Pubblicate per la prima volta nel 1983, queste venti "favole erotiche" si configurano come una delle opere più sorprendenti e coraggiose di Moravia. Attraverso una fenomenologia redatta con una pazienza da entomologo, l'autore de "Gli indifferenti" racconta un'idea di sesso liberata da ogni vincolo morale e psicologico, ma proprio per questo indifferente all'erotismo, avventurandosi in spazi iperrealisti nei quali l'amore si impone sul dolore e su ogni forma di lutto. La stessa scrittura diventa uno strumento di conoscenza che tenta di aprire uno spiraglio di autenticità nel confuso agitarsi dell'esistenza: è solo là dove gli uomini e le donne tendono a confondersi che è possibile cogliere la verità umana celata nel segreto della persona.
Questo volume è costituito da un'organica serie di articoli apparsi originariamente su varie testate giornalistiche; essi documentano le impressioni e riflessioni dell'autore nel corso dei numerosissimi viaggi compiuti in tutto il mondo. Un'occasione, quindi, per avere sottomano un taccuino di idee che è come un piccolo manuale di antropologia applicata, scritto con l'estro e il gusto del dettaglio propri di un autentico narratore. La Postfazione è di Tonino Tornatore, che ha seguito il lavoro nelle sue particolarità filologiche e storiche.