Un volume che raccoglie le lettere che don Milani scrisse ad alcune tra le maggiori personalità del suo tempo, da Divo Barsotti a Loris Capovilla, da Primo Mazzolari fino a don Bensi.
Lorenzo Milani (1923-1967), con la sua critica al classismo e alla selettività della scuola obbligatoria pubblica e privata, ha lasciato un'impronta indelebile come maestro e come cittadino; con Barbiana, in veste di parroco, ha saputo anche dimostrare che una buona scuola, pur in condizioni pedagogiche e sociali estreme, è possibile. Secondo la sua teologia pastorale la parola non è parola di Dio se si limita ad aggiungersi alle nostre, ma diventa tale se in esse si fa carne. Da qui nascono il suo amore per le parole e il miracolo che fa sì che al lettore laico nulla risulti eccedente e al cristiano non manchi "la menzione esplicita del Nome del Padrone".
Questo libro raccoglie gli scritti relativi alla vicenda che dal 1965 vide coinvolto don Lorenzo Milani in un processo per apologia di reato, per aver difeso l'obiezione di coscienza alla coscrizione militare. In apertura viene proposta la lettera ai giudici, conosciuta anche come "L'obbedienza non è più una verità". Segue la lettera con cui il priore di Barbiana replicò a un documento dei cappellani militari in cui si definiva l'obiezione di coscienza "un insulto alla patria, estraneo al comandamento cristiano dell'amore ed espressione di viltà". Questa lettera è all'origine della denuncia che porterà don Dilani a processo. Vengono poi raccolte le lettere che durante il procedimento giudiziario don Milani indirizzò all'avvocato difensore assegnatogli d'ufficio. Per aver difeso gli obiettori di coscienza, dopo un'assoluzione in primo grado, il priore di Barbiana è condannato in appello, ma il reato - recita la sentenza postuma - "è estinto per la morte del reo".
29 lezioni, secondo uno schema storico con illustrazioni dalla Carta della Palestina, scritte con e per i ragazzi della scuola elementare di Calenzano per ritrovare l'umanità di Gesù così come Lui la incarnò.
Nel Novecento italiano la voce di don Milani è paragonabile solo a quella di Pier Paolo Pasolini. Due menti libere non solo perché avevano il coraggio di dire l'indicibile, ma per la loro capacità di irrompere nelle coscienze con verità che smuovono i cervelli e i cuori. Questo "Ideario", composto di 230 voci, è un modo nuovo e diverso per avvicinarsi ai testi milaniani. Un modo semplice e diretto per capire la potente parola del priore di Barbiana.
Questa raccolta di lettere – ad amici, collaboratori ed avversari – rappresenta uno straordinario documento di accesso al don Lorenzo privato.
Questo estratto da Esperienze pastorali" demolisce la ricreazione come strumento pastorale in quanto incompatibile con la missione di parroco, al suo posto elabora una nuova strategia civile rivolta a tutti, cristiani e non: la scuola. "
Oltre al testo originale sono presenti una rassegna stampa dell'epoca della prima edizione e degli anni successivi, fino ai giorni nostri, con una selezione del dibattito e delle riflessioni suscitate dalla Lettera che ancora oggi si rivelano attualissime ed urgenti.
Il volume raccoglie gran parte degli interventi inediti di don Milani sul suo modo di intendere la scuola che, ancora attuale, ci riporta alla memoria le questioni cruciali sul significato e sul ruolo della scuola. La raccolta comprende la trascrizione di un intervento registrato in una conferenza organizzata da Fioretta Mazzei, assessore dell?ultima giunta La Pira nel 1962, oltre a una ricca appendice fotografica di Barbiana.
Documenti e inediti. Edizione piegata tascabile.