"L'uomo è responsabile per se stesso e per il mondo in cui vive," esordisce Osho nelle prime pagine di un'opera che aiuta ad assumersi la piena responsabilità dell'attimo in cui si vive, e che di fatto è l'unica realtà davvero nelle nostre mani. In queste pagine prendono forma la meraviglia, lo stupore, la sacralità che risplende nell'intera esistenza - a detta dei Maestri zen -, rendendo tangibile una realtà altrimenti distorta e offuscata da sogni, speranze, stereotipi e pregiudizi fondamentalmente privi di qualsiasi sostanza. "Lo Zen aiuta a tornare con i piedi per terra: voi tutti vivete appesantiti da un passato che muta il futuro in immaginazioni che impediscono di vedere la realtà per ciò che è. Lo Zen è un invito a guardare lo splendore dell'esistenza, e insegna come immergersi nella verità della vita tornando a coltivare la propria semplicità e la naturalezza." Un aiuto, dunque, a entrare nella propria essenza: quella luce che trasforma le ombre in una danza.
Trasformato dall'incontro con Lai-Kur, un mistico sufi illuminato, Hakim Sanai diventa a sua volta vettore di quella fiamma di consapevolezza che lo aveva risvegliato e il frutto più squisito da lui donato all'umanità è il poema di cui Osho commenta i brani salienti in queste pagine: L'Hadiqa, il Giardino Cintato della Verità. Osho inizia il suo commento con questa affermazione: "Di nuovo, per qualche giorno, ti accompagnerai a una delle anime più grandi mai esistite […]: camminerai su un suolo sacro. Stai molto attento, sii presente e consapevole, in amore, aperto e vulnerabile, in questo caso in te può affiorare qualcosa che può diventare una trasformazione; qualcosa può essere innescato. Ma ricorda: non è qualcosa provocato dall'esterno, non si tratta di una dinamica causa/effetto; ecco perché è al di là di qualsiasi comprensione scientifica. […] Tuttavia, alla presenza del Maestro può accadere. Accade senza essere causato: è una sincronicità". In questo caso i Maestri sono due, ne scaturisce la sensazione tangibile di una dimensione in cui si è assorbiti, un avvento che può risvegliare al nostro vero destino di esseri umani.
"Non posso definire l'amore; posso indicarti la via per farlo crescere, posso insegnarti come piantare una rosa, quanto innaffiarla, quanto concime darle, come proteggerla. E un giorno, all'improvviso, spunta il fiore e la tua casa è inondata di profumo. E così che l'amore accade." "L'amore è la sola religione, la sola divinità, l'unico mistero da vivere e da comprendere. Nel comprendere l'amore, avrai compreso tutti i saggi e i mistici del mondo." "Anziché pensare a come ricevere amore, inizia a darlo. Se lo dai, lo riceverai. Non esiste altra via."
La vita non è un problema da risolvere ma un mistero da vivere. E Osho attraverso le sue parole ci indica come cogliere le infinite opportunità nascoste dietro ai tanti problemi che ci troviamo ad affrontare ogni giorno. Diverse sono le chiavi di volta e tante le certezze che affiorano leggendo le parole del maestro, sicuramente non quelle cui siamo abituati, ma prospettive inevitabili con cui dobbiamo fare i conti se aspiriamo a vivere con totalità e pienezza il nostro tempo nel mondo. “L'ABC del risveglio” è una vera e propria pietra miliare nella comprensione del pensiero di Osho e nel personale percorso verso l'autoconsapevolezza.
In breve
“Gautama il Buddha ha sollevato l’interrogativo principale, la domanda chiave cui si trovano di fronte tutti coloro che hanno la capacità di indagare nel Vero, nella vita, nell’esistenza. Tra tutte le domande, la più importante è: in cosa consiste la vera felicità? Ed esiste una possibilità di realizzarla?” Dopo La mente che mente, La saggezza dell’innocenza e L’avventura della verità, il quarto volume di commenti del maestro contemporaneo al Dhammapada del Buddha.
Il libro
“Gautama il Buddha ha sollevato l’interrogativo principale, la domanda chiave cui si trovano di fronte tutti coloro che hanno la capacità di indagare nel Vero, nella vita, nell’esistenza. Tra tutte le domande, la più importante è: in cosa consiste la vera felicità? Ed esiste una possibilità di realizzarla? La vera felicità è veramente possibile, oppure ogni cosa è soltanto momentanea? La vita è solo un sogno, oppure in essa esiste anche qualcosa di sostanziale? L’esistenza inizia con la nascita e termina con la morte, oppure esiste qualcosa che trascende sia la nascita sia la morte? Infatti, senza l’eterno, la vera felicità non può affatto esistere. Con ciò che è momentaneo la felicità resta qualcosa di evanescente: esiste per un attimo, quello successivo è svanita, e tu vieni lasciato in una profonda disperazione, nell’oscurità più totale. Nella vita comune accade, le cose stanno così nella vita di chi non è risvegliato: ci sono momenti di beatitudine e momenti di infelicità; ogni cosa è confusa in un amalgama senza contorni precisi. Non puoi trattenere gli istanti di felicità che ti accadono: sopraggiungono inaspettati e inaspettatamente scompaiono, tu non li governi minimamente. Né puoi evitare i momenti di infelicità: anch’essi hanno un’esistenza propria, sopraggiungono inaspettatamente e inaspettatamente se ne vanno; tu sei semplicemente una vittima del loro andirivieni. E vivi lacerato tra queste due realtà: felicità e infelicità ti dominano senza lasciarti un attimo di quiete. Vivi lacerato da ogni sorta di dualismi…”
Osho
"Non posso definire l'amore; posso indicarti la via per farlo crescere, posso insegnarti come piantare una rosa, quanto innaffiarla, quanto concime darle, come proteggerla. E un giorno, all'improvviso, spunta il fiore e la tua casa è inondata di profumo. È così che l'amore accade."
"L'amore è la sola religione, la sola divinità, l'unico mistero da vivere e da comprendere. Nel comprendere l'amore, avrai compreso tutti i saggi e i mistici del mondo."
"Anziché pensare a come ricevere amore, inizia a darlo. Se lo dai, lo riceverai. Non esiste altra via."
Provocatorio e illuminante come al solito, con quella dose di ironia che solo i grandi sanno avere, Osho insegna in questo libro a disfarci di tutti i falsi preconcetti sull'amore e trovare un modo nuovo, più autentico, di amare. Un amore sempre fresco e vivo, senza ossessioni né gelosie, quello che più di ogni altra cosa al mondo sa regalare la vera gioia di essere.
"Il lettore abituale della Giuntina, una piccola casa editrice specializzata in opere di argomento ebraico, si stupirà forse di questa scelta editoriale. Ma queste profonde riflessioni di Osho sull'"arte di morire", ispirate da alcuni celebri racconti chassidici, mi sono sembrate così belle e importanti che mi è parso giusto proporle anche al nostro pubblico. Soltanto un vero Maestro poteva capire e comunicare così bene il messaggio fondamentale del chassidismo, espresso dal suo fondatore, il Baal Shem Tov, in questi termini: "Sono venuto a insegnarvi un modo nuovo che non richiede né il digiunare né il pentirsi e neppure l'indulgere, ma solo la gioia in Dio". E così Osho commenta: "II movimento del chassidismo è fondato sulla grazia: non richiede azione, la vita sta già accadendo ed è sufficiente essere in silenzio, passivi, attenti e ricettivi. Dio arriva attraverso la grazia e non tramite lo sforzo". L'importante (ma non è così facile) è riuscire a vedere l'inferno creato dall'io nel nome dell'impossibile ricerca della perfezione e dell'unicità, e capire con il cuore come "l'intera vita è semplicemente una scuola per apprendere come tornare a casa, come morire, come scomparire, perché nel momento in cui scomparite Dio compare in voi". Allora l'io si dissolverà spontaneamente e noi potremo finalmente acconsentire a morire, e cioè a vivere." (David Vogelmann)
La vita spirituale, e la sua sacralità; la morte, come un crescendo, il culmine stesso dell'esistenza; il sesso, capace di spalancare porte nuove. È questo il cuore dell'insegnamento di Osho: un messaggio tanto semplice da apparire scandaloso, tanto profondo e poetico da penetrare nell'animo di milioni di persone in tutto il mondo. E per questo che i suoi libri sono diventati un punto di riferimento per una comunità sempre più vasta, conquistando anche i lettori più scettici. "I misteri della vita" rappresenta una perfetta introduzione al pensiero del grande maestro indiano, un breviario di risposte alle molte domande che ci pone l'esistenza.
In seno all'umanità sono sempre esistiti esseri che hanno testimoniato una verità da tutti intuita, ma per lo più negletta perché difficile da concepire con la logica della mente. Questi spiriti eletti parlano di una vita in armonia con l'universo, e le loro parole echeggiano di un'aspirazione comune al genere umano. Usano parabole, storielle, racconti per rompere un'apatia dello spirito e invitare a vedere il reale, liberi da filtri e da pregiudizi. In tale visione della realtà, essi dicono, dimora la realizzazione dell'uomo, il vero appagamento. Osho è uno di questi Maestri di realtà. In questo libro ha voluto rivisitare i racconti di alcune delle scuole di ricerca del Vero più significative della tradizione orientale - hindu, sufi, tao e zen, cui aggiunge storie di sua creazione -, per renderli accessibili all'uomo moderno, svelando significati di incredibile valore e di estrema attualità.
"Un Buddha è un uomo con il cuore ricolmo di luce; un Buddha è un uomo che è diventato una fiamma, una fiamma eterna che non si estinguerà mai. Ora è inevitabile per lui fugare le tenebre, ma il suo problema è: 'Come fare per diffondere il messaggio?'. Voi avete un linguaggio basato sul dualismo e un Buddha ha un'esperienza radicata nell'assenza di ogni dualismo; voi siete sulla Terra, egli è nel cielo; la distanza è infinita, ma egli deve costruire un ponte per colmarla. Voi non siete in grado di farlo: solo un Buddha può costruirlo. Voi non conoscete affatto il cielo; non conoscete affatto la sua esperienza inesprimibile, la sua esperienza ineffabile: egli le conosce entrambe! Conosce le vostre tenebre, poiché in passato ha vissuto in quelle stesse tenebre; conosce la vostra infelicità, poiché in passato ha vissuto in quella stessa infelicità; ma ora conosce anche la beatitudine della realizzazione suprema, ora conosce il divino. Solo un Buddha può costruire un ponte tra voi e lui, solo un Buddha può creare una connessione che unisca voi e lui."