Il percorso proposto prova a rispondere, insieme a Dante, alla domanda: “E’ possibile affrontare dignitosamente la fatica del vivere, il lavoro che dobbiamo fare, che è sempre e comunque una fatica?”. Attraverso la lettura e il commento di alcuni passi della Divina Commedia e l’incontro con tre storie, tanto diverse quanto legate da una stessa tensione al bene e alla bellezza, si tenta di scovare una risposta convincente e vera.
Franco Nembrini è un professore di liceo che con le sue lezioni di letteratura riempie i teatri, le parrocchie e i centri culturali di tutt'Italia - e anche fuori d'Italia: ha girato il mondo dalla Siberia al Brasile - trascinando giovani e adulti alla scoperta dell'opera che, a suo dire, riesce a tirar fuori le domande più profonde e più vere dell'uomo: la "Divina commedia". Con questo libro, che ripercorre la fortunata trasmissione televisiva da lui condotta su TV2000, Nembrini si inserisce in una gloriosa tradizione che, a partire da Vittorio Sermonti e Roberto Benigni, sottrae Dante al chiuso delle accademie per restituirne un'interpretazione popolare e attraente, permettendo così a noi lettori, grazie alla sua guida nell'immortale viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, di riscoprire ancora una volta il fascino senza tempo del più bel libro che sia mai stato scritto.
La vita di ogni uomo è segnata da limiti, male, fallimenti, che talora sembrano irrimediabili. Eppure la stessa disperazione è segno di un inestinguibile desiderio di potere ricominciare dopo ogni male commesso, dopo ogni fallimento, di essere rifatti puri e disposti "a salir a le stelle". Il Purgatorio è la cantica del peccato e del perdono, dove la debolezza dell'uomo si apre - anche solo "per una lacrimuccia" - alla "bontà infinita" che "ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei". A distanza di dieci anni dal primo ciclo di conversazioni sulla Divina Commedia - Alla ricerca dell'io perduto, familiarmente noto come Dante per le massaie -, Franco Nembrini propone un nuovo ciclo di conversazioni, profondamente rinnovato, frutto di una continua rilettura dell'Opera, arricchita da nuovi studi e innumerevoli incontri. Una lectura Dantis non accademica, ma un rapporto vivo fra il testo dantesco e l'esperienza drammatica della vita di ciascuno.
En este segundo volumen de Dante, poeta del deseo, que recoge el ciclo de encuentros dedicados al Purgatorio, Franco Nembrini ahonda en la relación viva entre La Divina Comedia y la experiencia dramática de todo hombre, rescatando el texto de Dante de una lectura puramente académica.
«El Purgatorio es el canto del perdón, del pecado que alcanza el perdón; de nuestra debilidad, de la magnitud de nuestro grito, de nuestras heridas que piden ser perdonadas. Y dado que para mí Dante y la vida, la poesía y la experiencia cotidiana van de la mano, leer a Dante es encarar la cuestión del perdón, de la misericordia y del grito del que está hecha la vida (...). En el fondo el Purgatorio es justo la respuesta a esta pregunta tan apremiante: ¿se puede empezar de nuevo? ¿Se puede volver a empezar en la vida? ¿Hay una novedad tan poderosa que pueda revolucionar la vida hasta el punto de que todo renazca?»
Franco Nembrini nació en Trescore Balneario (Bérgamo, Italia) en 1955, cuarto de una familia de diez hijos. Ha sido profesor de enseñanza secundaria de Lengua y Literatura italiana y de Historia. Tras licenciarse en Pedagogía en la Universidad Católica de Milán en 1982, fue uno de los promotores de la escuela La Traccia de Calcinate, a pocos kilómetros de Bérgamo, de la que ha sido director hasta 2015. Presidente de la Federazione Opere Educative (FOE) desde 1999 hasta 2006, ha formado parte del Consejo nacional de enseñanza católica, de la Consulta nacional de pastoral escolar de la Conferencia Episcopal Italiana y de la Comisión para la paridad escolar del Ministerio de educación italiano. Ha publicado con Encuentro, en el año 2013, El arte de educar. De padres a hijos y en 2014 Dante, poeta del deseo. Infierno. Actualmente realiza para el Canal de televisión italiano Tv2000, coincidiendo con el Año de la Misericordia, un programa semanal titulado Nel mezzo del cammin sobre la Divina Comedia.
Ausente de los planes de estudios escolares, la Divina Comedia remite en España a un puñado de referencias genéricas, tales como el uso del adjetivo «dantesco» para indicar algo espantoso y terrible, sin que se conozca realmente sus contenidos. En la patria de Dante se estudian, en cambio, durante tres cursos de enseñanza superior respectivamente el Infierno, el Purgatorio y el Paraíso, pero permanece la idea de que se trata de un texto de difícil comprensión, accesible únicamente a los eruditos.
Contrariamente a esto, esta obra maestra de la literatura universal se creó para que la leyera el pueblo. Así lo muestra la historia del presente libro, que nace de las conversaciones del autor, primero con sus hijos -a petición propia- y los amigos de éstos, llegando a juntarse unos doscientos, después con un grupo de amas de casa y, por último, con miles de chicos y adultos en toda Italia. De este trabajo surge la asociación Centocanti, una especie de Comedia viviente.
Dante no es un autor reservado a unos pocos elegidos, sino «uno de nosotros». Un descubrimiento que el autor del libro hizo con doce años, mientras cargaba cajas de botellas por las escaleras de una bodega, fulminado por el verso: «Tú probarás qué duro camino es el de bajar y subir por las escaleras de los demás». Esa intuición le llevó al estudio apasionado de Dante, descubriendo el hilo que recorre su obra: el deseo, la búsqueda del Bien, de ese «amor que mueve el sol y las demás estrellas».
En estas fascinantes conversaciones se invita a emprender, en compañía de Dante, el viaje hacia «un bien en el cual el alma se complace» para vivir como hombres la aventura de la vida.
Franco Nembrini nació en Trescore Balneario (Bérgamo, Italia) en 1955, cuarto de una familia de diez hijos. Ha sido profesor de enseñanza secundaria de Lengua y Literatura italiana y de Historia. Tras licenciarse en Pedagogía en la Universidad Católica de Milán en 1982, fue uno de los promotores de la escuela La Traccia de Calcinate, a pocos kilómetros de Bérgamo, de la que ha sido director hasta 2015. Presidente de la Federazione Opere Educative (FOE) desde 1999 hasta 2006, ha formado parte del Consejo nacional de enseñanza católica, de la Consulta nacional de pastoral escolar de la Conferencia Episcopal Italiana y de la Comisión para la paridad escolar del Ministerio de educación italiano. Ha publicado con Encuentro, en el año 2013, El arte de educar. De padres a hijos y en 2014 Dante, poeta del deseo. Infierno. Actualmente realiza para el Canal de televisión italiano Tv2000, coincidiendo con el Año de la Misericordia, un programa semanal titulado Nel mezzo del cammin sobre la Divina Comedia.
Una vita d'amore e d'avventura, senza fine. Questa è la storia del più famoso dei poeti italiani, Dante Alighieri. Ed è una storia per ragazzi. Chi l'ha detto che Dante è noioso? A 750 anni dalla sua nascita, Franco Nembrini ce lo presenta come il poeta più attuale di sempre. Innamorato del padre della lingua italiana, ripercorre gli episodi più significativi della straordinaria avventura umana di Dante, accompagnati da alcuni versi del poeta stesso e da vivaci illustrazioni. Attraverso le parole del poeta fiorentino e quelle di Nembrini, i ragazzi rimarranno affascinati da un personaggio che parla la loro stessa lingua: non l'antico fiorentino ma curiosità e desiderio. Perché di questo si tratta: Dante è un compagno di strada, un bambino intelligente e poi un uomo innamorato, un amico fedele e un cavaliere audace, che ha lottato per la sua città e la sua famiglia, uno scrittore di successo e un papà premuroso. Noi tutti lo conosciamo come il padre della Divina Commedia, ma chi è Dante Alighieri? Scoprire la sua vita fa luce sulle sue opere. Non si può infatti capire lo straordinario poema senza conoscere chi l'ha scritto e qual è il percorso umano, prima che letterario, che ha portato alla stesura della Commedia. Per questo, Dante. Beatrice, i lupi e le stelle si propone come libro di narrativa ma anche come strumento utile a una lettura in classe. Età di lettura: da 8 anni.
El Dante: viaggio in quattro serate alla alla scoperta di sé attarverso la Divina Commedia. Perché la presentazione di Franco Nembrini mostra – in maniera diretta, viva, personale – che l'itinerario di Dante lungo l'inferno, purgatorio, paradiso, è in realtà il percorso di ognuno alla ricerca di sé, dell'oggetto che, solo, può rispondere al desiderio di felicità che sta nel cuore di ogni persona.
Col Paradiso arriviamo alla fine del viaggio di Dante e al termine della rilettura che ne offre Franco Nembrini. Ancora una volta una presentazione semplice, diretta, che mostra come "il Paradiso è la cantica della vita vera, della vita possibile. Della vita che nelle pieghe e nelle piaghe della giornata - nei rapporti col male che la dimenticanza, il tradimento, insomma il peccato, ci fanno pur vivere - rintraccia continuamente una bellezza, una speranza, una presenza". Un cammino verso la verità della vita in cui Dante non abbandona, neppure per un istante, né ragione né passioni: più si avvicina alla visione di Dio, più il desiderio - umano, esistenziale, carnale - di capire e di essere felice e di essere utile a sé e al mondo si fa acuto. E mai si esaurisce: Nembrini si congeda, infatti, con l'invito a ricominciare da capo, a rileggere la Divina Commedia dall'inizio tenendo presente la fine, così che il cammino sia illuminato di una luce nuova. Con un intervento di Marco Bersanelli.
La Divina Commedia rimanda per molti ai tempi della scuola, a testi di difficile comprensione, adatti solo per pochi eletti. Al contrario, essa è nata come opera per il popolo. Lo documenta la storia di questo libro la cui origine è nelle conversazioni dell'autore prima con i figli - su loro richiesta - e alcuni loro amici diventati in breve tempo duecento; poi con un gruppo di massaie e infine con migliaia di ragazzi e adulti in tutta Italia. Da questo lavoro è nata l'associazione Centocanti, una sorta di Divina Commedia vivente. Dante, dunque, non autore difficile, riservato ai letterati, ma "uno di noi". Una scoperta che l'autore ha fatto a dodici anni mentre trasportava casse di bottiglie lungo le scale di una cantina, folgorato dal verso "E proverai [...] come è duro calle / lo scendere e 'l salir per l'altrui scale». Quell'intuizione lo ha portato a uno studio appassionato di Dante e alla scoperta che ciò che percorre tutta la sua opera è il desiderio, la tensione a un Bene totale, "l'Amor che move il Sole e l'altre stelle". La lettura offerta dall'autore in queste conversazioni si pone in continuità con il fine di tutta l'opera di Dante, da lui stesso così definita: "removere viventes in hac vita de statu miseriae et perducere ad statum felicitatis", rimuovere gli uomini da uno stato di miseria e condurli a uno stato di felicità.
Quarto di dieci figli, insegnante, padre di famiglia, oggi rettore della scuola paritaria La Traccia e responsabile degli insegnanti e degli studenti medi superiori del movimento di Comunione e Liberazione, per Franco Nembrini l'educazione è la vocazione della vita; e innumerevoli volte è stato chiamato a parlarne: a genitori, a insegnanti, a educatori di strutture di vario genere, perfino a medici e a funzionari pubblici. Qui sono raccolti alcuni degli interventi più significativi, che - con linguaggio piano e diretto, nutrito dai mille esempi di una lunghissima esperienza - vengono ora offerti a chiunque - in casa, a scuola, in ogni àmbito dell'esistenza - voglia farsi accompagnare nel difficile e affascinante compito di trasmettere ai giovani una speranza per la vita.