in affari molto più loschi e pericolosi.