La metafora del prisma, impiegata per descrivere la realtà umana, ci ricorda che quest'ultima è plurale non solo nelle sue manifestazioni, bensì nel suo stesso essere, e suggerisce la necessità della ricerca dell'unità profonda dell'uomo, che nasce dalla sua peculiarità e specificità rispetto al mondo e a Dio. Tale ricerca non può essere affidata ad un solo ambito del sapere, ma deve coinvolgere approcci, metodologie, competenze diversificate e plurali e al tempo stesso capaci di dialogare fra loro soprattutto nel tentativo di una faticosa e difficile interdisciplinarità. Il tavolo di lavoro, che ha visto per più di un anno impegnati esperti e ricercatori di diverse discipline sulla domanda sull'uomo, offre ora un primo risultato delle ricerche e dei dialoghi, come contributo al cammino della Chiesa italiana sul nuovo umanesimo che si genera dalla fede in Cristo Gesù. Il percorso, che comincia con una riflessione teologica sul destino dell'uomo, ha assunto il "corpo" come dimensione a partire dalla quale pensare la persona nella sua integralità. Questa prospettiva si è quindi confrontata con quelle dell'etologia, delle neuroscienze, delle nuove tecnologie e della filosofia, concludendosi con un glossario che si auspica possa essere di aiuto al lettore per meglio comprendere ed interpretare non tanto il contenuto di un testo, quanto la propria realtà umana individuale e comunitaria.