Una prolifica famiglia matriarcale, governata da una madre dolce ed energica, attraversa le tante vicissitudini della storia cinese del Novecento. Dagli anni Trenta dell'invasione giapponese a oggi, figli, nipoti e parenti acquisiti degli Shangguan si confrontano con gioie e dolori dispensati da una terra estrema e primordiale. Con questo dichiarato omaggio alla propria madre e alle proprie radici, Mo Yan torna all'affresco rurale e mitologico di "Sorgo rosso".
All'inizio del secolo scorso la Cina vive un momento di caos politico. In una cittadina nello Shandong (la patria dello scrittore) i tedeschi stanno costruendo una ferrovia. Sun Bing, direttore e cantante di una compagnia di opera maoqiang, ne picchia uno che gli ha molestato la moglie e, in seguito alla feroce rappresaglia tedesca (che gli uccide la moglie e i due figli) scatena una ribellione contadina contro gli invasori. Il magistrato di zona è costretto a catturarlo e condannarlo al supplizio del legno di sandalo.
Una prolifica famiglia matriarcale, governata da una madre dolce ed energica, attraversa le tante vicissitudini della storia cinese del Novecento. Dagli anni Trenta dell'invasione giapponese a oggi, figli, nipoti e parenti acquisiti degli Shangguan si confrontano con gioie e dolori dispensati da una terra estrema e primordiale. Con questo dichiarato omaggio alla propria madre e alle proprie radici, Mo Yan torna all'affresco rurale e mitologico di "Sorgo rosso".