La rivergination si fa per evitare la svalutation e incentivare la devolution. È l'ultima moda della chirurgia estetica: qualche minuto e voilà, ci si ritrova candide e immacolate stile prima comunione. Un po' come quando vuoi vendere la macchina e azzeri il contachilometri per farla sembrare nuova. Questa è solo una delle ultime follie della nostra cronaca quotidiana che Luciana Littizzetto affronta, strapazza e, con una catarsi comica, trasforma. Fra gli altri obiettivi della sua raffinata perfidia ci sono ovviamente gli uomini: quelli a cui non devi chiedere mai perché tanto è inutile, quelli che in pigiama sembrano pepiere da pizzeria e quelli che si alzano a metà "ciupa dance" per leggere un sms. C'è la pubblicità: "Non c'è latte senza cagotto, non c'è 12 senza 88". I grandi misteri degli oggetti quotidiani: "Siamo andati sulla luna, stiamo studiando le cellule staminali... Possibile che non riusciamo a brevettare un calzino che non si buchi sulla punta?". Dopo la "trilogia della verdura", Luciana Littizzetto torna in libreria con questa satira, che sa cogliere gli aspetti privati delle faccende pubbliche e quelli comuni delle nostre vite private.
Dopo "Sola come un gambo di sedano", in cui si faceva vendicatrice delle single, Luciana Littizzetto stavolta si scatena su coppia e dintorni. Tanti lui e tante lei, ma anche tante ridicole manie e riti d'oggi fanno capolino in questo diario di una Principessa sul Pisello come tante: dalla pasta di sale all'utero in affitto, dallo spirito guida ai saldi, dalle vacanze a Miami ai maschi che assistono al parto, dai masochisti a dispense fino alle fanatiche dell'aura.
Luciana Littizzetto è, per sua stessa definizione, una "single un po' frollata". Alle prese cioè con uomini incerti, inconcludenti, col calzino bianco e ignoranti della gerarchia temporale che, al ristorante, deve regnare fra la caponata e il dessert. Una condizione grottesca che, come se già di per sé non bastasse, va a scontrarsi anche con un mondo dal perdurante maschilismo, con una moda fatta su misura per il corpo di Naomi Campbell (e soltanto per il suo) e con costanti autoflagellazioni per ottenere impercettibili avanzamenti nella battaglia di nervi con i propri inestetismi. Questo libro raccoglie gli sfoghi di una donna tragicamente e comicamente contemporanea.