Le incertezze e i dubbi della fede sono l'oggetto di questo libro nel quale sono presentati i personaggi evangelici, da Elisabetta e Zaccaria, a Maria di Magdala e Tommaso, accomunati dalla difficoltà di credere nel Dio di Gesù.
La ri-giudaizzazione del Cristo e una visione parziale e deviante della sua figura e svuota il significato della sua vita e del suo insegnamento. Questa la tesi centrale del volume Gesu non e stato ne un pio Giudeo ne un riformatore venuto a purificare la religione o il Tempio. Il Cristo e venuto a eliminare Tempio e religione. Gesu non e neanche un profeta inviato da Dio. Il Cristo e l'Uomo-Dio, manifestazione visibile del Dio invisibile, l'unico che poteva cambiare la relazione tra gli uomini e il Padre. E' stato rifacendosi al Padre, anziche ai padri, che Gesu ha potuto distaccarsi dal mondo culturale giudaico, nel quale era cresciuto ed era stato educato, e dare inizio a un cambio radicale e irreversibile non solo alla storia, ma a ogni fenomeno religioso.
La sindrome dei buoni sta nel sentirsi dalla parte giusta. Secondo i luoghi comuni, i cattivi dovrebbero convertirsi per diventare buoni. In realtà, tutti dobbiamo convertirci, per diventare figli. Ma i cattivi, paradossalmente, seguono vie più facili. Quale spazio avrà il cristianesimo nel futuro? Esso sarà finalmente maturo, quando i cristiani sapranno mostrare concretamente il volto di Gesù, senza neppure nominarlo.ro di sé il messaggio dell'opera.
Cosas de curas” significa a veces algo reservado a una clase especial de personas y, en cualquier caso, algo que está fuera de las posibilidades de la gente normal. Otras veces es una expresión ofensiva: “Cosas de curas” quiere decir cosas de subdesarrollados, o bien algo complicado, abstruso... Pero siempre se trata de algo que no pertenece a la esfera de los intereses de las personas comunes.
Más grave aún es cuando esta expresión se aplica al mensaje de Jesús. Para muchos el evangelio es “Cosas de curas”, algo reservado a los especialistas, que no merece la pena conocer.
También bastantes creyentes consideran que muchas partes del evangelio están dirigidas a categorías particulares de personas y que lo poco que queda y les afecta contiene sólo fórmulas que creer y preceptos que observar.
Pero la “Buena Noticia” es para todos.
Todo el evangelio es para todos.
El mensaje de amor incondicional por parte de Dios se dirige a todos los hombres. No es una propuesta para los curas, sino también para los laicos; lo mismo para los santos que para los pecadores, igual para los justos que para los inmorales y los despreciados. Nadie está excluido de la invitación a la plenitud de vida que hace Jesús