In cofanetto sono riuniti un video e un volume con le nuove liriche della poetessa milanese. Nel video, curato da Vincenzo Mollica, Alda Merini canta, racconta se stessa e i suoi amici, gli anni del manicomio, le sue allegrie, le sue malinconie. E legge le sue poesie. Nello stesso video sono poi testimoniati gli incontri con Lucio Dalla, che canta con lei "L'anno che verrà", con Nancy Brilli, che legge le pagine della poetessa, Adriano Celentano, Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso e Roberto Vecchioni.
Una raccolta di poesie sulla scia delle raccolte "Questo amore" di Prévert. In questo libro sono raccolte 40 poesie con alcuni inediti. Poesie da leggere, da recitare, da copiare, da usare, da regalare: per tutti i giovani che, grazie a un libro, riescono così ad esprimere i propri sentimenti più profondi e complessi. Il testo contiene un pensiero di Roberto Vecchioni.
Da una poetessa candidata al Premio Nobel, una nuova opera che evoca con straordinaria forza visionaria una delle figure più affascinanti della storia dell'umanità: Gesù. Ma chi era Gesù? Un folle, un visionario, un poeta, un sognatore? Figlio di Dio e dell'uomo, la sua figura è ancora oggi una delle più enigmatiche della storia.
La vicenda poetica di Alda Merini comincia nel 1953 con una silloge intitolata "La presenza di Orfeo": un riferimento, quello al cantore che scese nell'Ade per strappare alla morte la moglie Euridice, che ha in sé la spiegazione della missione del poeta: lanciarsi nell'abisso per cercare gli dèi fuggiti dal mondo, o almeno per riportarne in superficie le tracce, la musica. I versi di Alda Merini sono, appunto, una discesa nella notte dell'uomo. Ma è una notte illuminata da lampi, popolata di anime e di contrasti, altamente vitale.